La Chiesa aquileiese
Giuseppe Cuscito
Aquileia centro religioso della "Venetia"
Introduzione
Tracciare i primi quadri della società cristiana nella "Venetia" non pare possibile senza considerare l'evangelizzazione [...] di una mentalità giudeo-cristiana; infine, che la concretezza dell'"huius" nella risurrezione della carne riproduce il pensiero dei farisei e degli spiriti più illuminati del mondo ebraico al tempo di Gesù.
Un secondo ordine di indizi è stato ...
Leggi Tutto
peccato [plur. anche peccata]
Antonietta Bufano
Philippe Delhaye
Attilio Mellone
Le occorrenze del termine nell'accezione più comune di " colpa verso Dio " sono, ovviamente, più numerose nella Commedia; [...] non lo ha fatto deliberatamente o ha compiuto il prioprio atto con intenzione buona. Ai tempi di Cristo i Farisei moltiplicavano le purificazioni rituali in quanto potevano aver toccato un sepolcro senza saperlo o un oggetto contaminato da una donna ...
Leggi Tutto
FRANCO, Battista, detto il Samolei
Antonella Sacconi
Figlio di Iacopo, nacque a Venezia probabilmente intorno al 1510. Nella biografia che gli dedicò nelle Vite G. Vasari scrive che a vent'anni si stabilì [...] riferito a questo soggetto (Gere - Pouncey, 1983).
Da datarsi probabilmente agli anni 1555-61 sono il Cristo frustato dai farisei (ubicazione ignota), visto dal Vasari in casa del mercante veneziano Antonio Della Vecchia, e il quadro con l'allegoria ...
Leggi Tutto
SALOMONE (ebraico Shĕlōmōh; greco dei Settanta Σαλωμων [recensione di Luciano, anche Σολομών, come il Nuovo Testamento e Flavio Giuseppe])
Giuseppe RICCIOTTI
Raffaele CORSO
Leone TONDELLI
Figlio [...] C. ed il 70 d. C. L'idea del Hilgenfeld, che il greco fosse originale, è ora del tutto abbandonata: un fariseo palestinese è inverosimile che adottasse per esprimere i suoi lamenti la lingua dei pagani.
Pervasi da vivo senso religioso, i Salmi mirano ...
Leggi Tutto
Primo - e il più grande - dei patriarchi del popolo ebreo, da ebrei, cristiani e maomettani ugualmente venerato come padre nella fede.
Il nome occorre nella Bibbia sotto due forme: 'Abhrām fino a Genesi, [...] influsso gnostico; ma insomma lo spirito generale dell'opera è giudaico, benché non sia in tutto conforme a quello dei farisei e dei rabbini talmūdici. Essa è conservata soltanto in una versione paleoslava. Si può ammettere col Ginzberg che il testo ...
Leggi Tutto
Colonna
Enzo Petrucci
. Una delle più antiche e potenti famiglie di Roma. Le sue vicende dai primi anni del sec. XII, quando compare per la prima volta nella storia, alla metà del sec. XIII, non riguardano [...] si accenna alla guerra che Bonifacio VIII condusse con implacabile odio contro la famiglia romana (Lo principe d'i novi Farisei, / avendo guerra presso a Laterano, / e non con Saracin né con Giudei, / ché ciascun suo nimico era Cristiano, / e nessun ...
Leggi Tutto
Bonifacio (Bonifazio) VIII
Ernesto Sestan
Non pare che prima del 1280 l'alto prelato, non ancora cardinale, Benedetto Caetani (il futuro B., nato ad Anagni verso il 1235) sia entrato in qualche connessione [...] fattogli ad Anagni, nonostante tutte le ragioni, anche personali, che egli nutriva per detestare quel papa, il principe d'i novi Farisei (If XXVII 85). A lui attribuisce la causa del suo esilio (Pd XVII 49-50), non per malevolenza personale di B ...
Leggi Tutto
GOETHE, Johann Wolfgang von
Arturo FARINELLI
Poeta universale che, nel secolo dell'illuminismo, all'alba della fervida aspirazione romantica, riproduce il vasto e universale mondo della conoscenza vagheggiato [...] ahimè il compimento non è di loro. Un Caesar, concepito appena, resta abbozzo. Similmente un Sokrates, lanciato contro i Farisei e Sofisti, appena impugna il suo vangelo, scompare. Rimangono, per un tratto, i profeti e i fondatori di nuove religioni ...
Leggi Tutto
PEDAGOGIA
Ernesto Codignola
(gr. παιδαγωγία).
La pedagogia greca. - La riflessione scientifica sul problema dell'educazione si sveglia in Grecia coi sofisti, con i quali s'inizia propriamente il pensiero [...] l'abnegazione e il sacrificio ("solo chi odia l'anima sua, la salverà"). La polemica di Gesù contro scribi, farisei e contro ogni forma di sufficienza morale e religiosa trae il suo accento di verità dalla persuasione dell'inesauribile fecondità del ...
Leggi Tutto
Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] ., XVIII, 16); ammonisce che deve essere accompagnata dall'osservanza dei divini comandamenti (Matt., VI, 21), e riprende i Farisei per essere il loro culto puramente esteriore (Matt., XV, 1-20; XXIII, 13-36). Interviene al servizio religioso della ...
Leggi Tutto
fariseo
fariṡèo s. m. [dal lat. tardo pharisaeus, gr. ϕαρισαῖος, dall’aramaico Pĕrīshayyā, che significa propr. «separato»]. – 1. Membro di una setta religiosa e politica ebraica, sorta nel 2° sec. a. C. e dominante fra i partiti del giudaismo...
farisaismo
fariṡaismo (o fariṡeismo) s. m. [der. di farisaico, fariseo], letter. – 1. La setta, il partito dei farisei, la loro dottrina politica e il complesso dei loro atteggiamenti, delle loro norme nella vita pratica, sociale, politica....