Tortura
"Una strana conseguenza
che necessariamente deriva dall'uso
della tortura è che l'innocente
è posto in peggiore condizione che il reo"
(Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene)
Un dramma diffuso [...] primo a eliminare la tortura dal novero delle pratiche giudiziarie fu FedericoII re di Prussia tra il 1740 e il 1754. Alle contro il barbiere Gian Giacomo Mora e l'ufficiale sanitario Guglielmo Piazza, condannati dopo aver ammesso, sotto tortura, di ...
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Città, Regno d'Italia
Giuliano Milani
Fino a pochi anni fa la valutazione del rapporto che legò FedericoII alle città del Regno d'Italia appariva sospesa tra prospettive che privilegiavano intenzioni [...] ampliamento. Così la concessione in feudo al milanese Guglielmo di Pusterla di un reddito di 20 marchi si giocò negli anni 1226-1230 la complessa e non risolta partita tra FedericoII e le città lombarde, venete ed emiliane, che vide in posizione di ...
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Feudalità ecclesiastiche e laiche, regno di Sicilia
EErrico Cuozzo
Nobiltà e aristocrazia
Nel Regno svevo di Sicilia erano attive e operanti almeno due concezioni della nobiltà, che ora esamineremo. [...] alla teoria aristotelico-tomistica della nobiltà è la Summa virtutum ac vitiorum di Guglielmo Peraldo, è altrettanto vero che quest'ultimo non riferisce a FedericoII di Svevia la definizione della nobiltà, che, al contrario, gli attribuisce Dante. È ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] un gruppo di letterati: Annibal Caro, Giulio Poggiani, Guglielmo Sirleto e Paolo Manuzio. Insieme alle conversazioni letterarie e che fallì per la freddezza dei sovrani interpellati: FedericoII di Danimarca gli negò l'ingresso, mentre Enrico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] (1548-1617), sulla scia della teoria di Guglielmo di Occam sull’indipendenza della filosofia dalla teologia, a Salerno, vi fu Montpellier). L’università fondata a Napoli da FedericoII nel 1244 si qualificò per lo studio delle opere di Aristotele, al ...
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AZZONE (Azone, Azzo, Azo; in qualche documento Azzo Soldani, Azzolino; senza fondamento il prenome Domenico; dubbio il cognome Porci, senz'altro erroneo Ramenghi)
Piero Fiorelli
Fu sua patria, secondo [...] 'Ottone Morena, l'imperatore Federico Barbarossa, una volta che del podestà di Bologna, Guglielmo Pusterla. In questi documenti 2, Città di Castello 1902, p. s; L. Savioli, Annali bolognesi, II, a, Bassano 1789, pp. 209-212, 233-236, 247, 255-258, ...
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Assise di Capua
Aurelio Cernigliaro
Le Assise di Capua costituiscono il primo complesso normativo emanato da FedericoII al rientro nel Regno dopo l'assenza per la conquista della corona imperiale e [...] castelli feudali costruiti dopo la morte del re Guglielmo, e decisione riservata a propria discrezione per i Tramontana, La monarchia normanna e sveva, in Il Mezzogiorno dai Bizantini a FedericoII, a cura di A. Guillou et al., Torino 1983 (Storia d' ...
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Pier della Vigna
Hans Martin Schaller
Nella sottoscrizione autografa dello strumento notarile del 1246 e in tutti i documenti risalenti all'epoca di FedericoII: Petrus de Vinea, solo in seguito Petrus [...] 1241. Dopo l'elezione di Innocenzo IV nel giugno 1243, FedericoII cercò di normalizzare le relazioni con il papato: nel giugno, addirittura attivi nella Magna Curia, Angelo come notaio e Guglielmo come giudice. La ricchezza della famiglia "de Vinea ...
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SCIENZA GIURIDICA, REGNO DI SICILIA: L'ETÀ DI FEDERICOII
EEnnio Cortese
Non si può parlare di scienza giuridica nel Mezzogiorno dell'età normanna. Le poche sillogi del sec. XII di materiale normativo [...] edizione a cura di Carbonetti Vendittelli (Il Registro della cancelleria di FedericoII del 1239-1240, I, Roma 2002, pp. 150 s.). effetti assai più che probabile, ma che si chiamasse proprio Guglielmo e fosse per di più un de Vinea è indimostrabile e ...
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BULGARO
Bruno Paradisi
Della vita di colui che fu considerato il più grande e famoso degli allievi d'Irnerio sappiamo ben poco. Il gusto per le biografie doveva cominciare più tardi; e i contemporanei [...] avesse dato i natali era già affermato da Guglielmo da Pastrengo, e poi dal Panciroli, dall' invece dette il parere opposto; al che Federico, sceso di sella, gli fece dono di F. Patetta, in Scripta anecdota glossat., II, Bologna 1892, pp. 195-209; E. ...
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croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non più antica), da due legni, uno orizzontale...
apuliense
apuliènse s. m. [dal lat. mediev. Apuliensis, propr. «pugliese»]. – Moneta d’argento (detta anche a. normanno), del valore di un soldo, fatta coniare dal re di Sicilia Guglielmo II il Buono, che porta al dritto la sigla del re e...