Con la creazione della Camera dei fasci e delle corporazioni (1938-39) ebbe compimento la "fascistizzazione" dello stato italiano: struttura e organi del partito coincisero con struttura e organi dello [...] residui di esso hanno tentato di farlo rivivere sotto le vesti di "Movimento sociale italiano".
Le sanzioni contro il fascismo.
Di sanzioni contro il fascismo si fa cenno, la prima volta, nel r. decr. legge 2 agosto 1943, n. 704, che soppresse il ...
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Italia. - Con la caduta del fascismo si aprirono contemporaneamente in Italia il problema costituzionale e quello istituzionale. L'idea di una Costituente destinata, sia a decidere se l'Italia dovesse [...] essere una monarchia o una repubblica, sia a elaborare la nuova costituzione - idea già propugnata nel Risorgimento da Mazzini, ma poi soverchiata nel 1860 dal principio plebiscitario annessionistico, ...
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Studioso di diritto e uomo politico (Sarzana 1902 - Milano 1945). Simpatizzante del fascismo fin dalle sue origini, aderì nel 1925 al manifesto degli intellettuali fascisti. Studioso di diritto pubblico, [...] fu fautore del corporativismo. Si interessò anche di storia del pensiero politico italiano. Prof. di diritto costituzionale e comparato e di dottrina generale dello stato nell'univ. di Sassari (1932), ...
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Giurista e uomo politico (Napoli 1875 - Roma 1935). Esponente del movimento nazionalista, aderì al fascismo (1923), fu presidente della Camera (1924-25) e quindi ministro di Grazia e giustizia (1925-32). [...] 1932 alla morte. Esponente del nazionalismo, ne fu il principale teorico; fu tra i primi nazionalisti a legittimare il fascismo, nelle cui forze antisocialiste e antiliberali vide il mezzo idoneo a restaurare e riorganizzare l'autorità dello stato, e ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] 'iniziativa due limiti: per disegni e proposte di legge di carattere costituzionale occorre il preventivo parere del Gran Consiglio del fascismo, e, come si è detto, nessuna proposta di legge può essere messa all'ordine del giorno di una camera senza ...
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Ente istituito nel 1923 in continuazione della precedente guardia forestale. Sostituito durante il fascismo dalla Milizia forestale, fu ripristinato dopo la guerra con il compito di provvedere alla tutela [...] e all’ampliamento della proprietà boschiva dello Stato mediante rimboschimenti, rinsaldamenti, sistemazioni idraulico-forestali nei bacini montani e nei comprensori di bonifica. Dal 1981 è incluso tra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel secondo Novecento
Carla Faralli
Decadenza dell’idealismo
La fine della Seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo segnano una cesura netta tra la prima e la seconda [...] è dettata in Battaglia non solo da ragioni filosofiche, ma anche da ragioni di ordine storico, legate all’esperienza del fascismo e della catastrofe in cui l’Italia era piombata con la Seconda guerra mondiale, quelle stesse ragioni che portarono al ...
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Giurista e uomo politico (Sassari 1891 - Roma 1972). Consigliere nazionale del Partito popolare, interruppe l'attività politica durante il fascismo. Tra gli organizzatori della DC in Sardegna dal 1943, [...] nel 1946 fu eletto alla Costituente. Deputato (1948-62), fu più volte ministro e due volte presidente del Consiglio (1955-57; 1959-60). Eletto nel maggio 1962 presidente della Repubblica, fu costretto ...
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Sindacalista e donna politica italiana (Cantiano, Pesaro e Urbino, 1904 - Roma 1976). Militante nel Partito comunista sin dalla sua fondazione, all’avvento del fascismo ha scelto l’esilio, ma rientrata [...] più volte in Italia per diffondere materiale antifascista è stata arrestata nel 1933 e scontò otto anni di carcere. Dopo due anni di confino, ha partecipato attivamente alla Resistenza a Roma, organizzando ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato corporativo
Irene Stolzi
Le ragioni di una centralità
Attraverso l’ordinamento corporativo si tentò, come noto, di disciplinare stabilmente la relazione tra lo Stato e le forze economico-sociali: [...] il «potere dei poteri dello Stato» (S. Panunzio, Leggi costituzionali del regime, 1932, in Id., Il fondamento giuridico del fascismo, introduzione di F. Perfetti, 1987, p. 243), il momento a partire dal quale il potere si faceva indirizzo, sceglieva ...
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fascismo
s. m. [der. di fascio]. – Movimento politico italiano che trasse origine e nome dai Fasci di combattimento fondati nel 1919 da B. Mussolini e che, costituitosi in partito nel 1921, conquistò il potere nel 1922 con la marcia su Roma,...
fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....