Parola latina d'incerta etimologia, che indica il luogo di deposito di oggetti votivi in prossimità di un santuario. Nell'antichità infatti v'era l'uso di deporre nell'interno dei santuarî oggetti votivi [...] 'Italia meridionale (Magna Grecia) dove si sono trovati colmi di terrecotte figurate, in rilievo e a pieno tondo. La favissa più artistica ed elaborata è forse quella rinvenuta da P. Orsi nel territorio di Locri Epizefiri (Reggio Calabria), sul colle ...
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Sardara Comune della prov. del Medio Campidano (56,1 km2 con 4255 ab. nel 2008). Nella parte alta della città è stata localizzata un’area sacra, con pozzo e favissa.
Nelle vicinanze, presso la chiesa di [...] S. Maria de Acquas, sorgenti di acque termali bicarbonato-sodiche, identificate con le Aquae Lesitanae ricordate da Tolomeo ...
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NATTI(US) ARVE, M
M. E. Bertoldi
Nome risultante da una iscrizione, che si è supposta riferibile a un coroplasta.
Essa compare su una figurina frammentaria (parte inferiore di busto femminile) di argilla [...] biancastra, rinvenuta nella favissa di un piccolo santuario gallo-romano, scoperto nel 1955 a Colombières-sur-Orb, insieme con ricco materiale votivo databile nei primi tre secoli d. C. L'iscrizione potrebbe, però, anche esser riferita all'offerente ...
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STIPE
Goffredo Bendinelli
. Alla parola "stipe" gli archeologi conferiscono un significato alquanto diverso da quello del vocabolo latino stips (propriamente "offerta per scopi religiosi"), intendendo [...] che gli oggetti votivi, di qualunque specie, si rinvengano accumulati insieme in depositi o ripostigli (per cui v. anche favissa), sia che risultino sparsamente dall'esplorazione di un luogo sacro.
Non vi era santuario, nel mondo classico, dove non ...
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Vedi GRAMMICHELE dell'anno: 1960 - 1994
GRAMMICHELE
D. Adamesteanu
Sul complesso collinoso di Terravecchia, dominante la vallata del fiume di Caltagirone, in vista della pianura di Leontini e di Catania, [...] sacelli che sorgevano nelle aree sacre appartiene un gruppo di terrecotte architettoniche della fine del VII sec. mentre nella favissa del santuario di Madonna del Piano vennero rinvenute le statuette e gli altri esemplari di arte fittile locale tra ...
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Vedi MEDMA dell'anno: 1961 - 1995
MEDMA (Μέδμα, Μέσμα, Μέδμη)
P. E. Arias
Colonia locrese sulla costa tirrenica, menzionata dalle fonti insieme con Ipponio (Ps. Scymn., 307-308); Strabone la dice πόλις [...] , Milano-Napoli 1928, I, pp. 238 ss.; T. J. Dunbabin, The Western Greeks, Oxford 1948, pp. 163-165, 167-169. Scavo della grande favissa a Pian delle Vigne: P. Orsi, in Not. Scavi, 1913, Suppl., pp. 55-144. Necropoli: P. Orsi, in Not. Scavi, 1917, pp ...
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Vedi EGIZIANA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
EGIZIANA, Arte (v. vol. III, p. 255)
S. Donadoni
Un aggiornamento del quadro dell'arte e. nell'ultimo quindicennio può essere tentato a partire da punti di [...] in alabastro del dio affiancato dal re Amenophis III e, più di recente, lo splendido gruppo di statue trovate in una favissa nel cortile del tempio di Luxor (fra le quali alcuni capolavori dell'età di Amenophis III). Ma se anche altri casi simili ...
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GABII (v. vol. iii, p. 753-754)
A. Balil
Gli scavi svolti dai membri della Escuela Española de Historia y Arqueologia en Roma (1956-1958, 1960, 1962, 1965 e 1967) nell'area del santuario di Giunone Gabina [...] vicino all'area del tempio contiene parecchi cocci provenienti dai corredi del villaggio e altri sono stati trovati in una favissa o stipe tardo-repubblicana - ma che contiene molto materiale più antico - situata a NO del tempio.
Il tempio venne ...
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Vedi AMELIA dell'anno: 1958 - 1994
AMELIA (v. vol.I, p. 317)
D. Monacchi
Frustuli di ceramica d'impasto buccheroide rinvenuti nel centro cittadino di A. suggeriscono un insediamento protourbano attestatosi [...] . a.C. fino all'età romana, dedicato verosimilmente a una divinità ctonia, ma con valenze anche salutari, in cui la favissa ha restituito materiali votivi analoghi tipologicamente e culturalmente a quelli di Grotta Bella, come le figurine di piombo e ...
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VEROLI (Verulae)
E. M. Beranger
Centro ernico posto a controllo dell'antichissima via collinare che univa Praeneste alla Campania etruschizzata, toccando Anagni, Alatri, Sora, Atina e scendendo lungo [...] sec. a.C., suddiviso in più vani e nel quale si è voluto vedere ora una cisterna ora una favissa del tempio, o la trasformazione della favissa in cisterna. Materiale votivo tornò alla luce nel XVII sec. nei pressi della chiesa di Santa Salome mentre ...
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favissa
s. f. [dal lat. favissae -arum, forse affine a fovea «fossa»]. – Presso gli antichi Romani, luogo di deposito di oggetti votivi, solitamente in forma di pozzo cilindrico scavato nella terra, fuori del santuario ma dentro il recinto...