Scultore (Settignano 1469 - Saragozza 1519). Attivo in Spagna dal 1510, fu tra i maggiori propagatori dei modi scultorei fiorentini e romani premichelangioleschi: tomba di Diego Hurtado de Mendoza (1510) [...] nella cattedrale di Siviglia, tomba dell'infante Giovanni in S. Tommaso d'Ávila (1512) e mausoleo dei re cattolici (Ferdinando d'Aragona e Isabella diCastiglia) nella Cappella Reale di Granata (1517). ...
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Figlio (m. 1054) di Sancio III, successe al padre nel 1035. Chiamato el de Nájera per la predilezione che ebbe per tale città, tentò invano di ricostituire il grande regno paterno (Navarra, Aragona e Castiglia) [...] diviso tra i quattro figli, alleandosi, nella lotta, perfino con gli Arabi, e combattendo contro il fratello FerdinandodiCastiglia. Cadde nella battaglia di Atapuerca. ...
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Figlia (Lisbona 1503 - Toledo 1539) di Emanuele I re di Portogallo e di Maria diCastiglia, sposò nel 1526 il cugino Carlo V e fu madre di Filippo II e degli infanti don Giovanni, don Ferdinando e Maria. [...] Pur avendo la reggenza nei periodi di assenza di Carlo V, non ebbe alcuna parte nelle vicende politiche del suo regno. ...
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Figlio (1358-1390) di Enrico II. Salito al trono (1379), invase una prima volta (1382) il Portogallo il cui re Ferdinando proteggeva Giovanni di Lancaster, pretendente al trono diCastiglia. Alla morte [...] diFerdinando, di cui aveva sposato la figlia, tentò di farsi riconoscere re di Portogallo. Battuto ad Aljubarrota (1385), fu assalito anche dal duca di Lancaster in Galizia. Col trattato di Baiona (1389) rinunciò al dominio del Portogallo; Caterina, ...
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Figlio (Valladolid 1527 - Escorial 1598) di Carlo V e di Elisabetta di Portogallo. Ereditò dal padre i vasti domini in Europa e nelle Americhe, eccetto il titolo di imperatore e il trono asburgico. Con [...] 'Inquisizione ogni traccia di protestantesimo, e disperse nel cuore della Castigliai moriscos del regno di Granada. Desideroso forse sinceramente di pace, aveva sposato in terze nozze Elisabetta di Valois, figlia di Enrico II di Francia (1559); poi ...
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Figlio (Cintra 1432 - ivi 1481) e successore (1438) di Edoardo sotto la tutela della madre, poi fino al 1448 dello zio don Pedro, a cui poi mosse guerra, e che morì nella battaglia di Alfarrobeira (1449). [...] diFerdinando d'Aragona; vinto a Toro (1476) e abbandonato dalla Francia, rinunciò, con la pace di Alcáçovas (1479) e il trattato di Toledo (1480), alle pretese sulla Castiglia convento di Cintra, dove morì. Sotto il suo regno si svolsero i viaggi di ...
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GREGORIO X, papa
Ludovico Gatto
Tedaldo Visconti nacque a Piacenza agli inizi del XIII secolo e appartenne alla famiglia cittadina dei Visconti, non imparentata con l'omonima casata milanese.
Poco sappiamo [...] contendenti delusi, i più pericolosi fra i quali erano Alfonso X diCastiglia e Ottocaro di Boemia, senza morte dell'infante Ferdinando verificatasi alla fine di luglio dello stesso anno, non gli avessero impedito di mantenere la linea intransigente ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] de Veneriis, vescovo di León, per sostenere i diritti di Enrico IV diCastiglia contro il fratello Alfonso che tentava di sottrargli il trono. P. favorì inoltre il matrimonio tra Ferdinando d'Aragona e Isabella diCastiglia, celebrato nel 1469 ...
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GONZAGA, Ercole
Giampiero Brunelli
Nacque a Mantova, secondogenito del marchese Francesco II e di Isabella d'Este, il 22 nov. 1505. Ricevette al battesimo il nome Luigi, ma fu chiamato Ercole in onore [...] d'Austria, figlia diFerdinando d'Asburgo, la ripresa i festeggiamenti per il matrimonio di Francesco III con Caterina d'Austria. Il G. si recò a Roma ed entrò in conclave alla fine del novembre 1549: la carica di protettore dei regni diCastiglia ...
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ALFONSO V d'Aragona, re di Sicilia, re di Napoli
Ruggero Moscati
Nacque presumibilmente nel 1396, da FerdinandoI. Educato in Medina del Campo alla corte di Enrico III diCastiglia - di cui, per ragioni [...] in Sicilia, ove si faceva leva sul duca di Peñafiel, che FerdinandoI aveva inviato come viceré e che il parlamento una tregua tra i contendenti, che apparve però una capitolazione della corte di Aragona di fronte a quella diCastiglia; ed A., ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
molle
mòlle agg. [lat. mŏllis]. – 1. a. Che cede al tatto o alla pressione; si contrappone direttamente a duro, ed è quindi sinon. di tenero, morbido, soffice, comune però solo in determinate locuz.: le parti m., del corpo umano o animale;...