Il lavoro
Paolo Piacentini
Nel 2009, l’impatto sull’economia reale di una crisi originatasi nella sfera finanziaria inizia a dispiegare inesorabilmente i suoi effetti indotti sul mercato del lavoro. [...] .
Il momento, non facile né felice, ha ispirato in questo saggio riflessioni che possono apparire orientate a pessimismo o fatalismo. In sede di conclusione, vale allora la pena di ricordare che nel corso della storia economica moderna, che abbraccia ...
Leggi Tutto
BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] finalmente dalla sezione che dipendeva dal Savary, si faceva inviare verso il fronte di guerra in Germania, e giungeva sul "fatal campo di Lipsia" il giorno stesso della grande disfatta francese, di cui dava poi una colorita descrizione nella citata ...
Leggi Tutto
GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] , c'è un lettore e il suo divertimento.
In campo filosofico egli offre talvolta spunti interessanti: su l'esistenza di Dio, il fatalismo, la morte, la natura, la verità, l'esperienza, l'istinto e le abitudini dell'uomo, la felicità, l'educazione ...
Leggi Tutto
Statistica e demografia
Antonio Golini
Alcuni addebiti sul piano storico sono stati mossi alla statistica e ai suoi orientamenti a cavallo dell’unificazione. Questi orientamenti ricalcavano la concezione [...] tutto peculiari riguardo a temi quali la vita e la morte, che certo traevano la loro origine dalla religione e dal fatalismo. E non poteva che essere così, considerando che le malattie che colpivano di più erano quelle infettive e parassitarie, cioè ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] della storia d’Italia dal 1511 al 1527, in cui narrava gli eventi in una prospettiva europea e propendeva al fatalismo, evidenziando il dominio della fortuna sulla virtù. In quest’opera confermava il suo animo estraneo a ideali etico-civili, che ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel percorso culturale di Nietzsche si individua la coerenza di un atteggiamento critico [...] del superuomo, Nietzsche contrappone la nuova libertà: “un tale spirito divenuto libero sta al centro del tutto con un fatalismo gioioso e fiducioso, nella fede che soltanto sia biasimevole quel che se ne sta separato, che ogni cosa si redima ...
Leggi Tutto
Fiducia
Antonio Mutti
Premessa
La nozione di fiducia occupa un posto tutt'altro che secondario nel pensiero politico e sociale occidentale. Le teorie contrattualistiche del XVII e XVIII secolo considerano [...] dimostra piuttosto che essa è frutto di atteggiamenti razionali e realistici.L'eterogeneità di questi gruppi, il loro fatalismo e la loro disposizione ad accettare pragmaticamente lo status quo fanno sì che l'atteggiamento negativo nei confronti del ...
Leggi Tutto
volontà (volontade; volontate; voluntade)
Giorgio Stabile
Il termine ricorre in D. con il valore fondamentale di " appetito determinato " o " appetizione deliberata ". Il tema della v. è intimamente [...] causa est " di Arist. Metaph. I 2, 982b 25-28; cfr. Mn I XII 8 e Cv III XIV 10) si rende fatalmente in servitù di altri (ab alio captivum trahitur).
Propriamente parlando, è dunque solo il giudizio di ragione che, pronunciata la sua deliberazione ...
Leggi Tutto
La fortuna di Croce in Italia
Floriano Martino
Dall’Estetica alle polemiche sulla «Voce»
L’apparizione dell’Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale nel 1902, seguita l’anno successivo [...] i simboli «cui si fa riferimento per comodità di linguaggio» (p. 309). Abbagnano osserva che «per sfuggire a un fatalismo radicale per il quale la libertà degli individui non esiste neppure come problema (dal momento che gli individui non esistono ...
Leggi Tutto
capitoli
Francesco Bausi
Datazione e circostanze di composizione
Dei cinque C. in terza rima composti da M., solo i tre di maggiore ampiezza e importanza (“Di Fortuna”, “Dell’Ingratitudine” e “Dell’Ambizione”, [...] , chi la pigne e chi la caccia»), rispetto al penultimo capitolo del trattato il “Di Fortuna” resta percorso da un fatalismo che il Principe supererà di slancio, con un energico volontarismo di cui anticipazioni più chiare si rinvengono nelle glosse ...
Leggi Tutto
fatalismo
s. m. [der. di fatale]. – In generale, ogni concezione che consideri il mondo come governato da un fato irrevocabile. Nell’uso com., l’atteggiamento di chi accetta il corso degli eventi, senza tentare di opporvisi con atti di volontà:...
fatale
agg. [dal lat. fatalis, der. di fatum «fato, destino»]. – 1. a. Voluto dal fato: avvenimento f.; per f. necessità; Non impedir lo suo f. andare (Dante); quindi inevitabile, ineluttabile: era f. che avvenisse così. b. Predestinato dal...