CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] 18° a.C.). Per i quali 'obelischi' o 'pilastri sacri' - la voce semitica è 'masseboth' - gli archeologi di ambito fenicio-punico usano anche la denominazione di 'betilo'/'betili' (Chéhab, 1976), che a livello 'tipologico' però fonde (e confonde) due ...
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Vedi TOREUTICA dell'anno: 1966 - 1997
TOREUTICA
E. Simon
Sommario: - A) Premesse: 1. Definizione. - 2. Il materiale. - 3. Testimonianze indirette. - 4. I tipi. - 5. Difficoltà metodologiche. - B) Svolgimento [...] id., Urartaische Kunst, in Anatolia, IV, 1959, tav. 30 s. Tazze di bronzo e d'argento della Siria settentrionale e della Fenicia: H. Th. Bossert, Altsyrien, 1951, tavv. 308-312 (da Cipro); tav. 805 (dalla Palestina); tavv. 803-5 (da Olimpia e Nimrud ...
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Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
ΡALESΤIΝA (v. vol. V, p. 874 e S 1970, p. 576)
W. G. Dever
P. Arata Mantovani
Paleolitico (1.000.000-20.000 a.C.). - Il Paleolitico in P. è stato brillantemente [...] di Ta'anakh. Gli avori rinvenuti sono pochissimi: una testa leonina da Tel Masos, databile all'XI sec. a.C., sembra essere un'importazione fenicia; un tappo a testa di ariete da Lakiš, del IX sec. a.C., ha una fattura più rozza e sembra di produzione ...
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Vedi LEPTIS MAGNA dell'anno: 1961 - 1995
LEPTIS MAGNA (Λέπτις, Λ. μεγάλη; Lepcis, Leptis magna)
P. Romanelli
Città della Tripolitania, principale porto della regione fra le due Sirti, detta in antico [...] 200 ettari.
2. Il porto. - Ragione e principale strumento di vita della città era il porto. Il primitivo ancoraggio delle navi fenicie alla foce del torrente protetto dal mare aperto a settentrione e a levante da file di scogli, divenne in età romana ...
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GRIFO (Γρύψ, griphus, probabilmente "connesso con la radice indoeuropea "grabh", "afferrare")
M. G. Marunti
S. I. Rudenko
M. G. Marunti
G. Manganaro
M. G. Marunti
S. I. Rudenko
G. Manganaro
Mostro [...] un g. seduto ha testa d'avvoltoio, corpo leonino, ali semispiegate, decorate a lisca di pesce; lo stesso tipo appare su un sigillo fenicio trovato in un gruppo di tombe reali dell'epoca di Amenemḥēt III, che ha tre file di animali, tra i quali due g ...
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RAVERTA, Ottaviano
Massimo Carlo Giannini
RAVERTA, Ottaviano. – Non conosciamo l’anno di nascita, che possiamo congetturare verso il 1516. Secondo Sitoni di Scozia (1705), suoi genitori erano Pietro [...] a questioni politiche e fiscali. Personaggio «graecis et latinis litteris eruditum», nel 1553, egli fu accolto nell’Accademia dei Fenici con tre orazioni di Marco Antonio Maioragio. Da queste e altre testimonianze, risulta che egli fu in stretto ...
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donna
Margherita Zizi
L'altra metà del cielo
"Errore della natura" (Aristotele), "uomo mancato" (Tommaso d'Aquino), "sesso debole": queste definizioni dimostrano come quasi sempre la donna sia stata [...] , alla quale viene attribuita la fondazione di Babilonia e la costruzione dei famosi giardini pensili. Anche tra i Fenici alcune principesse ebbero un importante influsso politico.
Una rigida separazione tra la sfera pubblica della politica e del ...
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SARΕΡΤA (ugaritico e fenicio ṣrpt; ebraico Ṡarĕfat, greco Σάρεπτα)
S. M. Cecchini
greco Σάρεπτα). Basso tell sulla costa libanese a c.a 10 km da Sidone, sul Ra's al-Qantara a S del porto dell'odierno [...] Koehl, Sarepta, III. The Imported Bronze and Iron Age Wares from Area II, X, Beirut 1985; A. Ciasca, in S. Moscati (ed.), I Fenici (cat.), Milano 1988, pp. 148-149; W. P. Anderson, Sarepta, I. The Late Bronze and Iron Age Strata of Area II, Y, Beirut ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] dal sec. XVII a. C. in lingue di popoli aventi relazioni con l'India e con la Grecia, come gli Egizî e i Fenici: ma i rapporti diretti tra i due popoli hanno sicura origine nel quarto secolo avanti l'era volgare, quando le spedizioni di Alessandro ...
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SANTUARIO
Franz Rudolf MERKEL
Arnaldo BERTOLA
Sono chiamati santuarî alcuni luoghi considerati sacri perché vi si è rivelata e vi è riconosciuta presente una potenza superiore, alla quale viene ivi [...] dell'abitazione (Cina e Giappone). Tutti i popoli a sedi fisse dell'antico Oriente, Babilonesi e Assiri, Israeliti, Egizî e Fenici avevano magnifici templi, rimessi ora in luce dai recenti scavi. La legge che sta alla base della concezione del mondo ...
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fenicato
agg. [der. di fenico1]. – Di preparato contenente acido fenico (ossia fenolo): aceto f., miscela antisettica a base di acido fenico, aceto e acqua di colonia; cotone f., cotone imbevuto di acido fenico.
fenice1
fenice1 s. f. [dal lat. phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος s. m.]. – 1. Uccello sacro e favoloso degli antichi Egiziani, che lo rappresentavano in figura di airone (mentre Erodoto lo descrive simile a una grossa aquila, con piumaggio...