Macciocchi, Maria Antonietta. – Giornalista, scrittrice e donna politica italiana (Isola Liri 1922 - Roma 2007). Intellettuale cosmopolita ed estranea a ogni compromesso, attivista per i diritti umani [...] giornalistici, occorre citare: Lettere dall'interno del PCI a Louis Althusser (1969); La donna “nera”. Consenso femminile e fascismo (1976); La talpa francese. Viaggio in Francia (1977); Dopo Marx, aprile (1978); Pasolini (1980); La donna con la ...
Leggi Tutto
CAPRIN, Giulio
Francesco Del Beccaro
Nacque a Trieste il 22 marzo 1880 da Enrico, impiegato, e da Emilia Maffei. Emigrata la famiglia in Toscana, e rimasto poco dopo orfano del padre e in precarie condizioni [...] i primi, il quotidiano dei fratelli Albertini (1925), sicché il C. fu costretto a mettersi in ombra. L'ascesa del fascismo al potere aveva infatti incontrato la sua opposizione, e il suo nome figurava tra quelli dei sottoscrittori del manifesto degli ...
Leggi Tutto
Critico letterario italiano (Torino 1908 - Londra 1998). Italianista tra i più autorevoli, filologo, si è dedicato in prevalenza al Quattrocento e al Cinquecento.
Vita
Professore nelle scuole secondarie [...] cura di C. Vela, 2003), Boiardo e altri scritti cavallereschi (a cura di G. Anceschi e A. Tissoni Benvenuti, 2003), Scritti sul fascismo e sulla resistenza (a cura di G. Panizza, 2008) e Scritti di storia della letteratura, I. 1935-1962 ( a cura di T ...
Leggi Tutto
REPACI, Leonida
Emanuele Trevi
(App. I, p. 966)
Scrittore italiano, morto a Roma il 19 luglio 1985. Partigiano a Roma, dopo la Liberazione fondò con R. Angiolillo e diresse per pochi mesi il quotidiano [...] anche alcuni volumi di saggistica politica, come Ricordo di Gramsci (1947), Socialismo sognato (1947; rist. 1963), Il prezzo del fascismo (1971); mentre il legame con la cultura della terra d'origine, la Calabria, è ben rappresentato dal saggio sul ...
Leggi Tutto
CASNATI, Francesco
Ciro Cuciniello
Nato a Steinamanger (odierna Szombathely) in Ungheria il 26 luglio 1892 da Angelo, impiegato nell'amministrazione asburgica, e da Giuseppa Korinek, si trasferì ancora [...] , se gli valsero la stima degli amici e il rispetto di molti avversari, non gli evitarono amarezze e preoccupazioni. Il fascismo ne censurò più volte gli scritti, e il suo nome fu infine soppresso nell'Annuario della stampa italiana 1939-1940 (Roma ...
Leggi Tutto
CERVESATO, Arnaldo
Nicola Merola
Nato a Torino il 9 sett. 1872 da Carlo e Margherita Frigo, compì regolari studi classici e si laureò in lettere con una tesi su "Gl'intendimenti della satira nel Giorno", [...] la guerra doveva imporre un ordine, precisando curiosità e disponibilità in senso nazionalistico. Fino a che, con l'avvento del fascismo, non sembrò giunta l'ora di riproporre a un ben diverso interlocutore quanto di più velleitario e di intimamente ...
Leggi Tutto
BRUNATI, Giuseppe
VVenturi
Nato a Milano il 18 febbr. 1881 da Alessandro e da Clelia Busnari, fu educato presso la scuola dei gesuiti di Gorla Minore, e l'impronta cattolica fu decisiva e sempre presente [...] (con Carli e Settimelli) e IlSabaudo di più chiara impronta monarchica e nazionalistica. Aderì successivamente al fascismo, nel cui ambito politico si occupò prevalentemente delle rivendicazioni e del potenziamento dell'artigianato. Eletto presidente ...
Leggi Tutto
Meneghello, Luigi
Roberto Deidier
Scrittore, nato a Malo (Vicenza) il 16 febbraio 1922. Laureatosi in filosofia, presso l'università di Padova, dopo l'8 settembre del 1943 ha partecipato alla guerra [...] ispirazione di questo autore, tra la rievocazione del mondo (anche linguistico) di Malo e i temi dell'educazione scolastica tra fascismo e anni Cinquanta. M. ha scritto anche saggi: Jura. Ricerca sulla natura delle forme scritte (1987); Leda e la ...
Leggi Tutto
Cecchi, Emilio
Scrittore e saggista, nato a Firenze il 14 luglio 1884 e morto a Roma il 5 settembre 1966. Tra i protagonisti della saggistica e del giornalismo del Novecento, spaziò dalla critica letteraria [...] metà degli anni Venti ‒ che presupponeva una collaborazione più attiva e concreta da parte degli scrittori (v. Cinecittà e fascismo). Alla Cines C. introdusse il concetto, allora del tutto inedito, di politica cinematografica, fondata su una vera e ...
Leggi Tutto
L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] per eccellenza di quella generazione d’intellettuali che, valicato il cratere della Grande guerra, segna la prima stagione del fascismo, è Giovanni Papini. Parabola, la sua, che dai furori superomistici dell’anteguerra – che già nel 1912, in Un uomo ...
Leggi Tutto
fascismo
s. m. [der. di fascio]. – Movimento politico italiano che trasse origine e nome dai Fasci di combattimento fondati nel 1919 da B. Mussolini e che, costituitosi in partito nel 1921, conquistò il potere nel 1922 con la marcia su Roma,...
fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....