GUIDUBALDO II Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Primogenito del duca di Urbino Francesco Maria I e di Eleonora Gonzaga, nacque a Urbino il 2 apr. 1514; il 4 giugno 1516 giunse a Mantova, lì [...] quale sollecitudine di buon principe per i propri sudditi, cui la concorrenza ebraica avrebbe tolto "il pane di mano". E, forse, per non continuare arti" e "i nobili costumi", sono valorizzati "senno, fede e valor", muore "il vizio" e la "virtù" ...
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CARLO I Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Nacque a Parigi il 6 maggio 1580, ultimo - e, per la morte precocissima dei due fratelli, unico erede maschio - dei cinque figli [...] è stato quanto mai esplicito nell'affermare "per articolo di fede due punti, l'uno che l'imperatore non farà mai età delle riforme, Milano 1959, p. 26; E, Castelli, I banchi feneratizi ebraici nel Mantovano, in Atti e Mem. dell'Acc. Virgil. …, n.s., ...
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DUODO, Pietro
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 3 maggio 1554, da Francesco di Pietro e da Chiara di Sebastiano Bernardo, adolescente si trasferi a Padova per perfezionarvi la sua istruzione sia seguendo [...] più di certo". Non sa fino a che punto prestar fede a "persona principale" e sua "confidente". Troppo poche le Venezia e l'Europa, Torino 1979, ad Indicem; Id., Società ven., soc. ebraica, in Gli ebrei e Venezia…, a cura di G. Cozzi, Milano 1987, p ...
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LUZZATTI, Luigi. - Nacque a Venezia il 1( marzo 1841 da Marco ed Enrichetta Tedeschi, in una benestante famiglia israelitica. Il padre possedeva due fabbriche, una di coperte di lana e una per la pettinatura [...] di M. Berengo, L. LUZZATTI, Luigi e la tradizione ebraica, pp. 527-541); P. Pecorari, La fabbrica dei T. Maccabelli - L. Michelini, Milano 2003, pp. 233-264; Chiesa, fede e libertà religiosa in un carteggio di inizio Novecento: L. LUZZATTI, Luigi e ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] concubinato de' Romani ritenuto nell'Impero dopo la conversione alla fede di Cristo, già iniziato a Napoli, poi scrisse due nuovi Aulisio, dal quale il G. comprese l'importanza della storia ebraica. Molti temi delle Scuole sacre - l'opera di Aulisio ...
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BALABANOFF, Angelica (Anželika Isaakovna Balabanova)
Francesco M. Biscione
Nacque a Černigov, nei pressi di Kiev, il 4 ag. 1877 da famiglia ebraica benestante (il padre, Isaak, era proprietario terriero [...] tratti profondamente umani, nella luce di un passato che si va spegnendo e il cui ricordo deve alimentare la fede nell'immancabile ripresa della rivoluzione liberatrice" (Arfé).
Diminuito lo spazio politico sia per motivi generali (l'avanzata dei ...
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MALVANO, Giacomo (Giacobbe Isacco)
Pellegrino Gerardo Nicolosi
Nacque a Torino il 15 dic. 1841 da Moisè e da Eva Ovazza. Cresciuto in una numerosa e importante famiglia ebraica di Torino, il giovane [...] di diplomazia rimase sempre fedele, e con I. Artom, al quale fu legato anche dalla comune fede religiosa e dal senso di appartenenza a quella componente ebraica che dette un apporto decisivo alla costruzione dello Stato unitario. Il M. fu il vero ...
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PETTAZZONI, Raffaele
Natale Spineto
PETTAZZONI, Raffaele. – Nacque a San Giovanni in Persiceto (Bologna) il 3 febbraio 1883 da Cesare e Maria Luigia Minezzi.
Intorno ai diciott’anni abbandonò la fede [...] zoroastrismo, considerato come un monoteismo d’ispirazione ebraica, è per Pettazzoni conseguenza di una riforma cui oggetto e il cui scopo fossero la promozione di una «fede laica» per il benessere dello Stato.
La religione della Grecia antica ...
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PALATUCCI, Giovanni
Gianni Fazzini
PALATUCCI, Giovanni. – Nacque a Montella (Avellino) il 29 maggio 1909, unico maschio dei tre figli di Felice e di Angelina Molinari.
Fu battezzato l’indomani nella [...] anno dopo giunsero i riconoscimenti del suo operato, dapprima da parte ebraica, poi anche da parte italiana. Nel 1953, a Ramath Gan della Polizia di Stato, martire in odio della fede», postulatore p. Gianfranco Zuncheddu, cui successivamente subentrò ...
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CABIATI, Attilio
Ernesto Galli della Loggia
Figlio di Aurelio e Clotilde Besca, nacque a Roma da una famiglia lombarda di origine ebraica il 18 ag. 1872. Compiuti gli studi secondari a Bergamo, concorse [...] con la cerchia gravitante intorno alla redazione della rivista, che il giovane C. apprese, in una con la fede nei principî dell'economia liberale, il disprezzo per "la incorregibile pacchiana ignoranza di quella borghesia, rapace nel Settentrione ...
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osservante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di osservare]. – Che osserva, cioè rispetta, una regola, una disposizione e sim.: essere o. dei regolamenti, delle prescrizioni, delle leggi, dei precetti, degli impegni assunti, dei trattati, delle...
paganesimo
paganéṡimo (ant. paganésmo, paganismo) s. m. [der. di pagano; cfr. lat. paganismus]. – 1. a. La religione dei pagani, con riferimento alle concezioni politeiste del mondo greco-romano, spec. considerate in opposizione al cristianesimo;...