TEATRO
Paolo Enrico ARIAS
Biagio PACE
Carlo ROCCATELLI
Ugo Enrico PAOLI
Silvio D'AMICO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Silvio D'AMICO
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(gr. ϑέατρον, derivato dal verbo ϑεάομαι "guardo, sono spettatore"; [...] aspetti differenti che H. Bulle ha così riassunti:
I. Scena del tipo segestano (sec. IV-III a occasione delle nozze di Maria de' Medici; rappresentazione di cui Michelangelo d'Italia, di cui fu architetto Ferdinando Tracca. Questo teatro si aprì nel ...
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(fr. académie; sp. academia; ted. Akademie; ingl. academy).
Accademia platonica.
'Ακαδημία (Acadēmĭa) o 'Ακαδήμεια (Acadēmīa) o, ancora, secondo una forma più antica, ‛Εκαδήμεια, fu il nome che dall'eroe [...] di Belle Arti in Napoli, fondato regolarmente nel 1822 da FerdinandoI, fu preceduto dalle scuole di disegno create da Carlo III a Villa Medici, acquistata in quell'anno. Tra i direttori, dopo l'Errard, l'accademia ha avuto i pittori Coypel, de Troy, ...
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Nacque l'8 luglio 1528 a Chambéry, terzogenito di Carlo II di Savoia e di Beatrice di Portogallo; ebbe in appannaggio la Bresse. Cadetto, delicatissimo di salute, fu dapprima destinato al sacerdozio e [...] Margherita, figlia di Francesco I, fu poi, per il mutare degli eventi, fidanzato a Maddalena, figlia di Ferdinando, futuro imperatore (25 Assolvendo felicemente il compito, affidatogli da Caterina de' Medici di tutelare il passaggio per l'Italia di ...
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FRANCESCO I Sforza, duca di Milano
Ettore Verga
Nacque il 23 luglio 1401 da Muzio Attendolo Sforza e da Lucia sua concubina, in San Miniato. Affidato a Niccolò d'Este, ed educato a Ferrara nella prima [...] . Tuttavia, per l'influsso di Cosimo dei Medici, F. finì con l'accettare; e la , è quella di B. de Mandrot, Dépêches des ambassadeurs milanais id., Roberto Sanseverino all'impresa di Napoli per FerdinandoI, ibid., XVII, 1912; id., Il disinteresse ...
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Primogenito di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, nacque il 20 gennaio 1716. Già prima di nascere gli era destinato un principato in Italia, grazie ai diritti della madre, nata da un Farnese [...] , cedendo all'Austria i ducati Farnesiani e a Francesco di Lorena il granducato de' Medici. Anche la scelta della con a capo Elisabetta Farnese. Ai 10 agosto di quell'anno, Ferdinando VI morì; e, venutane a Napoli la nuova quattro giorni dopo, ...
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Scultore ed architetto, nato nel 1511 a Settignano (Firenze) da Antonio Ammannati. Rimasto orfano di padre a dodici anni, entrò per campar la vita nella "accademia" di Baccio Bandinelli. Con questo presuntuoso [...] fece venire l'A. a Firenze alla corte di Cosimo I. L'artista era ormai maturo di esperienza e come architetto aveva aveva edificato anche i palazzi Negretti e Ruspoli, il cardinale Ferdinandode' Medici sollecitava fin dal 1570 i disegni per una ...
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Cultore insigne di studî musicali e letterarî, nato a Firenze nel 1534 e morto nel 1612. Di famiglia nobile e ricca, egli ebbe modo di dedicarsi quasi interamente all'opera che più gli stava a cuore, cioè [...] sui precetti dei teorici antichi con i suoi amici per "ingegnarsi almeno di per le nozze di Vincenzo Gonzaga con Virginia de' Medici una sua commedia (L'amico Fido) oggi pure nel 1589, nei festeggiamenti per Ferdinandode' Mediei e Cristina di Lorena, ...
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Nacque il 4 novembre 1448, da Ferdinando e da Isabella di Chiaromonte, allora duchi di Calabria. Ebbe per il primo il titolo di principe di Capua, che poi fu assunto dal primogenito dei principi ereditarî [...] Lorenzo de' Medici, che, per conchiuderla, si recò personalmente a Napoli. Nel 1480-81 combatté contro i Turchi , fedele compagna (1488). Sua figlia Isabella, che il nonno, Ferdinando re, avrebbe voluto dar in moglie a Ludovico Sforza, per volontà ...
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VINCENZO II Gonzaga, settimo duca di Mantova
Romolo Quazza
Figlio di Vincenzo I e di Eleonora de' Medici, nato nel 1594, terzo dei maschi, non pareva destinato, per questo fatto, al trono. Lontano dall'equilibrato [...] molteplici gravarono sull'andamento del lunghissimo processo. Quando Ferdinando venne a morte (ottobre 1626) senza lasciare eredi vendita della celebre galleria di quadri.
Bibl.: come per Vincenzo I, in Torelli-Luzio, cit., e Quazza cit. In ...
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Di Gaggio della montagna bolognese, perciò detto Cola Montano, umanista. Già nel 1462 teneva la cattedra di latino nella pubblica scuola di Milano; fu là tra i più ferventi promotori dell'arte della stampa, [...] aspro di Galeazzo Maria Sforza avrebbe educato i suoi discepoli a emulare, nell'amore alla in seguito, non ebbe pace; e Lorenzo de' Medici, vuoi per la parte che egli avrebbe indurli a mettersi dalla parte di Ferdinando re di Napoli, qualche anno dopo ...
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moro1
mòro1 s. m. e agg. [lat. Maurus «abitante della Mauritania»]. – 1. a. s. m. In origine, denominazione degli abitanti della Mauritania, estesa poi ad altre popolazioni africane, come per es. gli Etiopi, e in partic. ai musulmani che nel...
pezza
pèzza s. f. [dal celt. *pettia, da cui anche il fr. pièce]. – 1. a. Pezzo di tessuto adibito a varî usi: una p. di lana, di flanella, di cotone; pulire il pavimento con una p. umida; fasciare provvisoriamente la ferita con una p. pulita;...