UCRAINA (A. T., 71-72)
Giorgio PULLE'
Ettore LO GATTO
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Repubblica federata dell'unione sovietica, più precisamente detta Repubblica Ucraina Sovietica Socialista, o U.S.S.R. Essa misura 443.080 kmq., [...] (o Drahomaniv) ebbe nella stessa epoca. Una parte sola della sua attività, quella di poeta lirico, mostrò quanta tristezza e fatalismo fosse nella sua anima. In questo tono ebbe solo rivale nell'epoca che fu sua, in una poetessa, Lesja Ukrainka, la ...
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Significato e storia del termine. - Con questo nome coniato da J. G. Droysen (v.) si suole designare quel periodo della storia della nazione e della civiltà greca che va dalla morte di Alessandro il Grande [...] è, da un certo punto in poi, generale nell'ellenismo, e ha contribuito fortemente alla decadenza dello spirito occidentale: fatalismo e determinismo mortificano la volontà uccidendo il senso della libertà del volere umano. E insieme con l'astrologia ...
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. Il termine di ἐϑικά (neutro plurale dell'aggettivo ἐϑικός, moralis, da ἔϑος, mos, "costume, norma di vita") entrò neíl'uso propriamente con Aristotele, che con esso intitolò le sue trattazioni di filosofia [...] grande contrasto che sussisteva, tra l'idea di un mondo pensato come sistema oggettivo di leggi e di avvenimenti, allo stesso modo fatali e superiori al potere dell'uomo o che fossero retti dalla ragione o dal meccanismo o dal caso e di fronte a cui ...
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LEIBNIZ (da preferire questa grafia all'altra Leibnitz), Gottfried Wilhelm von
Giuseppe CARLOTTI
Giovanni Vacca
Spirito multiforme e di attitudini veramente universali, fu grande sopra tutto come scienziato [...] avere, con la geniale applicazione del principio di ragion sufficiente, affermato la razionalità del reale contro il fatalismo spinoziano e contro l'arbitrarietà delle correnti volontaristiche specialmente cartesiane (Poiret): lo sforzo che egli fa ...
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Dentro il cratere. Il terremoto del 1980 nella memoria dei sindaci
Anna Maria Zaccaria
La frattura
Il 23 novembre 1980 era una domenica di sole. «Non sembrava novembre», recita il ritornello della memoria. [...] . Tra i pregiudizi che molti di loro avevano nel proprio bagaglio culturale e professionale c’era quello del fatalismo dei meridionali [...] era persino inutile aiutare chi non voleva e non sapeva riscattarsi della sua arretratezza […]. Scoprimmo ...
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Ripensando la Storia d’Europa
Gennaro Sasso
Tra storia d’Italia e storia d’Europa
Quando giunse alla fine dell’ultimo capitolo del Contributo alla critica di me stesso (1918), Croce fu tentato di compiere [...] pratica, configurato o in una forma di attività politica concreta e graduale, e perciò sostanzialmente liberale, o in un fatalismo naturalistico, negazione della storicità e dell’attività (pp. 143-44).
C’erano, in questo giudizio, molte cose che ...
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Costruzione del corpo
Stefano Rodotà
Luogo di libertà o di coercizione?
La costruzione del corpo accompagna la storia dell’umanità, conosce finalità e modalità diverse. Si riflettono in essa volontà [...] individuali» grazie a una «antropotecnica» che «sarà in grado di realizzare a livello dell’intera specie il passaggio dal fatalismo della nascita all’opzionalità della nascita e alla selezione prenatale» (Sloterdijk 1999; trad. it. 2001, pp. 132 e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Gramsci
Giuseppe Vacca
Antonio Gramsci «fu un teorico della politica, ma soprattutto fu un politico pratico, cioè un combattente» (come affermò Palmiro Togliatti al Convegno di studi gramsciani [...] principii fondamentali di scienza politica» enunciati da Marx nella Prefazione del 1859 «depurati da ogni residuo di meccanicismo e fatalismo» (p. 1774); quindi aggiunge:
Il punto di partenza dello studio sarà la trattazione di Vincenzo Cuoco, ma è ...
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Gentile maestro della ‘nuova Italia’: Gramsci, Togliatti, Gobetti
Alberto Burgio
Per comprendere il fascino che Gentile esercita durante la Prima guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra su molti [...] in una libertà spirituale perfetta, per raggiungere l’adesione più completa tra l’atto e il fatto» e uccidere «tutte le fatalità» (L’uomo più libero, in CF, pp. 173-74), mentre in La rivoluzione contro il “Capitale” (24 dicembre 1917) evoca nella ...
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Temi olimpici: Pierre de Coubertin
Roberto L. Quercetani
Prima delle Olimpiadi
Dalle carte conservate negli archivi del CIO sappiamo che nella linea maschile la famiglia de Coubertin aveva lontane e [...] allo spirito un'inclinazione verso certe dottrine filosofiche ‒ in principio stoiche ma anche fatalistiche ‒ sebbene nello sport il fatalismo, per rimanere coerente con l'azione, non debba mai precludere la speranza". Come sempre, però, de Coubertin ...
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fatalismo
s. m. [der. di fatale]. – In generale, ogni concezione che consideri il mondo come governato da un fato irrevocabile. Nell’uso com., l’atteggiamento di chi accetta il corso degli eventi, senza tentare di opporvisi con atti di volontà:...
fatale
agg. [dal lat. fatalis, der. di fatum «fato, destino»]. – 1. a. Voluto dal fato: avvenimento f.; per f. necessità; Non impedir lo suo f. andare (Dante); quindi inevitabile, ineluttabile: era f. che avvenisse così. b. Predestinato dal...