Bertolucci, Attilio
Arnaldo Colasanti
Poeta, nato a San Lazzaro (Parma) il 18 novembre 1911 e morto a Roma il 14 giugno 2000. Uno dei massimi scrittori italiani del 20° sec., padre dei registi Bernardo [...] condirezione di "Nuovi argomenti", dal 1975 al 1980). I suoi 'pomeriggi al cinema' B. li trascorreva insieme intangibile, non sradicata. Se, a proposito di 8 ¹/₂ (1963) di Federico Fellini, pensò nel 1963 a un'immagine del regista che esiste come ...
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Breillat, Catherine
Massimo Causo
Regista cinematografica, sceneggiatrice e scrittrice francese, nata a Bressuire (Deux-Sèvres) il 13 luglio 1948. Dopo un esordio letterario, si è fatta notare nel panorama [...] successivi collaborando anche alla sceneggiatura di E la nave va di Federico Fellini (1983) e di Police di Maurice Pialat (1985). l'autrice verso un cinema astratto ed essenziale che ha i suoi modelli in Luis Buñuel e Ōshima Nagisa, scelta che ...
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Betti, Ugo
Francesco Suriano
Drammaturgo, poeta e sceneggiatore, nato a Camerino il 4 febbraio 1892 e morto a Roma il 9 giugno 1953. Autore di oltre trenta lavori drammatici, all'attività teatrale affiancò [...] apprezzati soprattutto da un pubblico di cinefili, anche perché i registi con i quali collaborò fanno parte a pieno titolo della storia , diretta da Roberto Rossellini, e collaborò con Federico Fellini, Gianni Puccini, Cesare Zavattini e molti altri ...
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BERTI, Bellincione
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Personaggio tanto famoso quanto poco biograficamente ricostruibile. Ricordato da Dante in due luoghi del Paradiso (XV, 112; XVI, 99), è scelto a mo' d'esempio di nobile cittadino [...] Guido Guerra, nato intorno al 1220 e vissuto al tempo di Federico II e di Manfredi (morì nel 1272), dovrebbe essere collocata intorno Il Villani, che parla del B. due volte (Cronica, IV, I, V, 37) dà tutte le notizie che Dante riproduce nella Divina ...
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Poeta spagnolo (Valladolid 1893 - Malaga 1984). Considerato iniziatore della poesia pura o, come egli stesso preferì definirla, simple ("semplice"), assommando le esperienze di J. R. Jiménez, P. Valéry, [...] opera maggiore è Cántico (1928).
Vita
Dopo avere compiuto i primi studi in Svizzera e successivamente a Madrid e a è la pubblicazione della sua corrispondenza con F. García Lorca (Federico en persona); notevole anche il suo volume su Lenguaje y ...
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Movimento letterario che diede luogo a una vasta produzione lirica in volgare, e che si svolse durante i primi tre quarti del 13° sec., con centro nella corte di Federico II re di Sicilia e dei suoi figli, [...] specialmente di Manfredi. La denominazione, che risale a Dante (De vulg. eloq. I, XII, 4), tiene conto del titolo regale di Federico II e poi di Manfredi, e del fatto che siciliani (specie di Messina e Palermo) o meridionali o comunque legati alla ...
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Umanista (Diano, Lucania, 1428 circa - Roma 1498). Erudito ed appassionato cultore dell'antichità classica, insegnò alla Sapienza e fu il fulcro dell'Accademia romana, cenacolo di letterati entusiasticamente [...] e umanisti che si riunivano in casa sua, esploravano i monumenti pagani e cristiani, raccoglievano statue ed epigrafi, usavano Roma, si davano nomi classici. Nel 1483 l'imperatore Federico III concesse all'Accademia la facoltà di creare dottori e ...
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Educatore e umanista (Feltre 1378 circa - Mantova 1446). Prof. di retorica a Padova (1421), a lui si deve la fondazione (1423) a Mantova del primo istituto di istruzione in cui venissero realizzati gli [...] quali in origine la scuola era destinata, si aggiunsero poi Federico da Montefeltro, Giberto da Correggio e via via tanti altri didattico la varietà dei maestri che collaboravano con lui, tra i quali furono, per l'insegnamento del greco, Giorgio da ...
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Minnesänger (o Minnesinger) Poeti lirici tedeschi del 12° e del 13° secolo. Il nome («cantori d’amore»), già in uso nel Medioevo, deriva dal fatto che essi, come i provenzali, trattarono quasi solo soggetti [...] afferma verso il 1175, raggiunge il suo massimo splendore con Federico II, e infine declina trapassando nell’artificiosità e nel Lied, il Leich (affine al lai) e lo Spruch. Tra i maggiori M.: Walther von der Vogelweide, Enrico di Veldeke, Enrico di ...
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Filosofo scozzese (1175 circa - 1236 circa). Studiò a Oxford e nel continente: in Spagna, a Toledo, nel 1217 tradusse dall'arabo il De animalibus di Aristotele (vale a dire i 10 libri della Historiae animalium, [...] De anima (forse anche la Physica e la Metaphysica) dello Stagirita con i commenti di Averroè che M. faceva così, per primo, conoscere ai fatte da lui e da altri. Nel 1230 dedicava a Federico II la versione del De animalibus di Avicenna e una sua ...
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eVTOL (evtol) Sigla di electric Vertical Take-Off and Landing, (‘velivolo elettrico a decollo e atterraggio verticale’), che indica, come s. m. inv., un tipo di velivolo caratterizzato dalla capacità di decollare e atterrare lungo una linea...
baglioniano agg. e s. m. (f. -a) Che è proprio del cantautore e uomo di spettacolo Claudio Baglioni; come s., chi è seguace, fan di Claudio Baglioni. ◆ Lo spettacolo deve piacere, senza rischi inutili. Fatuo e sfacciato, ricorre ad ogni astuzia,...