MASCHERA (πρόσωπον, προσοπεῖον; persona)
G. Krien-Kummrow
A) Maschera funebre. - L'usanza di coprire con una m. il volto dei defunti, si incontra sin dai tempi più antichi in diversi luoghi. Le maschere [...] L'unico esempio di m. del tempo di Eschilo si ha in un frammento di oinochòe da Atene, databile al 470: il volto femminile, bianco, con capelli divisi da una riga, ha lineamenti nobili e calmi: solo la bocca leggermente socchiusa rivela che si tratta ...
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GIOVANNI da Milano
Valerio Ascani
Pittore di origine lombarda nato intorno al 1325 e attivo soprattutto a Firenze nel pieno Trecento. Nonostante il derivativo, utilizzato per primo dall'artista stesso [...] pittore è già riconoscibile, nonostante le condizioni non ottimali di conservazione dell'opera, in particolare dalle figure femminili di morbido impianto, dalle chiare carnagioni appena chiaroscurate e dai visi a postura obliqua con occhi a mandorla ...
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BONONE (Bononi), Carlo
Maria Angela Novelli
Secondo la concorde testimonianza delle fonti nacque a Ferrara nell'anno 1569. Le notizie e i documenti riguardanti la sua vita e la sua attività sono piuttosto [...] il Martirio di San Paolo della galleria Schönborn a Pommersfelden. Di diretta derivazione bastarolesca sono infatti i tipi femminili della prima pala e la complessa inscenatura compositiva della seconda. Ma il giovane pittore, appena ventenne, privo ...
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AURIFEX
I. Calabi Limentani
Aurĭftx, o raramente aurarius (faber) era chiamato in Roma sia l'orafo che lavorava l'oro, sia il venditore e il negoziante di oreficerie e di vasellame d'oro. L' a. poteva [...] L., vi, 9213), e una auri vestrix, (C. I. L., vi, 9214).
Con l'oro si facevano i gioielli femminili e maschili (anuli, armillae, lunulae, bullae dei bambini), le decorazioni militari (torques, armillae, phalerae, coronae), i gioielli da offrire alle ...
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Vedi POTAISSA dell'anno: 1965 - 1973
POTAISSA (v. vol. vi, p. 410 s.)
L. Teposu
Per l'impossibilità di scavi sistematici di lunga durata - la città moderna di Turda sorgendo proprio sul sito dell'antica [...] Victor, librarius della Legione V Macedonica, ancora fedele a lontani prototipi ellenistici.
I monumenti funerarî comprendono statue femminili a tutto tondo con un drappeggio tipo Grande Ercolanese, sarcofagi con tetto a due spioventi, frontoni e ...
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PISTIS (Πίστις)
L. Franchi
Divinità greca, personificazione dei concetti di fedeltà e fede.
Il primo a parlarne è Teognide (1135 ss.): P., μεγάλν ϑεός (Theogn., 1137), abitava un tempo sulla terra ma [...] (v.) detto dell'"Apoteosi di Omero". È solo dall'iscrizione che apprendiamo della presenza di P. perché le quattro figure femminili sono del tutto indifferenziate. Il rilievo sembra possa datarsi alla fine del Il sec. a. C. Certamente nel mondo greco ...
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Vedi TARANTO dell'anno: 1966 - 1997
TARANTO (gr. Τάρας, lat. Tarentum)
N. Degrassi
Oggi capoluogo di provincia sul golfo omonimo del Mar Ionio; in antico, città tra le più importanti della Magna Grecia.
La [...] Eracle di T., ultima opera di Lisippo) sono numerose le teste marmoree appartenenti a statue funerarie sia maschili che femminili: tra esse una femminile del tipo delle Ercolanesi, del II sec. a. C. (meno probabile l'attribuzione alla metà del IV sec ...
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COSIMO di Domenico di Bonaventura (Cosmè, Gusmè [del] Tura)
Creighton E. Gilbert
Il padre Domenico, "callegaro", era originario di Guarda nel Ferrarese dove suo padre, Bonaventura, era fattore (Righini, [...] il braccio destro alzato, il bambino che, dal suolo, si allunga verso di esso, il globo sotto un piede della figura femminile che è alata e nuda, come l'Amor sacro di Tiziano. Le Virtù svestite non sono frequenti, ma trovano riscontro nelle medaglie ...
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STIPE (stips)
G. Carettoni
Designa lo scarico di oggetti di varia natura offerti alla divinità e raccolti in cumulo o giacenti sparsi entro uno spazio limitato di terreno. In origine stips equivale a [...] i secoli anche la forma tradizionale punica di taluni oggetti votivi che sono, in prevalenza, lampade ed incensieri in forma di bustini femminili.
Bibl.: J. Toutain, in Dict. Ant., IV, p. 4515 ss., s. v. Stips; H. Thédenat, ibid., II, p. 1024 ss., s ...
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GRANULAZIONE
G. Becatti
Tecnica usata nell'oreficeria antica e consistente in una decorazione di minuscoli grani sferici aurei saldati fra loro e su una superficie di lamina d'oro, a formare sia un [...] , linee spezzate, embricazioni, sottolineando anche i capelli, le ali della dea e le criniere dei leoni, come le protomi femminili e i margini dei petali delle rosette rodie coeve. Granulato appare il corpo delle api, delle mosche, delle cicale auree ...
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femminile
(ant. e poet. feminile) agg. [der. di femmina]. – 1. a. Di femmina, di donna: sesso f.; corpo, animo, psicologia f.; una grazia squisitamente f.; gusti tipicamente f.; abito f.; arti f.; un’intelligenza tutta f.; linea f., la discendenza...
femminilismo
s. m. [der. di femminile]. – Nel linguaggio medico, presenza di caratteri sessuali secondarî femminili nel maschio, che può dipendere da lesioni, da insufficienza funzionale dell’ipofisi (f. ipopituitarico) o dei testicoli (f....