Cittadina della Spagna meridionale, nella prov. di Cordova.
Fu la romana Igabrum e sede vescovile dal 4° sec. fino ai primi tempi della conquista araba. Ferdinando III, re di Castiglia, la tolse agli arabi [...] (1244) ai quali tornò sotto Alfonso XI che poi la restituì definitivamente alla Castiglia. Fu eretta in contea da Enrico II nella seconda metà del 14° sec. e nel 1445 passò in feudo a Diego Fernández de ...
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Centro della Spagna (prov. di Granada). È l’antica Basti celtiberica e dell’epoca romana, poi invasa dai Visigoti. Conquistata da Arabi nel sec. 8°, fu ripresa una prima volta da Alfonso VII di Castiglia [...] e León (12° sec.) e definitivamente nel 1489; l’espugnazione di B. costituì uno degli episodi più importanti della lotta condotta da Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia per la conquista del regno moro di Granada. ...
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Uomo politico irlandese (Coolnamuck, Waterford, 1694 - Granada, Spagna, 1778) al servizio della Spagna. Ambasciatore a Londra (1748-52), perfezionò il trattato commerciale anglo-spagnolo. Pacifista e anglofilo, [...] nel 1752 fu nominato ministro degli Esteri da Ferdinando VI, e nel 1754 sostituì Z. Ensenada quale segretario di Stato. Non riuscì a evitare l'entrata in guerra della Spagna contro la Gran Bretagna (1761); si dimise nel 1764. ...
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Nobile napoletano (sec. 16º); ambasciatore in Spagna per concludere il matrimonio tra il primogenito di re Federico d'Aragona e la figlia diFerdinando il Cattolico; più tardi combatté per Carlo V contro [...] i Francesi e fu fatto prigioniero. Viceré in Sicilia (1516-35), ebbe buon nome per la sua opera di pacificazione. ...
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Uomo politico volterrano (n. 1542 - m. 1613); ministro diFerdinando I de' Medici, fu in seguito con Cristina di Lorena, guida di Cosimo II nei suoi primi anni di governo, e in tale veste si adoperò per [...] mantenere un equilibrio tra Francia e Spagna. ...
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doceañistas In Spagna i liberali, fautori della costituzione di Cadice del 1812. Alla restaurazione diFerdinando VII, furono perseguitati e in maggior parte costretti all’esilio. ...
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Appellativo, in Spagna, dei fautori di Giuseppe Bonaparte, detti anche josefinos. Esiliati da Ferdinando VII (1814), furono amnistiati nel 1820. ...
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VALENZA (sp. Valencia, A. T., 41-42)
Clarice EMILIANI
José F. RAFOLS
Federico PFISTER
Nino CORTESE
Marina EMILIANI SALINARI
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Città della Spagna orientale, la terza dopo Barcellona e Madrid per [...] 'aria dal Mediterraneo, quasi al centro di una fertilissima huerta, considerata il giardino della Spagna. Ben individuabile è l'antico nucleo giugno 1813; che a Valenza sbarcò Ferdinando VI il 16 aprile 1814 di ritorno dalla sua prigionia in Francia; ...
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YORK, Edmund of Langley, duca di
Quinto figlio di Edoardo III, nato a King's Langley nel Hertfordshire il 5 giugno 1341, morto ivi il 1° agosto 1402. Fu creato conte di Cambridge nel 1362 e prese parte [...] a spedizioni in Francia e in Spagna; sposò Isabella, figlia di Pietro il Crudele re di Castiglia; nel 1375 e nel 1381 comandò spedizioni in Bretagna, indi mosse in aiuto diFerdinando re del Portogallo, contro il re di Castiglia Giovanni I, ma dopo ...
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GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] con una politica non troppo distante da quella diFerdinando II di Napoli. G. XVI non parlava alcuna lingua conservatore ostile ai governi liberali, in Portogallo come in Spagna, poco sensibile ai problemi strettamente religiosi (solo nel 1839 ...
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camarilla
s. f. [dallo spagn. camarilla ‹kamarìl’a›, dim. di cámara «camera», propr. l’antisala della camera reale, e per estens. i favoriti del re (soprattutto di Ferdinando VII di Spagna)]. – Gruppo di persone che, senza meriti e senza riconoscimento...
cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...