Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] , tenerne molti, perché certo Domenico le avrebbe domandato se andava in campagna per curarsi oppure per starci in villeggiatura (FederigoTozzi, Con gli occhi chiusi, Milano, Rizzoli, 1986, p. 74)
o pensati, come in (4):
(4) Annotò quello che aveva ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] … e io non volevo dirti che anch’io ero come te [= come eri tu].
– Proprio come me [= come ero io]? Si misero a ridere (FederigoTozzi, La stessa donna, pp. 25-26)
(20) alla cotal festa l’altre donne, che non sono sì belle com’ [sono bella] io, erano ...
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Gli avverbi temporali sono ➔ avverbi e locuzioni avverbiali (➔ avverbiali, locuzioni) che indicano il momento in cui si svolge un’azione indicata dal predicato, o quello in cui è dato registrare una certa [...] la Provvidenza (Giovanni Verga, I Malavoglia)
(21) La donna in un batter d’occhio, portò giù la tavola della pasta (FederigoTozzi, Il podere)
(b) solitamente / di solito sono sinonimi di spesso:
(22) Io non amo di essere dipinto come solitamente io ...
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L’a capo (o accapo, nome maschile invariabile) si ha quando in un testo scritto la frase è seguita da uno spazio bianco fino alla fine della riga. Spesso, ma non necessariamente, la riga di testo successiva [...] con le folaghe”, in La Bufera). L’a capo è sfruttato come risorsa stilistica anche da alcuni prosatori tra Ottocento e Novecento (FederigoTozzi nelle novelle, Scipio Slataper in Il mio Carso, Silvio D’Arzo in Casa d’altri; cfr. Mengaldo 2003: 41 e ...
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PAOLIERI, Ferdinando
Giovanni Titta Rosa
Scrittore, nato a Firenze il 2 maggio 1878, vissuto quasi sempre nella città natia, dove morì il 10 maggio 1928. Esordì pittore e poeta; nel 1913 fondò a Siena [...] con FederigoTozzi e Domenico Giuliotti un settimanale, La Torre, "organo della reazione cattolica"; fu giornalista per molti anni alla Nazione, ove tenne anche la rubrica di critica drammatica. Appassionato cacciatore, percorse in lungo e in largo ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] vociane - specialmente Boine - finisce per operare una totale alterazione delle strutture sintattiche e narrative. Da FederigoTozzi a Italo Svevo il romanzo italiano esce dalla provincia (v. Guglielminetti, 19672) - talora esasperandola quasi ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] Collaboratore del Messaggero Verde, il supplemento letterario del quotidiano romano, accanto ai suoi maestri Luigi Pirandello e FederigoTozzi, Vergani apriva la sua attività di inviato della terza pagina al Corriere della Sera scegliendo di seguire ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] conversione che lo riposiziona sulle sponde del cattolicesimo più intransigente. Conversione, come già quella di FederigoTozzi, stimolata dalla frequentazione e dall’amicizia con quel bastione dell’ultraconservatorismo cattolico rispondente al nome ...
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Le cento città
Goffredo Fofi
La scoperta delle differenze e delle originalità
«Il mondo in provincia, soprattutto se in vicinanza con la natura, non è solo meno brutto, ma uno riesce a vedere anche [...] , Cederna, Elio Pagliarani, Giovanni Raboni, Alberto Arbasino, Alda Merini, Aldo Busi, Michele Mari.
Toscana: FederigoTozzi, Aldo Palazzeschi, Dino Campana, Giovanni Papini, Ardengo Soffici, Enrico Pea, Romano Bilenchi, Vasco Pratolini, Mario ...
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PRATOLINI, Vasco
Maria Carla Papini
PRATOLINI, Vasco. – Nacque a Firenze, al numero 1 di via de’ Magazzini, il 19 ottobre 1913. La madre, Nella Casati, aveva ventun anni e lavorava come sarta in un [...] e disordinate dell’infanzia e della prima adolescenza, si aggiunsero i libri di Piero Jahier, Aldo Palazzeschi, FederigoTozzi, Dino Campana, Giuseppe Ungaretti. Tramite Rosai conobbe Dino Caponi, Bruno Bècchi, Renzo Grazzini, Romano Bilenchi, Dino ...
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