Nasceva a Madrid, il 17 gennaio 1600, da Diego Calderón de La Barca e da Ana María de Henao y Riaño. Trascorse i primi anni a Valladolid, dove il padre dovette trasferirsi seguendo le sorti della corte, [...] gli balena alla vista e allo spirito; ma accanto a questo simbolo, che giace nelle latebre dello spirito, lo accompagna l'amore fatale per una donna, che egli insegue dovunque, fino a rapirla dal chiuso della vita monastica. E al pari di Sigismondo e ...
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Questo termine, fra i molti significati che ritiene nell'uso corrente - come di dote che rende gradito chi la possiede, di benevolenza e di favore che ne deriva, di beneficio che n'è l'effetto, di riconoscenza [...] umanisti paganeggianti come Lorenzo Valla, ma anche fra uomini di chiesa; e prima nell'inglese Giovanni Wycliffe, che diede nel fatalismo (Omnia de necessitate absoluta fiunt, ecc.) poi nel boemo Giovanni Hus, che ne prese la difesa; indi in Martin ...
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GEOFISICA (App. I, p. 647; III, 1, p. 722)
Pietro Dominici
Notevoli sono stati i progressi fatti in questi ultimi anni dalle discipline geofisiche. Non è facile però delineare un panorama di tali progressi, [...] : la pubblica opinione non ammette più da parte di nessuno - autorità o studiosi che siano - il fatalismo, spesso interpretato come colpevole inerzia, di fronte al cosiddetto "incontrollabile scatenarsi delle forze della natura".
Diciamo subito ...
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Compositore, nato a Catania il 3 novembre 1801, morto a Puteaux, presso Parigi, il 23 settembre 1835.
La vita e le opere. - Dal registro delle nascite della curia arcivescovile di Catania si rileva che [...] nei quali sentiamo e vediamo ora l'angoscia tremenda di Leonora, ora la violenta disperazione di Manrico, ora il fatalismo semi-incosciente di Azucena: nella Norma un andamento di arpeggi ternarî, uniforme, largo, quasi oceanico, dal quale sale sino ...
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Astrolatria (dal gr. ἀστηρ "astro" e λατρεία "culto") vale "adorazione degli astri", cioè del sole, della luna, delle stelle, dei pianeti e delle costellazioni. Per astralismo s'intende quella concezione [...] necessità inflessibile, dominante l'universo. La Tyche (Fortuna) domina non soltanto gli uomini, ma anche gli dei. Il fatalismo siderale è un tratto essenziale dello spirito astrologico. Nessuno può sottrarsi alla sorte se non con la magia. Questo è ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] nelle privazioni; non è una sofferenza eroica ma misera, non è un dramma di vita ma di povere vite: anch'esso è peso fatale, un dovere angustiante, non sogno, ma prosa. La logica religiosa della famiglia, o dello stesso far la roba, lo assorbe in sé ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Illuminismo tedesco presenta come tratto caratteristico nel confronto con gli altri [...] suscitarono la ferma opposizione del fronte pietista. I teologi di Halle accusano Wolff di professare una forma perniciosa di fatalismo prossimo all’ateismo e riescono, con l’appoggio di Federico Guglielmo I, ad allontanarlo da Halle e a proibire ...
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Costituzione e governance
Carlo Amirante
Il nuovo clima politico, i risultati delle elezioni regionali e nazionali (il cui esito ha visto un radicale mutamento della rappresentanza parlamentare ed un [...] alla tecnocrazia o espertocrazia15 con la conseguenza di allontanare i cittadini – vittime di una strisciante forma di “fatalismo politico” (Godin) – ben lontane dall’ideale di una Europa democratica e federale auspicata dal Manifesto di Ventotene ...
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RUFFINI, Iacopo, Giovanni e Agostino
Arianna Arisi Rota
– Nacquero a Genova rispettivamente il 22 giugno 1805, il 22 settembre 1807 e il 17 febbraio 1812 da Bernardo e da Eleonora Curlo, figlia del [...] Emilia Giuseppe Mazzini, Giovanni e Agostino declinarono ognuno a modo proprio, per condividerli con Eleonora, il senso di fatalità che finiva per sovrastare la famiglia e le oscillazioni emotive, le ansie, le angustie della vita da esuli, trascorsa ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] di contendere a Dio il monopolio della creazione, l'altra cercava di conoscerne i decreti imperscrutabili e incoraggiava il fatalismo del credente. Questo non impedì all'astrologia di essere un importante ausilio dei sovrani nella pratica di governo ...
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fatalismo
s. m. [der. di fatale]. – In generale, ogni concezione che consideri il mondo come governato da un fato irrevocabile. Nell’uso com., l’atteggiamento di chi accetta il corso degli eventi, senza tentare di opporvisi con atti di volontà:...
fatale
agg. [dal lat. fatalis, der. di fatum «fato, destino»]. – 1. a. Voluto dal fato: avvenimento f.; per f. necessità; Non impedir lo suo f. andare (Dante); quindi inevitabile, ineluttabile: era f. che avvenisse così. b. Predestinato dal...