NANNI, Girolamo
Laura Mocci
– Nacque, presumibilmente a Roma, intorno alla fine del settimo decennio del XVII secolo.
Ricordato da Giovanni Baglione (1642) per la sua lentezza e meticolosità, tanto [...] il soprannome di 'poco e buono', si formò in un ambito culturale segnato dall'insegnamento di Taddeo e FedericoZuccari, protagonisti della pittura romana nella seconda metà del Cinquecento. La sua prima opera nota, realizzata in collaborazione con ...
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CASINI
Anchise Tempestini
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Famiglia di artisti fiorentini la cui attività si svolge dalla seconda metà del sec. XVI ai primi decenni del secolo successivo.
Dei due figli di Giovanni Battista di Matteo, [...] ne conserva il manoscritto (Barb. lat. 3752), codice cartaceo di go facce, con lettera dedicatoria, datata 21 genn. 1583, a FedericoZuccari, chiamato "patron mio oss.mo". Essa fu recitata in casa di Sigismondo de' Rossi conte di Sansecondo il 6 ...
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FEA, Francesco
Cristina Giudice
Originario di Chieri (Torino), è documentato dal 1607 al 1652 come pittore della corte sabauda (cfr. Schede Vesme, cui ci si riferisce se non diversamente indicato). [...] della grande galleria situata fra il castello (palazzo Madama) e il palazzo del vescovo (distrutto da un -incendio) dove FedericoZuccari, chiamato dal duca Carlo Emanuele 1, si era servito di alcuni maestri locali, tra cui Guglielmo Caccia detto il ...
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CESAREI (Cesareo, di Cesareo), Pietro, detto Pierino o Perino da Perugia
Sandra Vasco Rocca
Figlio naturale di un certo cavalier Cesareo, nacque a Perugia attorno al 1530 (Pascoli, p. 135). Si ignora [...] si inserisce nella diffusione della cultura tardo-manierista, con particolare riferimento all'opera del Cavalier d'Arpino, di FedericoZuccari e del Barocci (Voss).
Fonti e Bibl.: L. Pascoli, Vite de' pittori,scultori ed architetti perugini..., Roma ...
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BERTOLOTTI, Antonino
Guglielmo Capogrossi Guarna
Nacque a Lombardore (Torino) il 16 marzo 1834. S'iscrisse alla facoltà di chimica dell'università di Torino e conseguì nel 1856 la patente di farmacista, [...] tra il 1875 e il 1880, le prime raccolte di documenti su singoli artisti: Michelangelo, Benvenuto Cellini, i Della Porta, FedericoZuccari (dei quale vennero pubblicati per la prima volta gli atti del famoso processo del 1581), Agostino Tassi, ecc ...
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BOTTO
Rosalba Amerio Tardito
Famiglia di scultori in legno e intagliatori, originaria di Savigliano, operosa in Piemonte nel sec. XVII. Oltre al più noto Pietro e ai suoi figli Bartolomeo e Carlo Francesco, [...] lavori fatti alla Galleria del Castello di Torino", la famosa galleria di Carlo Emanuele I, compiuta sotto la direzione di FedericoZuccari, e per il bucintoro ducale (Schede Vesme, p. 190). Nel 1629 risulta impiegato con il fratello Pietro in molti ...
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ZUCCARI, Anna
Mariangela Tartaglione
ZUCCARI, Anna (Neera). – Nacque a Milano il 7 maggio 1846 da Fermo, architetto, e da Maddalena Manusardi.
Dopo aver frequentato le scuole elementari a Milano, nel [...] Croce, la sua poliedrica scrittura raccolse subito l’attenzione di altri prominenti intellettuali dell’epoca, come Roberto Bracco, Federico De Roberto, Antonio Fogazzaro, e Luigi Capuana, per il quale scrisse Autobiografia a Luigi Capuana, che trovò ...
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Pesaro Comune delle Marche (126,77 km2 con 96.786 ab. nel 2020), capoluogo, insieme a Urbino, della prov. di P. e Urbino. Il nucleo urbano, che è posto sul litorale adriatico, è compreso in una vasta piana [...] Estensi (1210-16). A lungo ghibellina durante il regno di Federico II, si ribellò all’Impero e aderì alla lega delle Miralfiore (F. Terzi e B. Genga; affreschi nella maniera degli Zuccari). Tra le chiese, notevoli il duomo, con facciata romanica; S ...
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Comune delle Marche (124,84 km2 con 99.077 ab. nel 2020), capoluogo di provincia e di regione. La città sorge a 16 m s.l.m. sulle pendici nord-occidentali del Monte Conero, dove si apre la più importante [...] sua autonomia politica e commerciale respingendo l’assedio di Federico Barbarossa (1167) e quello di Cristiano di Magonza Museo nazionale), ascritto a Tibaldi e affrescato da lui e dagli Zuccari, compiuto da L. Vanvitelli, cui si devono anche il ...
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Pittore (Urbino prob. 1535 - ivi 1612), pronipote di Ambrogio da Milano (v.), studiò a Urbino con B. Franco, a Pesaro con B. Genga, suo zio, e a Roma con T. Zuccari. Ivi dipinse, con altri, alcuni affreschi [...] (1561-1563) nel casino di Pio IV. Ammalatosi gravemente, tornò a Urbino, donde non si mosse più. Movendo dal Correggio, dai veneti e dallo stesso Raffaello, il B. raggiunse una posizione artistica assai ...
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