Con il termine italoamericano ci si riferisce per lo più alla parlata fortemente mista degli emigrati italiani d’America, descritta fin dagli studi di Livingston (1918) e Menarini (1947). Tale parlata [...] o frase sentita dai nonni.
Nella correlazione degli usi linguistici con il fattore sesso le donne dichiarano di parlare il dialetto e l’italiano meno degli uomini nella prima generazione, il dialetto invece di più nella seconda generazione. Le donne ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] in percentuali e modalità differenti a seconda di vari fattori sociali;
(b) l’appartenenza dei parlanti bilingui a Infatti ormai io non … non lo so, boh! […] Com’è che io prima appena sto per en/ per arrivare all’università, già … comincio a … ca mi ...
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I dialetti liguri coprono l’intero territorio della Liguria, caratterizzato da un’accentuata tendenza al particolarismo per la distribuzione dei solchi vallivi e dei crinali montani, attenuata soltanto [...] ) si sviluppa dalla fine del XIII secolo, dopo i primi testi documentari e l’utilizzo parodistico fattone da Raimbaut de ſ] e [ñ]. Di particolare rilievo appaiono anche i fattori intonativi: la còccina (inflessione) genovese riprende la cantilena che ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] e scorrevolezza, causata, tra i tanti fattori, dalla soppressione quasi totale degli articoli, dalle e «non chiedi» al posto di non temere e non chiedere). Nelle prime stesure in lingua italiana, il francese aveva in alcuni casi influenzato la grafia ...
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Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] asciugò col tovagliolo il sudore che gli colava sulla fronte, si sbottonò il primo bottone della camicia e disse: le ragioni del cuore sono le più dal passato remoto (o dal passato prossimo). Fattori pragmatici fanno sì che il passato remoto possa ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] di forma e di significato strettamente dipendenti da fattori extralinguistici e culturali. L’elenco dei vocaboli d nomi femminili invariabili terminanti in -is viene sistemato in un primo momento nella classe dei femminili in -e (parafrase, ...
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Il termine parasintetico si riferisce a parole formate col simultaneo combinarsi a una base di un prefisso e di un suffisso (o di un processo di ➔ conversione), ove non esiste una parola contenente o solo [...] lat. ex- (da cui l’it. s-) concorsero anche altri fattori, tra cui il suo impiego nella formazione di verbi incoativi (lat. verbi in -ire prevalgono di poco su quelli in -are, i primi sono di preferenza prefissati con in-, i secondi con ad-. La ...
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La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] littera notabilior «lettera più importante») è in uso sin dall’antichità in primo luogo per segnalare l’inizio di una frase o di un periodo, ma grammaticale e sempre più dipendente da fattori espressivi o semplicemente estetici. Questo soprattutto ...
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Gli elementi formativi sono elementi morfologici non autonomi, tratti dalle lingue classiche (greco e latino), impiegati per formare composti (➔ composizione), di norma in combinazione con un altro elemento [...] e si lasciano combinare secondo moduli regolari. Fra i primi esempi del loro uso vi sono le terminologie classificatorie e può riguardare anche nomi propri (per es., galvanometro).
Fattori di tipo quantitativo, come la frequenza d’uso e la ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] relativi valori della frequenza fondamentale (oltre che da fattori meno distintivi, quali durata e intensità). Ai poli , quando iniziarono a diffondersi, anche a livello popolare, i primi modelli di lingua a base toscana; furono specialmente le laudi ...
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fattore
fattóre s. m. [lat. factor -ōris, der. di facĕre, part. pass. factus]. – 1. letter. Chi fa, facitore, creatore: i f. dell’unità italiana, coloro che più hanno contribuito a farla; si dice in partic. di Dio (cfr. il più com. creatore):...
fattoria didattica
loc. s.le f. Azienda agricola che accoglie gruppi scolastici per far conoscere la vita degli animali domestici, il lavoro in campagna e l’origine dei prodotti agroalimentari, stimolando negli studenti lo spirito critico...