Trasformismo
Giovanni Sabbatucci
Il trasformismo 'storico'
Il termine 'trasformismo' entrò nel linguaggio politico italiano tra la fine del 1882 e l'inizio del 1883 per definire, con chiara connotazione [...] opportunismo' è diventato un termine universale - ricorrente soprattutto nel linguaggio e negli schemi mentali hexagonale. Les grandes crises politiques 1871-1968, Paris 1986 (tr. it.: La febbre francese dalla Comune al maggio '68, Roma-Bari 1988). ...
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denaro
Jérémie Barthas
M. usa in genere il plurale danari; di rado il singolare danaio. Il d. è oggetto di un originale paradosso in uno dei capitoli più importanti e controversi dei Discorsi: «I danari [...] la povertà è un motivo d’inquietudine ricorrente nel carteggio privato, ribadito anche nelle 165-66). Tutto sommato, scrisse M. anni dopo, «la cagione del male era la febbre e non il medico», cioè non l’ufficio dei Dieci sospeso per più di un anno ...
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Infettive, malattie
Giuseppe Visco
Ubaldo Visco Comandini
Si definiscono infettive le malattie determinate dalla penetrazione di un microrganismo patogeno all'interno di un organismo ospite. Il concetto [...] infettiva di una malattia sono l'esordio improvviso e la febbre, con tutta la serie di manifestazioni tipiche delle flogosi se cronico; borreliosi, malaria o brucellosi se è ricorrente. Poiché molti agenti infettivi possiedono reservoir e vie di ...
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Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] ovunque, ma soprattutto in The gold rush, 1925, La febbre dell'oro; City lights, 1931, Luci della città; Modern L'integrazione fra eventi narrativi e d. ‒ complice la struttura ricorrente del backstage ‒ coincide con l'affermazione della figura di un ...
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CASTELLANI, Aldo Luigi Mario
Gabriele Amalfitano
Nacque a Firenze l'8 sett. 1874 da Ettore e Violante Giuliani. Sposò nel 1910 l'inglese Josephine Ambler Stead, da cui nel 1916 ebbe un'unica figlia, [...] fermentativa degli zuccheri (fenomeno della fermentazione ricorrente del lattosio). Sempre a Ceylon isolò soggetto deceduto in seguito ad una forma. morbosa decorrente con febbre elevata mtermittente e splenomegalia, riscontrò un protozoo a cui diede ...
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Prigione
Antonella Cambio
Carmelo Cavallo
Prigione (dal francese prison, che è il latino pre(he)nsio, "atto di prendere, cattura") e il suo sinonimo carcere, rispetto a cui è più usato nel linguaggio [...] malattie infettive, tra cui una patologia specifica detta appunto 'febbre carceraria'. Al male fisico - rileva Howard - si , dal piano terra al soffitto, divenne poi un motivo ricorrente nell'architettura delle prigioni fino al 20° secolo. Dall' ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il fascino delle rovine esercita per tutto il Settecento un’attrazione irresistibile, [...] dell’antico come paradiso perduto e ritrovato generano una febbre di conoscenza che sposta l’attenzione verso la Grecia che si istituisce tra vegetazione e rovina diviene un topos ricorrente che visualizza il contrasto tra l’opera dell’uomo, ...
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Nevrosi
Edoardo Giusti
Con nevrosi, o neurosi, si indica un disturbo del comportamento d'origine psicogena, cronico o ricorrente, senza base organica dimostrabile, con sintomi vari caratterizzati da [...] affezioni che colpivano "il sistema da cui dipendono specificamente il movimento e il pensiero" e si presentavano con "mancanza di febbre e di alterazioni organiche". Nevrosi (Bini-Bazzi 1971) è usato con lo stesso significato da D. Cirillo, nel 1780 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A metà Trecento, dopo un periodo di relativo benessere, la vita delle popolazioni di [...] romano si verificarono diverse poussées epidemiche, come la celebre “febbre Antonina”, di cui fu testimone lo stesso Galeno. Tra comportamenti devianti e dunque colpevoli, è una caratteristica ricorrente delle pandemie a carattere contagioso, e ha ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La medicina mesopotamica: la filosofia, i medici e le pratiche
Gilberto Corbellini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La medicina mesopotamica [...] semplicemente con nomi specifici: per esempio l’epilessia ricorrente è denominata bennu (termine che probabilmente indica i empiriche (il colore delle urine o la tipologia di febbre) o di indicatori numerici che anticipano la dottrina ippocratica ...
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ricorrente
ricorrènte agg. [part. pres. di ricorrere]. – 1. Che ricorre, che ha fatto ricorso (per ottenere giustizia): la parte r.; spesso sostantivato: il r., i r., la parte che ha proposto ricorso a un’autorità amministrativa o giurisdizionale....
febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...