PARCITADI, Montagna
Simona Cantelmi
de'. – Nacque a Rimini, probabilmente attorno alla metà del XIII secolo, da Parcitade IV e Pulcherrima, di cui non si conosce l'origine. La famiglia, il cui nome [...] con Malatesta da Verucchio e Montagna a promettere sui Vangeli fedeltà alla Chiesa.
Dal 1282 al 1288 Malatesta da Verucchio e Malatesta era ormai al culmine, tanto che la famiglia ghibellina aveva persino richiesto l'aiuto dell'esercito di Guido da ...
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DORIA, Raffaele
Giovanni Nuti
Nacque a Genova alla fine del sec. XIII da Corrado; dal padre, che era stato capitano del Popolo, ereditò il titolo di ammiraglio del Regno di Sicilia (1323) e la signoria [...] Cassano Doria, altri consignori di Sanremo e Ceriana, al giuramento di fedeltà prestato dai suoi sudditi. Nel frattempo la situazione politica e militare maturò a favore degli esuli ghibellini che, alla fine di febbraio del 1335, si impadronirono di ...
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BONSIGNORI (Buonsignori), Niccolò
Giuliano Catoni
Figlio del banchiere senese Bonifazio e banchiere egli stesso, più che all'attività commerciale il suo nome è legato alla storia politica e, in particolare, [...] possibilità di tramare per il passaggio di Siena al campo ghibellino; ma i suoi piani furono tempestivamente sventati dal governo sfortunato Enrico nel terribile inverno del 1313 e la sua fedeltà fu premiata dall'imperatore, che intitolò a lui una ...
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GRILLO, Antonio
Enrico Basso
Nacque da Sigismondo verso la metà del sec. XIV, appartenne a una importante famiglia dell'aristocrazia genovese, di tradizionale orientamento ghibellino, costantemente [...] considerazione politica (connessa probabilmente all'antica tradizione ghibellina della famiglia, assai legata politicamente ai Doria degenerati in un tempestoso scontro, la solida fedeltà all'obbedienza romana dimostrata dai Genovesi, non intaccata ...
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CAPRAIA, Anselmo da
Franco Cardini
Nonostante la frequenza del nome Anselmo sia assai elevata nell'albero genealogico dei da Capraia, e ciò abbia dato luogo a una notevole confusione, possiamo ravvisare [...] in lui uno dei domini Sardiniae e ne accettò il giuramento di fedeltà come tale. Mariano di Bas, per non mettersi in urto col Comune . Ugolino di Donoratico, rompendo con la tradizione ghibellina della famiglia e col ramo di suo fratello Gherardo ...
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CACHERANO, Brunone (Burnonus Caqueyranus, Borne Caqueran)
Renato G. Bordone
Figlio terzogenito di Franceschino I e di Margherita di Luserna, nacque durante la seconda metà del secolo XIV, forse a Bricherasio, [...] gli uomini di Rocca d'Arazzo che nel 1237 prestano giuramento di fedeltà al vescovo d'Asti. Sembra anzi che fin d'allora i di Asti. Durante le lotte civili in Asti furono di parte ghibellina e vennero esiliati nel 1312 insieme con i sostenitori dei de ...
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FRONT, Federico di
Bruno Galland
Discendente dai conti di Castellamonte e di Front, antica casata imparentata con i potenti conti di San Martino che contendevano ai Valperga la supremazia nel Canavese, [...] , in qualità di vescovo eletto d'Ivrea, il giuramento di fedeltà di Ranieri di Burol e di Ranieri di Biatino. Era dunque e le roccaforti d'Ivrea e del suo territorio. Benché ghibellino, Guglielmo VII era diventato da poco tempo alleato del papa ...
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DELLA GRECA, Oddone
Michele Franceschini
Figlio di Guido, nacque ad Orvieto nella seconda metà del sec. XII. Le fonti non consentono di precisare il rapporto di parentela che intercorreva tra il D. [...] sua presenza il 12 giugno con il rituale giuramento di fedeltà. Il 18 dicembre dello stesso anno il D. ordinò isola.
Dopo un nuovo periodo di lotte interne tra guelfi e ghibellini, durante il quale predominarono questi ultimi (1260-1266), Francesco è ...
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GRIMALDI, Boverello
Riccardo Musso
Nacque a Genova, nei primi anni del XIII secolo, da Ingone di Oberto, importante esponente dell'aristocrazia cittadina.
I Grimaldi costituivano, insieme con gli Spinola, [...] tale occasione che vennero poste le premesse per il solido rapporto di fedeltà che lo avrebbe in seguito legato agli Angioini. Il conte, del primavera del 1266, dopo che la stessa nobiltà ghibellina aveva provveduto a sventare le ambiziose mire dello ...
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BUONDELMONTI, Ranieri (Rinieri), detto lo Zingano
Massimo Tarassi
Figlio di Buondelmonte, era il capo del partito guelfo, che a Firenze aveva nei Buondelmonti la famiglia più autorevole. La sua vita [...] quale capo il membro di un Comune che aveva giurato fedeltà all'imperatore. Egli si trovò perciò in una strana situazione, poiché a Mantova era considerato quasi alla stregua di un ghibellino, mentre i guelfi fiorentini lo ritenevano uno dei loro ...
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