CACCIA
E.J. Grube
Nell'Antico Testamento la c. assume diversi significati a seconda dei contesti in cui viene menzionata. Il primo riferimento indiretto alla c. si trova nella Genesi (1, 26): "E Dio [...] citato Baptistère de Saint Louis (Rice, 1951, tav. XVIII), dove, analogamente alla maggior parte degli esempi successivi al periodo fatimide, esso viene rappresentato non in azione, bensì come membro della corte e mentre tiene il falco del re o del ...
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AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] (ivi, nr. 83), in cui la decorazione è intagliata a giorno, anticipando così la tecnica degli squisiti pannelli d'a. dell'Egitto fatimide. È stata avanzata l'ipotesi che gli olifanti e i cofanetti siano stati intagliati tra il sec. 10° e il 12° nell ...
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Acrobata
J. Svanberg
A. Tomei
U. Scerrato
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Svanberg
Il tema iconografico degli a. (comprendendo in questa definizione anche danzatori, saltimbanchi e quanti altri si esibivano [...] 12°-14°), sebbene non manchi qualche testimonianza anche nell'Iran selgiuqide.
A. compaiono su due bassorilievi lignei di epoca fatimide del Coptic Mus. del Cairo, dove gli esercizi sono accompagnati da una piccola orchestra formata da un flautista e ...
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BAALBEK
E. Cruikshank Dodd
(gr. ῾Ηλιόπολισ; lat. Heliopolis, Iulia Augusta Felix; arabo Ba῾labakk)
Città dell'antica Siria (od. Libano), situata in posizione strategica nella fertile pianura della Biqā', [...] man mano la forma di una massiccia cittadella posta a difesa dei traffici fra il deserto e il mare. Nel 972 il califfo fatimide al-Mu'izz vi insediò un governatore; la cittadella passò poi, nel 1075, al selgiuqide Zangī e successivamente ad Ayyūb, il ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le regioni dell'impero bizantino. Costantinopoli
Enrico Zanini
Michael Rogers
Maria Antonietta Marino
Costantinopoli
La città (gr. Βυζάντιον, Κονσταντινούπολις; turco [...] vetri colorati, probabilmente attribuibili al XII secolo, e frammenti di cristallo di rocca fatimide, prova evidente che al momento della dispersione del tesoro fatimide del Cairo negli anni Sessanta dell’XI secolo alcuni cristalli di rocca furono ...
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MAUSOLEO
R. Hillenbrand
Costruzione isolata per uso funerario di carattere privato, generalmente dalle forme architettoniche monumentali e priva di funzione cultuale, il cui nome deriva dal colossale [...] the School of Oriental and African Studies 46, 1983, pp. 421-431; C. Williams, The Cult of ῾Alid Saints in the Fatimid Monuments of Cairo. II. The Mausolea, Muqarnas 3, 1985, pp. 39-60; A. Daneshvari, Medieval Iranian Tomb Towers, Lexington 1986; E ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] , La scultura ad Ahnâs. Note sull'origine dell'arte copta, Milano 1923; E. Pauty, Bois sculptés d'églises coptes. Epoque fatimide, Cairo 1930; E. Drioton, Les sculptures coptes du nilomètre de Rodah, Cairo 1942; J. Beckwith, Coptic Sculpture 300-1300 ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] , certo già nota in Siria e nell'Egitto fatimide, ma qui applicata sulla base di probabili influssi bizantini di tipologie locali, forse elaborate già in epoca fatimide.Esclusivamente a manifatture siriache debbono viceversa essere ricondotti alcuni ...
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BRONZO
M. Bernardini
Il b. è una lega di rame con stagno o zinco (calamina), che è possibile fondere e colare in ogni tipo di forma. Gli altri componenti, la cui presenza può essere individuata mediante [...] è da attribuire alla Spagna piuttosto che a contesti iranici o fatimidi come invece era stato suggerito (Scerrato, 1967, pp. 78, pp. 1-33; E. Cruickshank Dodd, On a Bronze Rabbit from Fatimid Egypt, ivi, pp. 60-76; B. Marshak, Bronzovij kuvšin iz ...
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CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] , che erano stati parzialmente ripristinati sia per la ripresa della consueta politica di tolleranza dei successori del califfo fatimide, sia per il mecenatismo di Costantino IX Monomaco (1042-1055).Gli oltre duecento edifici ecclesiastici di cui ...
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-ide1
-ide1. – 1. Suffisso frequente nella terminologia chimica, con cui sono formati nomi di composti organici o, meno spesso, inorganici di natura diversa (come amide, glicoside, anidride, ecc.). La pronuncia è per lo più piana, come negli...
fatimita
agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la potenza f.; l’arte, la civiltà fatimita.