Amico e scolaro di Socrate; nel dialogo di Platone a lui intitolato cerca invano di persuadere Socrate alla fuga dal carcere da lui predisposta, e nel Fedone dà le ultime disposizioni e interroga il maestro [...] sulle sue ultime volontà. È incerto se abbia realmente scritto i 17 dialoghi di cui Diogene Laerzio (II, 121) cita i titoli ...
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Sofista e poeta elegiaco del sec. V a. C., più volte ricordato da Platone e da Aristotele.
Caratteristica la menzione del Fedone platonico (pp. 60-61): E., secondo le parole di Cebete, vuol sapere perché [...] Socrate si sia messo a comporre versi in carcere. Socrate risponde di voler così obbedire, anche nel senso più letterale, a un sogno che gli ha ordinato l'esercizio della musica, pur avendovi già altrimenti ...
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Uomo politico siciliano, letterato e scienziato (sec. 12º). Arcidiacono di Catania (1155?), verso il 1158 prese parte a una ambasceria inviata da Guglielmo I a Costantinopoli; alla morte del grande ammiraglio [...] congiura aristocratica, fu imprigionato a Palermo (primavera 1162), dove presto morì. Importante mediatore tra il pensiero greco e l'Occidente latino, tradusse dal greco il Menone e il Fedone di Platone e il libro 4º della Meteorologia di Aristotele. ...
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Moglie di Socrate, divenuta proverbiale come tipo della moglie insopportabile. Contro tale tradizione, che risale alle testimonianze di Senofonte e soprattutto di Diogene Laerzio, sta la rappresentazione [...] benevola che di lei dà Platone nel Fedone. S. dovette diventare moglie di Socrate quando questi era già in età avanzata. È probabile che la tradizione abbia ingiustamente amplificato i tratti negativi della sua figura. ...
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FLEGETONTE (Φλεγέϑων "ardente", talora sotto la forma Piriflegetonte, Πυριϕλεγέϑων)
Fiume del mondo infero, secondo le mitiche concezioni greche: secondo l'Odissea (X, 513) esso, unitosi al Cocito, sbocca [...] nell'Acheronte. Dal suo fuoco, secondo la cosmologia del Fedone platonico, si sarebbero originati i torrenti di lava dei vulcani; e in esso avrebbero trovato punizione parricidi e matricidi; altre fantasie poetiche vi facevano punire briganti e ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] e il suo pensiero presentato in forma drammatica. Dopo la morte di Socrate (399), a cui, come ricorda egli stesso nel Fedone, non assisté a causa di una malattia, si recò, insieme con altri condiscepoli, a Megara presso il socratico Euclide, da dove ...
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Filosofo neoplatonico (sec. 6º d. C.), della scuola di Alessandria. Fu scolaro di Ammonio, figlio di Ermia, ed ebbe per discepoli Elia e Davide, anch'essi, come lui, noti come commentatori. Di O. restano [...] una vita di Platone e commentarî all'Alcibiade primo, al Filebo, al Fedone, al Gorgia. ...
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SANTIPPE (Ξανϑίππη, Xanthippe)
Guido Calogero
Moglie di Socrate, divenuta proverbiale come tipo della moglie insopportabile.
La tradizione che la concerne è peraltro così poco sicura, che quasi nulla [...] può dirsi circa la sua reale figura storica. La testimonianza più antica e di maggior peso è costituita da un passo del Fedone platonico (60 A): il giorno in cui Socrate deve bere la cicuta S. va a trovarlo con i figli nel carcere; arrivano gli amici ...
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amicus Plato, sed magis amica veritas
amica veritas Sentenza lat. «amico [è] Platone, ma più amica la verità». Nella forma originaria amicus Socrates, sed magis amica veritas la frase è attribuita da [...] Vita di Aristotele, a Platone insieme ad altra analoga (Socrates quidam parum curandus, et veritas plurimum) tratta effettivamente dal Fedone (91 C). Anche Aristotele esprime nell’Etica Nicomachea (I, 4, 1096 a 16) un eguale concetto («pur essendo ...
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Scrittore armeno (n. 990 circa - m. 1058), della famiglia Pahlavuni, prof. di retorica a Costantinopoli, dove si stabilì nel 1045 dopo aver rinunciato ai dominî ereditati dal padre. Si conoscono di lui, [...] tra l'altro, 88 lettere di argomento dogmatico, filosofico e letterario, un panegirico sulla Croce e frammenti delle sue numerose traduzioni dal greco in armeno (del Timeo e del Fedone di Platone, degli Elementi di Euclide, ecc.). ...
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misologia
miṡologìa s. f. [dal gr. μισολογία, comp. di μισο- «miso-» e λόγος «discorso, ragionamento»]. – Termine con cui Platone nel Fedone indica la sfiducia o addirittura l’avversione per i ragionamenti che si ingenera in chi, non conoscendo...
parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha parlato presto, tardi; di solito, le bambine...