Cardinale, nato nel 1483 a Venezia, morto il 24 agosto 1542 a Bologna, cominciò col rendere inestimabili servigi alla propria patria sia nelle questioni di carattere interno, quale quella di regolamentazione [...] soddisfece lo spirito dei cattolici tedeschi, non quello di Ferdinando e di Carlo, sollevò dubbî e censure nei non sconfessò la sua opera: tuttavia l'assegnazione alla legazione di Bologna (gennaio 1542) lo allontanava dagli affari. Pur tra le cure ...
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Cardinale. Bernardo Cles, noto nel mondo umanistico col nome di Clesio, nacque l'11 marzo 1485 nell'omonimo castello della valle di Non nel Trentino. Dopo essersi addottorato presso l'università di Bologna, [...] dei vescovi indigeni. Della nuova carica prese possesso con pompa mai più veduta. Nel 1530, trovandosi a Bologna quale rappresentante di Ferdinando re dei Romani alla incoronazione di Carlo V, fu dal pontefice innalzato al cardinalato. Il favore di ...
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PACIAUDI, Paolo Maria
Antonio BoselIi
Erudito, nato a Torino il 23 novembre 1710, morto a Parma il 1° febbraio 1785. Studiò nell'università sotto la guida del napoletano Bernardo Lama, che vi professava [...] anni, a Venezia, entrò nell'ordine dei teatini. Studiò filosofia a Bologna e teologia a Genova e in questa città insegnò filosofia. Per 10 a Parma nel 1778 in seguito a richiamo del duca Ferdinando, e vi rimase fino alla morte.
Conoscitore profondo ...
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NENCIONI, Enrico
Pietro Paolo Trompeo
Poeta e critico, nato a Firenze il 1° gennaio 1837, morto all'Ardenza (Livorno) il 25 agosto 1896. Condiscepolo del Carducci alle Scuole Pie di Firenze, strinse [...] il precettore in case patrizie, finché nel 1879 Ferdinando Martini ne fece il redattore del Fanfulla della scritti, s'ispira a Poe e più ancora a Swinburne.
Opere: Poesie (Bologna 1880); Medaglioni (Roma 1883; 2ª ediz Firenze 1897); Saggi critici di ...
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Compositore, nato a Verona il 12 luglio 1675, morto a Monaco di Baviera il 12 luglio 1742. Da ragazzo fu allievo, probabilmente, del veronese Giuseppe Torelli - vissuto a lungo a Bologna - e poi, a Modena, [...] Vitalino, nato a Bologna e figlio di Giambattista - forse cremonese ma vissuto anche egli a Bologna, oltre che a e delle sinfonie del tipo sammartiniano.
Il figlio Giuseppe Clemente Ferdinando, nato a Bruxelles nel 1709, morto a Verona nel 1805 ...
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Pittore. Il Mazzini, da Londra, nel 1841, nel suo saggio francese sulla pittura in Italia scriveva: "C. A. milanese è tanto più degno di meraviglia in quanto che, prima di giungere a farci stupire con [...] Porro Schiaffinati la Congiura dei Pazzi, per l'imperatore Ferdinando I La strage degl'innocenti e i chiaroscuri che per classico, medievale, religioso, finite e da finire. Ma a Bologna, dove pure trovò conforto di fedeli amicizie, primo il poeta ...
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Uomo politico e umanista, nato a Pesaro il 7 gennaio 1444, da Matteo. Studiò diritto a Padova e si addottorò alla fine del 1465. Nel '69 sposò Beatrice dei Costabili di Ferrara. Entrato al servizio degli [...] Sforza, esercitò pubblici uffici ed ebbe incarichi straordinarî a Bologna, a Roma, nella città natale e altrove, sino a che nel 1489 ) dal principio dell'era volgare sino ai primi anni di Ferdinando I di Aragona, opera nella quale si trova l'accusa ...
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FRANCESCO IV d'Austria-Este, duca di Modena e Reggio
Giovanni Canevazzi
Nato a Milano il 6 ottobre 1779 da Ferdinando d'Austria e da Maria Beatrice d'Este, morto a Modena il 21 gennaio 1846. Messo sul [...] di Enrico Misley e di Francesco IV, in Rassegna storica del Risorgimento, Roma 1917; G. Ruffini, Le cospirazioni del 1831 nelle memorie di Enrico Misley, Bologna 1931; A. Solmi, Ciro Menotti e l'idea unitaria nell'insurrezione del 1831, Modena 1931. ...
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Avventuriero e poeta, il più famoso autore italiano di "drammi lacrimosi". Nato a Livorno nel 1743, dopo aver gettato la veste di abate per quella di sottotenente nel reggimento Clerici al servizio dell'Austria, [...] alcuni dei drammi preparati per esso. Se non che Ferdinando IV ben presto s'accorse che tutto quel tenerume e ., G. De G. o il segreto d'un cuor sensibile, in Studî e ritratti, Bologna 1881; G. Natali, Il Settecento, Milano 1929, pp. 924-26 e 1096-70. ...
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Di Gaggio della montagna bolognese, perciò detto Cola Montano, umanista. Già nel 1462 teneva la cattedra di latino nella pubblica scuola di Milano; fu là tra i più ferventi promotori dell'arte della stampa, [...] alleanza coi Fiorentini e per indurli a mettersi dalla parte di Ferdinando re di Napoli, qualche anno dopo lo fece sorprendere in 158, 447, 456; G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi, Bologna 1787, VI, pp. 64-66; F. Berlan, Colamontano, due ...
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casiniano
s. m. e agg. Chi o che si richiama alla linea politica di Pier Ferdinando Casini, esponente cattolico di centro. ◆ Quelli del Cdu, sistemati intorno all’antico e salutare Scudocrociato, fiutano l’aria e nicchiano. «Un manipolo di...