Raccolta di libri per uso di lettura e di studio e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano. L’utilizzo ottimale degli spazi per la conservazione, la lettura, lo studio e per ogni altro [...] b. popolari (1932). Sia pure ai fini di un ampliamento del consenso di massa e di un sostegno all’industria editoriale, il fascismo seppe porre il problema di una politica dei servizi di b., dando luogo a una più intensa attività legislativa e a una ...
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La tendenza a concepire e realizzare le esposizioni in modo che, una volta chiuse, esse possano lasciare edifici, o per lo meno opere pubbliche, permanenti si era già affermata da tempo (già, per es., [...] con la sigla E 42, avrebbe dovuto celebrare, nel 1942, il ventennio dall'assunzione del potere da parte del fascismo nonché, nelle intenzioni di Mussolini, l'avvento di una nuova era di pace dopo il vagheggiato trionfo sugli stati democratici ...
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FUNI, Virgilio Socrate (Achille)
Francesco Tedeschi
Nacque a Ferrara il 26 febbr. 1890 da Giuseppe e da Elvira Bertolini. Il padre era di idee socialiste, tra i fondatori della Camera del lavoro di Ferrara, [...] costruttiva. Sempre nel 1919 il F. partecipò, spinto anche dall'amicizia con il ferrarese I. Balbo, alla riunione fondativa del fascismo, che ebbe luogo a Milano in piazza S. Sepolcro.
Nel periodo dell'immediato dopoguerra il F. si era inserito negli ...
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PANE, Roberto
Rosa Monaco
PANE, Roberto. – Nacque a Taranto il 21 novembre 1897 da Francesco, operaio navale, e da Teresa Cantalamessa.
Nel 1912 si trasferì con la famiglia a Napoli, dove conseguì nel [...] , frequentando assiduamente Croce, lì rifugiatosi, e contribuendo attivamente alla mobilitazione intellettuale che seguì la caduta del fascismo: in tale ottica vanno inquadrate la sua militanza nel Partito d’Azione, la promozione della rifondazione ...
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CARPI DE' RESMINI, Aldo
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Nacque a Milano il 6 ott. 1886, quinto dei sette figli di Amilcare, medico condotto, e di Giuseppina de' Resmini. A dodici anni fu spettatore partecipe dei moti operai del [...] dal "Novecento", soprattutto - ma non soltanto - per convinzioni ideologiche, tanto che non fu affatto gradito ai critici ufficiali del fascismo, quali U. Ojetti e M. Sarfatti. I temi che tornano a ricorrere in questi anni del primo dopoguerra, oltre ...
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DAZZI, Arturo
Maria Antonietta Picone Petrusa
Figlio di Lorenzo e di Amalia Castelpoggi, nacque a Carrara il 13 genn. 1881.
Il padre, che era proprietario di cave di marmo e aveva un laboratorio per [...] la tradizione classica con la semplilicazione plastica moderna era nel D. anteriore al periodo fascista e tuttavia il fascismo ne strumentalizzò gli aspetti più vistosi, spingendo lo scultore sulla via di un vuoto e retorico gigantismo (adottato ...
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GIOLLI, Raffaello
Gianluca. Fiorilli
Nacque ad Alessandria il 3 apr. 1889 da Gaetano e da Emilia Viotti.
Di formazione cattolica frequentò il ginnasio a Milano e il liceo a Novara. Appassionato sin [...] ottenere vantaggi personali; di contro, questa sua passione totalizzante lo portò a sottovalutare quelle restrizioni operate dal fascismo alle quali, solo dopo diversi anni, riservò una attiva contestazione.
Dal 1925 insegnò per quindici anni, sempre ...
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CORSI, Carlo
Nicoletta Cardano
Nacque a Nizza l'8 gennaio 1879 da Achille, che era tenore. Fu fratello del soprano Emilia. Stabilitosi a Bologna, manifestò sin dall'infanzia uno spiccato interesse per [...] futurismo, il C. restò isolato, ma non assente, dalle vicende dell'arte italiana del ritorno all'ordine e del fascismo.
Dopo la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1924, seguì un lungo periodo di silenzio caratterizzato da una scarsa attività ...
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GREPPI, Giovanni
Gianluca Ficorilli
Nacque a Milano il 19 sett. 1884 da Donato e da Luisa Frizzi. Primo di nove figli, iniziò presto a collaborare con il padre, titolare di una piccola impresa artigianale [...] parte, risolta con la grande vetrata, in pianta mistilinea, compressa tra due sottili fasce di muratura.
Il suo rapporto con il fascismo fu espressione di un volontario distacco. Non aderì al regime ma non si oppose a esso, convinto che l'arte fosse ...
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GALASSI, Filippo
Fabrizio Di Marco
Nacque a Roma il 7 febbr. 1856 da Luigi, professore di patologia medica, e da Clotilde Cicognani. Studiò all'Archiginnasio romano e alla Scuola di applicazione per [...] Gustavo Giovannoni, Roma 1982, pp. 14, 111; V. Fraticelli, Roma 1914-1929. La città e gli architetti tra la guerra e il fascismo, Roma 1982, pp. 25-33, 43, 49, 61; L. Ferretti - F. Garofalo, Un quartiere per la borghesia…, in Roma capitale 1870-1911 ...
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fascismo
s. m. [der. di fascio]. – Movimento politico italiano che trasse origine e nome dai Fasci di combattimento fondati nel 1919 da B. Mussolini e che, costituitosi in partito nel 1921, conquistò il potere nel 1922 con la marcia su Roma,...
fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....