DE MARTINO, Giuseppe
Roberta Ascarelli
Nato a Napoli l'11 giugno 1854 da Vincenzo ed Elisabetta Rossoli. Tappezziere di professione e filodrammatico a tempo perso, il D. si formò come attore nel periodo [...] dallo Scarpetta, il D. lasciò il S. Carlino iniziando una lunga peregrinazione fra i teatri napoletani (teatro Partenope, teatro Fenice, teatro Rossini). Fu anche a Roma dove recitò con grande successo prima al teatro Metastasio nel 1881 e quindi ...
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FERRI, Gaetano
Roberto Staccioli
Nato a Parma il 20 dic. 1818, iniziò lo studio del canto con U. Fontana. Dotato di una bella voce baritonale, debuttò non ancora ventenne nel corso della stagione di [...] e nella Traviata di Verdi, nonché ne I fidanzati di A. Perti, dalla primavera 1856 fino al gennaio 1857 al teatro La Fenice di Venezia ne La favorita di Donizetti, ne I Vesprisiciliani di Verdi e nell'Ultimo Abencerrago di Tessarin, mentre nel luglio ...
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confessare [l'aggettivo verbale confesso è l'unica forma adoperata come part. pass.]
In tre casi è usato col significato penitenziale: una volta in If XXVII 83, al participio passato, col valore di " [...] 12).
Col valore di " asserire ", " dichiarare ", " affermare ", si trova in If XXIV 106 Così per li gran savi si confessa / che la fenice more e poi rinasce; in Pg III 94 Sanza vostra domanda io vi confesso / che questo è corpo uman che voi vedete ...
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Danzatore e coreografo statunitense, nato a Centralia, Illinois, il 16 aprile 1919. Studiò dapprima danza folclorica e tap-dance, poi danza moderna presso la Cornish school of fine arts, la Bennington [...] Field dance, 1963; Rain forest, 1968; Tread, 1970; Borst park, 1972). C. è stato ospite in Italia, fra l'altro, del teatro La Fenice di Venezia e del festival di Spoleto, in Francia dell'Opéra di Parigi (Un jour ou deux, 1973) e ha inoltre intrapreso ...
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Gli ultimi quarant’anni
Luca Pes
Il territorio e le parole
Chi studia Venezia nella seconda metà del Novecento si trova davanti a un problema inedito: quello della sua definizione e descrizione. Infatti, [...] è stato rinverdito il mito della morte di Venezia. Piazza S. Marco nel 1966, il film di Luchino Visconti del 1971, la Fenice che brucia nel 1996 ne sono in qualche modo le icone. Ma non si tratta più del mito letterario-artistico ottocentesco. Ora l ...
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TAMAGNO, Francesco
(Innocenzo). –
Giancarlo Landini
Nacque a Torino, figlio di Carlo, oste, e di Margherita Protto, e fu battezzato in Ss. Simone e Giuda il 28 dicembre 1850. Ebbe quattordici fratelli, [...] considerare leggendaria.
Otello diventò così per antonomasia il ruolo di Tamagno, che nello stesso anno lo cantò al Costanzi di Roma, alla Fenice di Venezia, nel 1888 al San Carlo di Napoli, all’Argentina di Roma e al Colón, nel 1889 al Politeama di ...
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TOGNI, Camillo
Simone Caputo
TOGNI, Camillo. – Nacque a Gussago in provincia di Brescia il 18 ottobre 1922, da Giacomo e da Maddalena Cancellerini, secondo di cinque figli (Giulio Bruno, dal 1958 al [...] solo tra il 1972 e il 1975. L’opera fu rappresentata con successo, in prima assoluta, il 14 dicembre 1977 alla Fenice di Venezia (inaugurò la stagione lirica in un trittico con Il mandarino meraviglioso di Béla Bartók e Hyperion di Maderna) ed ebbe ...
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CROCE
Red.
La lenta formazione dell'iconografia storica cristiana (confronta s. v. nuovo testamento) contribuì a ritardare anche la rappresentazione di quello che è oggi il simbolo di fede più evidente [...] c. giunse a tanta universalità, soppiantando tutti gli altri simboli cristiani (la colomba, l'ancora, il pesce, il Buon Pastore, la fenice, la mulctra, la nave, il vaso dell'anima) non è del tutto chiaro; si compì relativamente tardi (IV sec.) e vi ...
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Carla Moreni
L’opera tra tagli e nuovi talenti
Il 7 dicembre 2010 apertura alla Scala della stagione d’opera 2010-11. Per tradizione è l’unica data del calendario della musica col privilegio di entrare [...] a Caracas sia in tournée in Italia, quindi il 1° gennaio 2012 il prestigioso Concerto di Capodanno presso il Teatro La Fenice.
Daniel Harding, la bacchetta incantatrice
Nato a Oxford, in Inghilterra, nel 1975, è il tipico esempio dell’enfant prodige ...
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MARCOLINI, Maria (Marietta)
Saverio Lamacchia
Secondo tutti i dizionari musicali la M., una delle cantanti più apprezzate nei teatri italiani dei primi due decenni dell'Ottocento, sarebbe nata a Firenze [...] ne L'italiana in Algeri (Venezia, teatro di S. Benedetto, 22 maggio 1813); e infine Sigismondo in Sigismondo (Venezia, teatro La Fenice, 26 dic. 1814). Negli anni successivi la M. le cantò - eccetto la prima e l'ultima - nei più importanti teatri d ...
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fenice1
fenice1 s. f. [dal lat. phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος s. m.]. – 1. Uccello sacro e favoloso degli antichi Egiziani, che lo rappresentavano in figura di airone (mentre Erodoto lo descrive simile a una grossa aquila, con piumaggio...
fenice2
fenice2 s. f. [italianizzazione (rara) del lat. scient. Phoenix, che è dal gr. ϕοῖνιξ «palma»]. – Nella classificazione botanica, genere di palme delle regioni calde dell’Asia e dell’Africa, di cui la palma da datteri (Phoenix dactylifera)...