Organizzazione politica creata nel 1927 dagli esponenti di vari partiti italiani emigrati all’estero allo scopo di combattere il fascismo. Della C., che ebbe il suo organo, nel giornale La Libertà, non [...] fecero parte il Partito popolare italiano e quello comunista; nel 1928 si pronunciò per un regime repubblicano. Fu sciolta nel 1934, dopo la costituzione in movimento politico autonomo del gruppo di Giustizia ...
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Pannunzio, Mario
Giornalista, politico e sceneggiatore (Lucca 1910-Roma 1968). Condirettore del settimanale Oggi (1939-41), soppresso dal fascismo, partecipò alla rifondazione del Partito liberale (1943) [...] e alla Resistenza. Nel 1949 fondò il settimanale Il Mondo, di cui fu direttore, con l’obiettivo di costituire una «terza forza» tra cattolici e comunisti. Fu tra i fondatori del Partito radicale dei liberali ...
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Carta del lavoro
Documento fondamentale dello Stato fascista corporativo, emanato il 21 aprile 1927 dal Gran consiglio del fascismo: constava di 30 dichiarazioni, alle quali non era, dalla prevalente [...] dottrina, attribuito valore normativo. Con la promulgazione del vigente codice civile, al quale venne premessa, fu riconosciuto (l. n. 14 del 1941) che le sue dichiarazioni costituivano principi generali ...
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Pajetta, Giancarlo
Politico (Torino 1911-Roma 1990). Militante comunista dal 1925, fu a lungo in carcere durante il fascismo. Liberato nell’ag. 1943, partecipò alla lotta partigiana in Piemonte, Liguria [...] e Lombardia; nel 1945 divenne rappresentante del CLNAI presso il governo Bonomi. Membro della direzione del PCI, fu deputato alla Costituente e in tutte le legislature repubblicane. Fu dirigente di primo ...
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Giornalista e gerarca fascista (Isernia 1892 - Vimercate 1945). Interventista nel 1914 e fondatore del fascio di combattimento di Cremona (1919), fu tra i più violenti dirigenti dello squadrismo. Sostenitore [...] fascista e, deputato dal 1924, fu segretario del partito fascista dal febbr. 1925 al marzo 1926. Membro del Gran Consiglio del fascismo dal 1935, il 25 luglio 1943 si schierò contro l'ordine del giorno Grandi e ne patrocinò uno di fedeltà all'alleato ...
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Uomo politico (San Donà di Piave 1885 - Monastièr di Treviso 1944). Professore di diritto (1911), partecipò come volontario alla prima guerra mondiale. Deputato dal 1919, dopo l'avvento del fascismo fece [...] parte dell'opposizione costituzionale con G. Amendola. Costretto all'esilio (1926), si stabilì in Francia, dove svolse un'intensa attività pubblicistica e militò nelle file di Giustizia e Libertà (1929). ...
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Storico italiano (Paganica, L'Aquila, 1876 - Santarcangelo di Romagna 1971). Insegnò Storia moderna presso le univ. di Milano e di Roma; nazionalista, aderì al fascismo. Nei suoi studi rivolse particolare [...] attenzione alla dimensione economico-giuridica e presentò la storia d'Italia come un processo in ascesa culminato nel fascismo. Tra le opere: Il Medioevo (1927), L'Italia in cammino (1927), Italia moderna (1943-52).
Vita e opere. Prof. di storia ...
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Uomo politico (Cesena 1887 - Roma 1960). Avvocato, iscritto al Partito popolare italiano sin dalla fondazione (1919), dopo la caduta del fascismo aderì alla Democrazia cristiana (1943) e prese parte alla [...] Resistenza a Firenze. Senatore dal 1948, fu ministro di Grazia e Giustizia (1951-53), delle Finanze (1954) e del Bilancio (1956-57); dal 1957 al 1958 guidò un governo monocolore democristiano, dimettendosi ...
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Pseudonimo del giornalista e scrittore italiano Curzio Suckert (Prato 1898 - Roma 1957). Personalità poliedrica, indipendente e controversa, passò dall'adesione al fascismo, all'antifascismo (che gli [...] vitalismo e uno spirito dannunziano d'avventura lo sospinsero di esperienza in esperienza, dal giovanile repubblicanesimo al fascismo, dalla fronda antifascista (che gli procurò, nel 1933, la condanna, peraltro blanda, al confino) al filocomunismo e ...
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Col riconoscimento dell'Azione cattolica italiana (art. 43 del concordato) come organismo autonomo apolitico, il fascismo aveva accettato di porre un limite al proprio totalitarismo; ma era inevitabile [...] quale denunciava ai vescovi e fedeli del mondo la lotta contro l'A. C. e condannava la dottrina totalitaria del fascismo. Le profonde ripercussioni di questo grave documento misero in luce le conseguenze che un conflitto con la Chiesa avrebbe avuto ...
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fascismo
s. m. [der. di fascio]. – Movimento politico italiano che trasse origine e nome dai Fasci di combattimento fondati nel 1919 da B. Mussolini e che, costituitosi in partito nel 1921, conquistò il potere nel 1922 con la marcia su Roma,...
fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....