Figlio naturale (1431-1494) di Alfonso V re d'Aragona, divenne re nel 1458. Procedette a un efficace ordinamento amministrativo, cercando di togliere forza al baronaggio e sostenendo i diritti degli ordini [...] che s'era mostrata favorevole a una restaurazione angioina; oltre i porti di Puglia danneggiati, ne ebbe le finanze sconvolte, il Moro si faceva sospettoso per il matrimonio di Isabella d'Aragona con il nipote Gian Galeazzo, le gravi condizioni del ...
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FerdinandoId'AragonaFerdinandoId’Aragona
Re di Napoli (n. 1431-m. 1494). Figlio naturale di Alfonso V re d’Aragona, alla morte del padre (1458) il trono di Napoli, che questi gli aveva assegnato, [...] gli venne conteso da Giovanni d’Angiò; dovette inoltre lottare contro i baroni del regno e riuscì a sconfiggerli solo nel 1462. Perseguì quindi un efficace riordinamento amministrativo, sostenendo i diritti degli ordini non privilegiati per ...
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Figlia (forse Capua 1457 - Napoli 1508) di FerdinandoId'Aragona; dal 1475 moglie di Mattia Corvino, re d'Ungheria, condusse con sé artisti e letterati italiani, contribuendo così al progresso culturale [...] paese e di tutta l'Europa centrale. Alla morte del marito (1490) sostenne la candidatura di Ladislao Iagellone al trono d'Ungheria in cambio di una promessa di matrimonio; ma le nozze, celebrate segretamente in quello stesso anno, furono poi (1500 ...
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ARAGONA, Federico d'
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Figlio naturale di Martino il Giovane re di Sicilia e della dama siciliana Tarsia Rizzari, nacque, come sembra, in Sicilia verso il 1403.
Carissimo al padre, anche perché rimasto [...] , 275, 281 s., 287-292, 311; G. Fasoli, L'unione della Sicilia all'Aragona. in Riv. stor. ital., LXV (1953), pp. 13 ss.; A. Boscolo, La Politica italiana di FerdinandoId'Aragona, Cagliari 1954, pp. 8. 20, 41, 111; A.Caldarella, L'impresa di Martino ...
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Botanica
Nome comune del genere Triticum (famiglia Poacee) e delle sue cariossidi, la cui coltivazione risale a epoca preistorica.
Caratteristiche
Al genere Triticum appartengono piante annue con radici [...] in 12 denari in Sicilia. Come moneta effettiva fu emessa a cominciare dal regno di FerdinandoId’Aragona e ne fu continuata la coniazione in argento, ma più spesso in rame, sotto i successori. Il g. del valore di 1/10 di carlino fu anche coniato dai ...
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Storia
Ornamento del capo a forma circolare, di metallo prezioso per lo più con gemme incastonate, oppure, specialmente in origine, di fiori, di fronde. Nei tempi più antichi fu attributo della maestà [...] furono dette c. (o soldi coronati) i soldi d’argento con la c. che Roberto d’Angiò fece coniare nella zecca di Cuneo, gli scudi d’oro del sole introdotti da Carlo VIII e i mezzi carlini di FerdinandoId’Aragona, coniati a Napoli dopo il 1458. Quest ...
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Zoologia
Nome attribuito ad alcune specie del genere Equus, unico rappresentante della famiglia degli Equidi. I c. sono Ungulati Perissodattili. Le due sottospecie di c. selvatici, il tarpan (Equus przewalskii [...] la carne di c. ha un basso contenuto in grassi (poco più dell’1%).
Numismatica
Moneta di rame emessa nel 1472 da FerdinandoId’Aragona, re di Napoli e di Sicilia. Porta sul verso il busto del sovrano con la corona radiata, sul recto un c. passante ...
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Comune della Puglia (332,9 km2 con 84.465 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Sorge a 13 m s.l.m. su un promontorio fra due seni di mare (detti di Levante e di Ponente), che formano il porto interno; [...] nel Regno di Napoli e il terremoto del 1456 la ridussero quasi in rovina. Riavutasi ad opera di FerdinandoId’Aragona, appartenne dal 1496 al 1503 ai Veneziani; dalla successiva dominazione spagnola ebbe un’amministrazione autonoma, ma ciò non ...
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Conte di Pitigliano (n. 1442 - m. Lonigo, Vicenza, 1510), figlio del conte Aldobrandino e di Bartolomea di Carlo O.; combatté prima nell'esercito papale nella guerra contro Viterbo (1459), poi al seguito [...] (1485), contribuì con le sue operazioni militari in favore degli Aragonesi alla conciliazione del papa Innocenzo VIII e di FerdinandoId'Aragona, in lotta coi baroni; ne ottenne in compenso la contea di Nola (1485). Capitano generale dell'esercito ...
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Uomo politico e umanista (Pesaro 1444 - ivi 1504); espulso da Pesaro nel 1489 da Giovanni Sforza, ch'egli aveva fino allora servito, offrì la sua competenza di giurista a Lorenzo il Magnifico e a Ercole [...] caratteristica del Rinascimento, è autore di un Compendio de le istorie del Regno di Napoli (fino al regno di FerdinandoId'Aragona; pubbl. postumo 1539), di poesie latine e volgari (tra cui una forte e originale canzone Alla morte), di dialoghi ...
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armellino1
armellino1 s. m. – Variante di ermellino, meno com. per indicare l’animale e la pelliccia in genere, più com. invece con i sign. che seguono: 1. In araldica, pelliccia composta di un campo d’argento seminato di fiocchetti di nero,...
ferrandino
s. m. [dim. merid. del nome Ferdinando]. – In numismatica, il ducato d’oro fatto coniare nella zecca di Napoli nel 1465 da Ferdinando I d’Aragona; anche, il carlino d’argento dello stesso sovrano coniato nella zecca di Sulmona.