Le fonti per la ricerca archeologica
Mario Liverani
Domenico Musti
Maria Letizia Lazzarini
Francesca Romana Stasolla
Maria Isabella Marchetti
Paolo Delogu
Maria Adelaide Lala Comneno
Anna Filigenzi
Pia [...] del mondo antico, il ruolo del tornio ad Atene. Meno di un secolo dopo, un geografo può informarci dell'attività commerciale dei Fenici vettori di keramos attico e non a caso proprio in iscrizioni attiche (IG II/III² 463, 1668, 1672, ecc.) si ha ...
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Le province romane d'Asia
Sergio Rinaldi Tufi
Sebastiana Lagona
Alessandra Bravi
Cevdet Bayburtluoglu
Marcello Spanu
Eugenia Equini Schneider
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Sul versante mediterraneo [...] (la Commagene a nord e la Giudea a sud), città indipendenti (principati sacerdotali di Damasco, Emesa e Calcide), gli antichi centri fenici della costa. Un caso a parte è quello di Palmira, a lungo autonoma; a poco a poco, però, tutte le autonomie ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico. Anatolia
Paolo Emilio Pecorella
Wolfram Kleiss
Marcella Frangipane
Carlo Persiani
Refik Duru
Massimo Osanna
Serena Maria Cecchini
Gian Maria Di Nocera
Jürgen [...] e, dinanzi a quella sud-orientale, due leoni; all'interno di questa era una statua divina, sul cui tronco è un'iscrizione fenicia, posta su una base con due tori. L'atrio e le stanze laterali erano decorati con lastre scolpite in basalto, alcune con ...
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Vedi LEPTIS MAGNA dell'anno: 1961 - 1995
LEPTIS MAGNA (Λέπτις, Λ. μεγάλη; Lepcis, Leptis magna)
P. Romanelli
Città della Tripolitania, principale porto della regione fra le due Sirti, detta in antico [...] 200 ettari.
2. Il porto. - Ragione e principale strumento di vita della città era il porto. Il primitivo ancoraggio delle navi fenicie alla foce del torrente protetto dal mare aperto a settentrione e a levante da file di scogli, divenne in età romana ...
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Vedi COLORE dell'anno: 1959 - 1994
COLORE
P. Zancani Montuoro*
Fin dai primordi l'uomo è stato impressionato dal colore, ed ha imparato a sfruttare le risorse, che la natura gli offriva, per procurarsi [...] uno azzurro d'un chilogrammo, l'altro rosso di venti, solubile, quest'ultimo, in acqua. Nei prodotti vitrei dell'industria fenicia l'analisi ha rivelato unicamente la presenza di ossidi metallici: dal rame erano dati il verde e forse il cobalto, dal ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I corpi degli dei: antropomorfismo, epifanie e metamorfosi
Gabriella Pironti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli dèi greci posseggono, [...] . Quando si consideri che la stessa descrizione, "donna bella e grande e esperta di opere splendide", ritorna altrove per una donna fenicia, nutrice di Eumeo, il sospetto si insinua che si tratti di una figura generica, e non specifica, e che, nel ...
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Vedi CAPITELLO dell'anno: 1959 - 1994
CAPITELLO
G. Matthiae
S. Donadoni
G. Garbini
Red.
Red.
G. Matthiae
S. Donadoni
G. Garbini
G. Matthiae
È l'elemento sovrapposto alla colonna, all'anta o [...] ultime opere siamo passati dall'ambiente mesopotamico a quello siro-palestinese, caratterizzato da una diretta dipendenza dall'arte egiziana. In Fenicia e in Palestina anche il tipo di c. si avvicina a quello egizio: dai capitelli di bronzo "a forma ...
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DIOSCURI (epigr. Διόσκοροι, fonti Διόσκουροι)
V. Bianco
Castore e Polluce, figli del dio del Cielo, Zeus o, nel valore originario del nome, Tindareo (così in Esiodo, negli Inni omerici, ecc.; invece [...] dalla fine del III sec. a. C., appaiono frequentemente come divinità cabiriche su monete di Pergamo, Siria, Fenicia, Battriana, ecc.; spesso è figurata la sola testa coperta dal pileus; altrove solo sporadicamente. Usuali anche le rappresentazioni ...
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PIOMBO (μόλυβδος, μόλιβος; plumbum)
L. Vlad Borrelli
Metallo che, generalmente, non si trova libero in natura, ma è noto fin dalla più remota antichità grazie al suo minerale più importante, la galena [...] Un riuscito impiego il p.lo trova in un numeroso gruppo di sarcofagi provenienti per la maggior parte dalla Fenicia, soprattutto da ipogei nei dintorni di Beirut e Sidone, ma alcuni rinvenuti anche nell'Europa meridionale (Italia, Francia meridionale ...
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PETTINE (κτείς, κτένιον, ξάνιον; pecten)
L. Vlad Borrelli
L'invenzione del p. risale a epoca remotissima. I primi esemplari che conosciamo provengono dalle stazioni scandinave (Ertbølle e Meilgaard) [...] centrale di una figura incisa o a rilievo ed alcuni p. in avorio, a un solo ordine di denti, di fattura fenicia, con incisi animali, cerchi, rosette, a volte lettere, provenienti dalla Spagna. Uno di questi ultimi, dalla necropoli dei lapidati dell ...
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fenicato
agg. [der. di fenico1]. – Di preparato contenente acido fenico (ossia fenolo): aceto f., miscela antisettica a base di acido fenico, aceto e acqua di colonia; cotone f., cotone imbevuto di acido fenico.
fenice1
fenice1 s. f. [dal lat. phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος s. m.]. – 1. Uccello sacro e favoloso degli antichi Egiziani, che lo rappresentavano in figura di airone (mentre Erodoto lo descrive simile a una grossa aquila, con piumaggio...