SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] , Canti del popolo in Sicilia, in Saggi e discorsi, Catania 1909; E. Romagnoli, I canti popolari siciliani e la musica greca, in Rivista d'Italia, 1920, fasc. i; G. Fara, L'anima musicale d'Italia, con esempî musicali, Roma 1921; E. Romagnoli, I ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] cit., in Giorn. stor. della letteratura italiana, XCII (1975), pp. 620-625; I. Cervelli, L'esperienza dei Fascisiciliani nel pensiero di A. L., in I Fascisiciliani, II, La crisi italiana di fine secolo, Bari 1976, pp. 49-129; E. Garin, A. L. nella ...
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Cavallotti, Felice Carlo Emanuele
Scrittore e uomo politico (Milano 1842 - Roma 1898). Di estrazione piccolo borghese (il padre era impiegato nell’amministrazione finanziaria del Regno Lombardo-Veneto), [...] risorgimentale e del quale condannava il pragmatismo, quando Crispi tornò al governo e iniziò la repressione dei Fascisiciliani, si schierò all’opposizione e dopo le leggi «antianarchiche» e lo scioglimento delle organizzazioni socialiste, fu tra ...
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Cambray-Digny, Luigi Guglielmo conte di
Uomo politico (Firenze 1820 - ivi 1906). Esponente della nobiltà liberale fiorentina, ne condivise nel 1848 la crescente resistenza dapprima alla formazione del [...] circolazione bancaria del 1874. Liberista, antisocialista, fu un convinto sostenitore di Crispi, e appoggiò la repressione dei Fascisiciliani. Nel 1898 fu tra quanti invocarono lo stato d’assedio in Toscana e lo scioglimento delle organizzazioni ...
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LAVORO
Alessandro Roncaglia e Marino Regini e Giuseppe Pera
Economia
di Alessandro Roncaglia
Introduzione
È necessario innanzitutto precisare che ci occuperemo del lavoro solo dal punto di vista della [...] i reati di azione diretta. Dopo i tumultuosi eventi dell'ultimo decennio, caratterizzati da turbative dell'ordine pubblico (Fascisiciliani, fatti della Lunigiana del 1894 e di Milano del 1898) e dalla prospettiva politica del sonniniano 'ritorno ...
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FASCISMO
Roberto Vivarelli e Edda Saccomani
Storia
di Roberto Vivarelli
Definizione
A differenza di altri ismi contemporanei (ad esempio, liberalismo, socialismo, comunismo) il termine fascismo deriva [...] propone di perseguire. Nella storia d'Italia precedente la prima guerra mondiale l'esempio più noto è quello dei Fascisiciliani (1892-1894). Rispetto a questi caratteri generali la concreta esperienza storica che chiamiamo fascismo, e che occupa il ...
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La lotta alle mafie tra movimenti e istituzioni
Vittorio Mete
Mafia e antimafia
Gli incerti contorni storici e definitori che caratterizzano i fenomeni mafiosi e protomafiosi rendono difficile l’individuazione [...] contemporaneamente più evidente e tragico di questa dualità è da rinvenire, sul finire dell’Ottocento, nella vicenda dei Fascisiciliani, che può considerarsi la prima forma socialmente organizzata di contrasto alle mafie (Santino 2000, 2009, p. 29 ...
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Belice 1968: istituzioni, territorio, memorie
Giacomo Parrinello
Tra il 14 e il 15 gennaio 1968 nella Sicilia occidentale la terra tremò ripetutamente; l’epicentro dei sismi fu nella valle del Belice, [...] territorio isolano più emblematiche per la storia del latifondo cerealicolo, al centro delle varie ondate di lotte contadine dai fascisiciliani in poi, e oggetto, negli anni tra le due guerre, di vari progetti di bonifica integrale e modernizzazione ...
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GIOLITTI, Giovanni
Emilio Gentile
Nacque a Mondovì (Cuneo) il 27 ott. 1842, da Giovenale, cancelliere del tribunale di Mondovì, e da Enrichetta Plochiù.
La famiglia paterna, appartenente alla media [...] del G. non ebbe vita facile perché fu presto investito da gravi eventi interni, come le agitazioni dei Fascisiciliani e l'esplosione dello scandalo della Banca romana. In politica estera il proposito giolittiano di riavvicinamento alla Francia ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] Giolitti, che lasciò la presidenza del Consiglio a Crispi, aspramente criticato dal D. per la repressione, nel 1894, dei Fascisiciliani e per la politica finanziaria del ministro delle Finanze e ad interim del Tesoro Sonnino.
Egli sostenne che, nel ...
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apicale
agg. [der. di apice]. – 1. Che si riferisce all’apice di un organo: a. In medicina: infiltrato a., dell’apice del polmone; granuloma a., all’apice di una radice dentaria; segmento o zona a., il parenchima del lobo polmonare superiore,...