NUCLEARE, GUERRA
Paolo SUPINO
. I riflessi dell'esplosivo nucleare sulla prassi bellica. - La svolta più decisa imposta dall'esplosivo nucleare alla prassi bellica e attraverso questa alla concezione [...] è vinta dalla preparazione adeguata, opera lunga e impegnativa dei periodi di pace. Si avverta che il fenomeno bellico presenterà una complicazione assai più considerevole di quella già sperimentata nel recente passato, soprattutto in termini d ...
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MUNIZIONI (XXIV, p. 29)
Enrico PETROZZI
Sergio PELLEGRINI
Cesare CREMONA
Munizioni in generale e munizioni terrestri. - Dopo la prima Guerra mondiale, studî e ricerche, tesi al miglioramento delle [...] ottone con bossoli di acciaio opportunamente protetti contro gli agenti chimici.
L'esplosivo. - Allo scopo di ridurre il fenomeno dell'erosione, di aumentare la stabilità degli esplosivi di lancio e di semplificare e abbreviare la produzione, furono ...
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AUTARI, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
La proclamazione di A. a re, nell'autunno del 584, pose termine a quel periodo della storia dei Longobardi in Italia che si suole denominare "interregno [...] era la situazione di Autari. All'interno si trattava di ridare prestigio e forza all'istituto monarchico, eliminando il fenomeno delle rivolte e delle defezioni dei duchi e dei capi passati all'Impero, richiamando nell'orbita del potere regio i ...
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BALIANI, Giovanni Battista
Enzo Grillo
Nacque a Genova nel 1582. Il rango della sua famiglia lo costrinse a seguire le orme del padre, senatore della Repubblica genovese, avviandolo alla carriera politicoamministrativa, [...] e soluzione. Applicandosi ad alcuni lavori di idraulica nel porto di Genova, si era trovato di fronte allo "strano" fenomeno della salita dell'acqua nel sifone. Ne chiese spiegazione a Galileo in una lettera del 17 luglio 1630. Insoddisfatto della ...
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FORGES DAVANZATI, Roberto
Silvana Casmirri
Nacque a Napoli il 23 febbr. 1880 da Domenico, la cui famiglia apparteneva da secoli al patriziato pugliese, e da Virginia Folinea. Ultimo di otto figli, di [...] collegò l'impresa coloniale alla necessità ineludibile di affrontare in una prospettiva "nazionale" il problema del Mezzogiorno e il fenomeno dell'emigrazione. Durante la guerra di Libia tenne per qualche mese (20 ott. 1911-10 febbr. 1912) un diario ...
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PALLAVICINO, Giovanni Carlo
Maristella Cavanna Ciappina
PALLAVICINO (Pallavicini), Giovanni Carlo (Giovann Carlo). – Nacque a Genova il 5 ottobre 1722 da Paolo Girolamo (II) e da Giovanna Serra di Luciano.
Apparteneva [...] e abusi nel settore del commercio (vini, grani, carni) e sulle responsabilità delle strutture pubbliche nella tolleranza del fenomeno del contrabbando.
Questi interventi (che nella seduta dell’8 aprile 1783 lamentò come inascoltati) erano spesso in ...
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FENAROLI AVOGADRO, Girolamo
Andrea Quadrellaro
Nacque a Brescia il 26 febbr. 1754, da un'antichissima famiglia di nobili rurali proveniente da Tavernola sul lago d'Iseo, ascritta in seguito al patriziato [...] il governo provvisorio cessava di esistere e la Repubblica Bresciana confluiva nella Cisalpina; per contrastare il fenomeno del brigantaggio e dei delitti politici, le autorità cisalpine decidevano di mantenere in vigore le Commissioni straordinarie ...
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PIGNATELLI, Vincenzo
Renata De Lorenzo
PIGNATELLI, Vincenzo. – Nacque a Napoli l’8 febbraio 1777. Patrizio del ramo dei Pignatelli di Monteleone, era figlio di Salvatore, principe di Strongoli, e di [...] , XXVI.C.7bis).
Espresse il suo maggiore impegno nella repressione del brigantaggio, soprattutto nelle zone di confine, dove il fenomeno si era ampliato in seguito alla sconfitta del generale Jean-Louis Reynier nella battaglia di Maida (4 luglio 1806 ...
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GRIMALDI, Francescantonio
Maria Luisa Perna
Fratello minore di Domenico, nacque a Seminara, presso Reggio Calabria, il 10 maggio 1741. Fu dapprima educato dal padre, marchese Pio, che ne sviluppò gli [...] chimica, medicina), supportati dalla statistica e dalla nascente etnologia, che consentivano di studiare l'uomo come "un fenomeno simile a tutti gli altri […] della natura". Rifacendosi al panteismo dell'Interprétation de la nature di D. Diderot ...
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GROSSO, Giuseppe
Fausto Goria
Nacque a Torino il 24 luglio 1906 da Carlo, avvocato, e da Anna Ferrero Gola.
Il G., perso il padre in giovane età, compì gli studi secondari presso il liceo Cavour e si [...] per il Consiglio dei Comuni d'Europa), carica dalla quale si dimise a seguito di quello che egli amava definire "un fenomeno di rigetto" da parte di un ceto politico che, secondo il G., sempre meno tollerava il richiamo a perseguire l'interesse ...
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fenomeno
fenòmeno s. m. [dal gr. ϕαινόμενον, part. sostantivato di ϕαίνομαι «mostrarsi, apparire»]. – 1. In filosofia, ciò che appare, che è conoscibile attraverso i sensi, e che può non corrispondere alla realtà oggettiva; secondo Kant, tutto...
fenomenico
fenomènico agg. [der. di fenomeno] (pl. m. -ci). – Che ha natura, carattere di fenomeno, che è cioè conoscibile nell’esperienza e attraverso i sensi: il mondo f., la realtà f.; o relativo a ciò che filosoficamente è inteso come...