GORITZ (Küritz), Johann, detto Coricio
Massimo Ceresa
Originario della diocesi di Treviri, in una località dell'attuale Lussemburgo, nacque in data non nota nella seconda metà del XV secolo; studiò [...] papa Paolo III, Egidio da Viterbo, che diverrà cardinale, il vescovo Mario Maffei, Raffaele Brandolini, Tommaso Fedra Inghirami, Biagio Pallai (Blosio Palladio), Baldassarre Castiglione, Filippo Beroaldo iunior, Scipione Forteguerri Carteromaco. Il ...
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LORENZI, Giovanni
Massimo Ceresa
Nacque a Venezia intorno al 1440, da Francesco, di famiglia di modeste condizioni; aveva almeno un fratello, di nome Angelo. Il registro di prestito e una lista coeva [...] di Pausania giunse a Roma nel 1485. La corrispondenza tra il L. e il Poliziano continuò, auspice pure il comune amico Tommaso Fedra Inghirami, e ne risulta che il Poliziano aveva ottenuto in prestito volumi dal L. e dalla Vaticana.
Il 13 dic. 1485 ...
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LISCI, Biagio
Roberto Ruini
Nacque a Volterra intorno al 1423 da messer Benedetto di Iacopo e da Bartolomea, o Lisa, di Moisatto Rapucci; dal matrimonio nacquero anche Niccolò, Antonio, Iacopo e Girolamo.
Il [...] atto addirittura in data 10 dic. 1517 (ibid., n. 267). È attestata inoltre una corrispondenza con l'umanista volterrano Tommaso Inghirami detto Fedra tra il 1510 e il 1514.
L'opera del L. è edita in Il sacco di Volterra nel MCDLXXI. Poesie storiche ...
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CERUTTI (Ceruti), Giacinto
Giuseppe Pignatelli
Nacque a None (Torino) nel 1735 in una famiglia piccolo borghese (il padre era uno stimato chirurgo). Spinto dal desiderio di evadere da un ambiente provinciale, [...] I di Orazio, i canti VII e IX dell'Henriade di Voltaire. A parte videro la luce la traduzione in versi sciolti della Fedra di Racine (Lucca 1763) e Le disgrazie di Ecuba (ibid. 1763) "tragedia scritta, secondo il sistema e le nuove idee del famoso ...
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MALATESTA (de Malatestis), Laura detta Parisina
Roberta Iotti
Figlia di Andrea detto Malatesta, signore di Cesena, e della seconda consorte di questo, Lucrezia di Francesco Ordelaffi, nacque a Cesena [...] chiesa ferrarese di S. Francesco, in prossimità del campanile. Anni dopo, alla figura della M. toccò l'epiteto di "Fedra di Ferrara".
La traccia documentaria degli spostamenti e dei viaggi della M., reperibile presso l'Archivio di Stato di Modena, è ...
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FERNO, Michele
Massimo Ceresa
Nacque da Innocenzo intorno al 1465. La forma più corretta del suo cognome è probabilmente "da (de) Ferno", come risulta, nel Vat. lat. 3966, f. 59v, della Bibl. ap. Vaticana, [...] F. al Leto, nella quale definisce quest'ultimo imperatore e dittatore perpetuo della Repubblica delle lettere, assistito da Tommaso Fedra Inghirami, e nomina vari eruditi suoi collaboratori, tra i quali Sulpizio Verulano, Antomo Volsco e Pietro Marso ...
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MAFFEI, Giuliano (Giuliano da Volterra)
Massimo Ceresa
Originario di Volterra, nacque nel novembre-dicembre del 1434 secondo la lapide sepolcrale di S. Pietro in Montorio, a Roma, dalla quale risulta [...] del bibliotecario. In apparenza Giulio II lo privò dell'ufficio, forse per le ricordate ragioni di salute, ma Tommaso Fedra Inghirami lo sostituì ufficialmente solo dopo la sua morte.
Da una provvisione del 26 giugno 1510 (Volterra, Arch. storico ...
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ASCHIERI, Pietro
Manfredo Tafuri
Nacque a Roma il 26 marzo 1889, da Emilio, scultore, e da Emma Crispi. Studiò disegno sotto la guida del padre; si laureò a Roma in ingegneria civile nel 1913, dopo [...] ) e Scipione l'Africano (1937) e i bozzetti scenici e figurini per il Nabucco al Maggio fiorentino (1933), scene per: Fedra di Pizzetti (Roma, Teatro Reale dell'Opera, 1935; ne fu anche regista), Suor Angelica, Gianni Schicchi di Puccini (ivi, 1935 ...
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GALLETTI, Pier Luigi
Massimo Ceresa
Figlio di Costantino, tenente colonnello dell'esercito pontificio, e di Chiara Ricciolini, nacque a Roma ove fu battezzato l'11 luglio 1722 con il nome di Paolo Filippo, [...] Beda (Anecdota litteraria ex mss. codicibus eruta, I, p. 23; II, p. 67). Nella stessa opera inserì alcune orazioni di Tommaso Fedra Inghirami; altre dello stesso pubblicò più tardi, nel 1777, tutte corredate di sue note e commenti. Nel 1776 tornò a ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] eroine dell'antichità e dei cicli narrativi medievali (Pentesilea, Didone, Europa, Tisbe, Elena, Polissena, Medea, Isotta, Adriana, Fedra, Danae, Drusiana, Semiramide) presentano i dati salienti della loro storia: al decimo posto è inserito il primo ...
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noverca
novèrca s. f. [dal lat. noverca, der. di novus «nuovo»], letter. – Matrigna: la spietata e perfida n. (Dante, riferendosi al mito classico di Fedra e Ippolito); al succo dell’erbe spremuto dalla n. (D’Annunzio). Anche in senso fig.:...
chiave
s. f. [lat. clavis]. – 1. a. Strumento di metallo che serve a chiudere ed aprire serrature e lucchetti, che nella forma tradizionale è costituito da un cannello sul quale è applicata a un’estremità la mappa con gli scontri (nei tipi...