L’«eponimia monetale» (Caltabiano/Colace 1987), ovvero l’uso di derivare i nomi (ufficiali e/o popolari) delle monete dai nomi propri dei rispettivi emittenti, è un fenomeno noto fin dall’antichità, come [...] papa Clemente V [1305-1314]), fernandino, ferrandino o ferrantino (ducato d’oro fatto coniare nella zecca diNapoli [1465] da Ferdinando, o Ferrante, I d’Aragona, con impressa la testa giovanile del Re; fu detto così anche il carlino d’argento dello ...
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Per quanto non sia semplice stabilire con certezza la produttività di un elemento derivazionale, non c’è dubbio che la suffissazione con -eggiare (‘fare come, essere come, imitare qualcosa o qualcuno’), [...] di prosa, in «Rivista politica e letteraria», a. I, n. 1 [15 ottobre], pp. 97-103.Martini Ferdinando, Note alle Memorie inedite di e Bernardo Bellini, Dizionario della lingua italiana, Torino-Napoli, Unione tipografico-editrice torinese, 1861-1879, 4 ...
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ferrandino
s. m. [dim. merid. del nome Ferdinando]. – In numismatica, il ducato d’oro fatto coniare nella zecca di Napoli nel 1465 da Ferdinando I d’Aragona; anche, il carlino d’argento dello stesso sovrano coniato nella zecca di Sulmona.
armellino1
armellino1 s. m. – Variante di ermellino, meno com. per indicare l’animale e la pelliccia in genere, più com. invece con i sign. che seguono: 1. In araldica, pelliccia composta di un campo d’argento seminato di fiocchetti di nero,...
L’«eponimia monetale» (Caltabiano/Colace 1987), ovvero l’uso di derivare i nomi (ufficiali e/o popolari) delle monete dai nomi propri dei rispettivi emittenti, è un fenomeno noto fin dall’antichità, come dimostrano antiche denominazioni monetali...
FANELLI, Lelio Maria
Mario Castellana
Nacque a Martina Franca (Taranto) nel 1793, da Angelo Martino e Cecilia Grazia Alò.
Appartenente a una famiglia agiata con diversi componenti che ebbero incarichi pubblici, come il nonno Ambrogio sindaco...