ARSLAN TAŞ, Avorî di
G. Garbini
A. T. è una località dell'Assiria corrispondente all'antica Khadatu; negli scavi eseguiti nel 1928 ad A. T. da parte di una spedizione francese diretta da Thureau-Dangin, [...] stile molto vicino a quello di opere consimili trovate a Nimrud, Megiddo e Samaria, e, come in tutte le opere siro-fenice di quel periodo, vi si riscontrano, oltre a qualche motivo d'ispirazione locale, influssi provenienti dall'Egitto e dall'Egeo. D ...
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ONCIA (lat. uncia; gr. οὐγκία, οὐγγία)
Secondina Lorenzina CESANO
Giuseppe CASTELLANI
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È la piccola unità del sistema monetale siculo-italioto e poi di quello romano; è il dodicesimo della litra = [...] la significativa leggenda oblita ex auro argentea resurgit e nell'anno successivo uscì anche quella d'oro con la Fenice al rovescio (v. fenice). Queste monete si coniarono fino all'invasione francese. Si conservò il nome di oncia anche ai pezzi da ...
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SWEELINCK, Jan Pieterszon
Gastone ROSSI-DORIA
Musicista, nato a Deventer (o ad Amsterdam?) nel 1562, morto ad Amsterdam il 16 ottobre 1621. Suo padre era organista alla "Vecchia Chiesa" di Amsterdam, [...] d'Anversa. Alla sua morte fu dettato dal poeta olandese Joost van den Vondel un epitafio nel quale egli è chiamato "Fenice della musica".
Il valore delle sue composizioni ha del resto conservato il nome dello Sw. in grande onore. Sembra che - lui ...
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Città capoluogo della provincia cinese dello Hu-nan (abit. 703.000 nel 1957). Fondata presumibilmente nell'epoca dei Regni Combattenti (5°-3° secolo a. C.), prese l'attuale nome (= Grande banco di sabbia) [...] (databile fra il 5° e il 3° secolo a. C.), in cui è raffigurata una figura di donna assieme a un drago e a una fenice, il più antico esempio di dipinto su seta sinora ritrovato in Cina.
Bibl.: J. H. Cox, An exhibition of the antiquities from Ch'ang ...
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CIMAROSA (Cimmarosa), Domenico
Ariella Lanfranchi
Nacque ad Aversa (Napoli) il 17 dic. 1749 in un'umile casetta sita in Vico II Trinità. La sua era una famiglia poverissima: il padre Gennaro (e non [...] . 1794) e Gli Orazi e i Curiazi, tragedia per musica in tre atti (libretto di A. S. Sografi, Venezia, teatro La Fenice, 26 dic. 1796; interpreti furono G. Crescentini [Curiazo], G. Grassini [Orazia] e il tenore M. Babini. Accolta freddamente la sera ...
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DE LULLO, Giorgio
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 24 apr. 1921 da Giovanni e da Amelia Occhetti, di modeste condizioni economiche. Mentre frequentava l'istituto magistrale "G. Carducci", perdette improvvisamente [...] matura interpretazione proprio col personaggio di Renato in D'amore si muore. In questo dramma, andato in scena al teatro La Fenice di Venezia in apertura del XVII Festival internazionale del teatro di prosa, il 25 giugno 1958, il regista colse con ...
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SOLERA, Temistocle
Michele Curnis
– Nacque a Ferrara il 25 dicembre 1815 da Antonio (v. la voce in questo Dizionario) e da Marianna Borni (o Bormi) di Iseo, penultimo di sei figli, tre maschi e tre [...] testuali e nuovo titolo, Orietta di Lesbo); e con Attila, dalla tragedia romantica di Zacharias Werner (Venezia, La Fenice, 17 marzo 1846).
Per soggetti e tipologia drammatica i melodrammi di Solera corrispondono appieno alla poetica tardoromantica e ...
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DI NAPOLI
Roberta Ascarelli
Famiglia di comici napoletani, il cui capostipite Raffaele nacque a Napoli nel 1815. Era probabilmente discendente di quel Pietro, autore di commedie in musica, gtivo alla [...] giugno la compagnia si trasferì in un piccolo teatro, la Fenice, e l'anno successivo al Nuovo; qui rimase fino all di E. Scarpetta, avevano formato società e si erano trasferiti alla Fenice.
Nel 1892 recitava al teatro Rossini con il De Crescenzo, G ...
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Vedi AETERNITAS dell'anno: 1958 - 1994
AETERNITAS
L. Musso
(v. vol. I, p. 97). - Di contenuto essenzialmente politico e propagandistico, Ae. strettamente legata all’ideologia dello Stato romano e del [...] sinistra si solleva un lembo della veste (LIMC, I, p. 246, nn. 18-21, ill.). Il tipo della personificazione femminile con la fenice sul globo si manterrà fino alle emissioni di Diocleziano e Massimiano Erculeo del 289 d.C (RIC, V, 2, 1933, p. 241, n ...
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BOCCABADATI, Luigia (Luisa)
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Nata a Modena nel 1800 (nel 1799, secondo il Valdrighi) da Antonio, medico, iniziò lo studio del canto ancora fanciulla, incoraggiata e protetta dal maestro A. Gandini. [...] e all'estero fu, si può dire, quasi senza interruzione e sempre celebrata ovunque: nel 1823 cantò, infatti, al Teatro La Fenice di Venezia e, nel gennaio e febbraio 1824, all'Argentina di Roma, dove ebbe un grandissimo successo. Nel maggio 1824 ...
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fenice1
fenice1 s. f. [dal lat. phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος s. m.]. – 1. Uccello sacro e favoloso degli antichi Egiziani, che lo rappresentavano in figura di airone (mentre Erodoto lo descrive simile a una grossa aquila, con piumaggio...
fenice2
fenice2 s. f. [italianizzazione (rara) del lat. scient. Phoenix, che è dal gr. ϕοῖνιξ «palma»]. – Nella classificazione botanica, genere di palme delle regioni calde dell’Asia e dell’Africa, di cui la palma da datteri (Phoenix dactylifera)...