BEROALDO, Filippo, senior
Myron Gilmore
Nacque da nobile famiglia il 7 nov. 1453 in Bologna. La madre, Giovanna Casto, provvide alla sua educazione, essendo morto il padre quando il B. aveva soltanto [...] Apuleio, Aulo Gellio, Basilio, Cesare, Censorino, Cicerone (Lettere, Orazioni e Tusculanae disputationes),Columella, Epitteto, Fedro, Frontino, Giovenale, Lucano, Luciano, Modesto, Filostrato, Plinio il Giovane, Plutarco, Properzio, Svetonio, Vegezío ...
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PARISETTI, Ludovico
Achille Olivieri
PARISETTI, Ludovico. – Nacque a Reggio Emilia il 6 settembre 1503 da Girolamo; è ignoto il nome della madre. Ebbe un fratello, Timoteo.
Gli studi, a cui fu avviato [...] animae ad Franciscum Martellum, un poema pubblicato a Reggio ancora per Viotti nel 1541, risente dell’influenza del Fedro di Platone e probabilmente del De animorum immortalitate di Aonio Paleario, risalente forse al 1535. Nel 1550 seguì ...
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FORTI, Enrico (Rigo)
Massimo Ceresa
Libraio e tipografo tedesco, era originario di Iserlohn, nella Vestfalia; il nome è probabilmente la traduzione di un nome tedesco (Stark o Starke). Il F. operò a [...] morali, di citazioni dai padri della Chiesa e dalla Bibbia, oltre a esempi tratti dalle favole di Esopo e di Fedro, e può essere ricollegata ai bestiari dei secoli precedenti. L'edizione messinese è arricchita da un compendio (alcuni versetti) in ...
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BESOZZI, Antonio Giorgio
Remo Ceserani
Nacque nella prima metà del sec. XVI. Apparteneva alla nobile e cospicua famiglia Besozzi, a un ramo secondario, ma importante, che risiedeva a Monvalle, un luogo [...] il romanzo è intessuto di proverbi, apologhi e novelle, derivati dalle più svariate fonti letterarie (Esopo, Fedro, Poggio Bracciolini, Pievano Arlotto, Firenzuola, Doni), e anche, in notevole inisura, dalla tradizione orale. Particolarmente ricco ...
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PALEARIO, Aonio
Chiara Quaranta
PALEARIO, Aonio (Antonio della Pagliara). – Nacque a Veroli nel 1503, o forse l’anno seguente, da Matteo della Pagliara e da Clara Jannarilli. Fu lui stesso ad adottare [...] a Cecignano; dal matrimonio nacquero cinque figli, Aspasia, Sofonisba (che, presi i voti, scelse il nome di Aonilla), Lampridio, Fedro e Sofonisba.
Verso la fine del 1538 la fama di valente poeta latino gli attirò le attenzioni di alcuni personaggi ...
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JEROCADES, Antonio
Maria Luisa Perna
Nacque il 1° sett. 1738 a Parghelia, piccolo centro nei pressi di Tropea in Calabria, da Andrea, pescatore e mercante, e dalla sua seconda moglie, Antonia Pietropaolo. [...] da Marsiglia soggiornò brevemente a Roma, come appare dalla lettera al nipote A. Mazzitelli (Esopo in Italia, ovvero Delle favole di Fedro. Parafrasi italiana, Napoli 1779, pp. 246-256; rist. ibid. 1799 e 1816-17). Gli fu consigliato di rinunciare a ...
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FAERNO, Gabriele
Simona Foà
Nacque a Cremona nel 1510 da Francesco, notaio e letterato. Nel 1528 fu iscritto al Collegium notariorum della città natale, ed entrò quindi al servizio di Ermete Stampa. [...] francese da Charles Perrault. Jacques-Auguste de Thou accusò il F. di aver ricavato l'argomento di alcune delle sue favole da Fedro, di cui avrebbe conosciuto e quindi occultato il testo, che venne però pubblicato per la prima volta solo nel 1596. La ...
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LISCI, Biagio
Roberto Ruini
Nacque a Volterra intorno al 1423 da messer Benedetto di Iacopo e da Bartolomea, o Lisa, di Moisatto Rapucci; dal matrimonio nacquero anche Niccolò, Antonio, Iacopo e Girolamo.
Il [...] atto addirittura in data 10 dic. 1517 (ibid., n. 267). È attestata inoltre una corrispondenza con l'umanista volterrano Tommaso Inghirami detto Fedra tra il 1510 e il 1514.
L'opera del L. è edita in Il sacco di Volterra nel MCDLXXI. Poesie storiche ...
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GUADAGNI, Francesco
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Roma nel 1769 da Giacomo, giureconsulto, originario di Fara Sabina e da Teresa Franceschini. Seguendo una prassi della società romana più tradizionalista, [...] exhibitus, pp. 109-157), in parte in forma di epigrammi e in parte in forma di favole, alla maniera di Fedro. Il G. espresse anche ammirazione per il più vivace animatore del Giornalearcadico, Giulio Perticari, genero di V. Monti, componendone l ...
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CANTONI, Carlo
Claudio Mutini
Nacque a Novellara (Reggio Emilia) il 14 ottobre del 1674 da Giovanni e da Francesca Vezzadini. Seguì nella città natale i primi studi presso il collegio impiantato dai [...] stilistica.
A questo livello di poesia bonariamente satirica si ascrive il genere degli apologhi, mutuati da esempi classici (Fedro) e moderni (La Fontaine). Si tratta di una sessantina di componimenti in cui viene stigmatizzata la superbia e ...
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favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati (sempre però come tipizzazioni di...
leonino1
leonino1 agg. [dal lat. leoninus, der. di leo -onis «leone»]. – Di, da leone: faccia l., aspetto l. (di uomo che abbia somiglianza col leone, o ne rammenti la maestosità); chioma l., che ricorda la criniera del leone; coraggio l.;...