. Istituto, rimasto in vigore in Italia fino al concordato 11 febbraio 1929, in forza del quale spettava allo stato l'amministrazione delle rendite dei benefici ecclesiastici (v. beneficio, VI, p. 624) [...] dei benefici vacanti fu amdata a commissioni miste di ecclesiastici e laici. Nel regno diNapoli con la prammatica del 1735 fu istituita la Real Camera di S. Chiara col compito di raccogliere i frutti dei benefici vacanti e più tardi fu ...
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Comune della provincia diNapoli, fino al 1927 della provincia di Caserta. Conta 18.200 ab. (1921) e occupa una superficie di kmq. 54,07 in territorio feracissimo, attraversato dalla rete dei Regi Lagni [...] Sarno, anziché al più vicino e più sicuro porto diNapoli: più che al periodo della colonizzazione greca, questa i cittadini e i feudatarî locali. Nel 1480, sospettata di complicità nella congiura dei Baroni e cinta d'assedio da re FerdinandoI ...
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JOMMELLI, Niccolò
Romolo Giraldi
Musicista, nato ad Aversa (Napoli) il 10 settembre 1714, morto a Napoli il 25 agosto 1774. Dal canonico Muzzillo, maestro del coro della cattedrale di Aversa, apprese [...] primogenita del re diNapoliFerdinando IV. Ultima sua composizione fu il celebre Miserere, capolavoro di nobile, ispirata ormai retorico, dell'aria col da capo; superò i contemporanei italiani nella cura della strumentazione, tentando le più ...
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Fu uno dei dotti più eminenti del Mezzogiorno d'Italia nella prima metà del sec. XIX ed esempio cospicuo d'ingegno versatile e di operosità scientifica.
Nacque in Napoli il 14 agosto del 1788 dall'ingegnere [...] numismata ad vol. I supplementum, 1814). Nel 1809 fu eletto socio residente dell'Accademia pontaniana diNapoli, nei cui Atti 1831 e 1833.
Alla fine del 1839, il re Ferdinando II di Borbone lo chiamò alla direzione del Real museo e alla ...
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. In Napoli una biblioteca di corte era stata già iniziata nel 1280, con incrementi notevoli specialmente negli anni dal 1310 al 1341, ma di essa ben poco rimane per l'infelice sorte che nel 1421 ebbero [...] anni della dimora di Alfonso in Italia (1442); essa fu continuamente arricchita fino alla morte diFerdinandoI d'Aragona ( o scolpite in diverse parti dell'edificio di Castelnuovn in Napoli. Pochi di questi codici hanno ancora le legature originali ...
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MALPIGHI, Marcello
Pietro Capparoni
Biologo e medico, nato il 10 marzo 1628 nella villa di Ronchi presso Crevalcuore nel Bolognese, morto a Roma il 30 novembre 1694. Perduti da ragazzo i genitori, già [...] Ferdinando II di Toscana, passò a insegnare a Pisa medicina teorica. Ivi conobbe Gianalfonso Borelli. I principî scientifici, i 1673; De externo tactus organo anatomica observatio, Napoli 1665; Exercitationes de Structura Viscerum, nominatim Hepatis, ...
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Uomo di stato, governatore della Lombardia austriaca, nato a Trento il 5 agosto 1718, morto a Milano il 20 luglio 1782. Figlio di Francesco Alfonso, consigliere intimo di Maria Teresa, e di Barbara dei [...] presso la corte diNapoli quale ministro plenipotenziario, con la missione di dissipare i malumori che il trattato di Aquisgrana aveva suscitato nel cuore di Carlo di Borbone. E sortì buon esito. Il matrimonio diFerdinando, figlio di Carlo, con l ...
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Città della provincia di Bari, capoluogo di circondario fino al 1927; conta 27.165 abitanti. Sorge su di un'altura isolata (473 m.), nel tratto più elevato delle Murge, ma guarda verso la lunga fossa che [...] diFerdinandoI d'Aragona, l'ultimo pirincipe di Taranto, Giannantonio Orsini, figlio di Raimondello.
Altamura diede i 1614) nell'Archivio di stato diNapoli, Sommaria, Pandetta antica II, proc. 9; De Vidania, Copia di relazione del Cappellano ...
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. Da Appiano di Valdera prese nome la famiglia d'Appiano inurbatasi in Pisa verso la fine del Duecento. Con l'esercizio del notariato, acquistarono importanza Vanni e più tardi il figlio Iacopo (Iacopo [...] diFerdinando il Cattolico, divenuto anche re diNapoli; poi due sorelle Ridolfi, nipoti di Leone X, e, infine, Elena Salviati, cugina di però di Portoferraio, ipotecato al duca di Toscana e presidiato dagli Spagnoli, non seppe comprendere i bisogni ...
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. La camorra era un'associazione di uomini del popolo, che ponevano a contributo, con l'intimidazione, i viziosi e i vili. Era ramificata per tutto l'antico regno diNapoli, aveva leggi e consuetudini, [...] , non si saprebbe decidere. Forse fu introdotta nel regno diNapoli durante il dominio spagnolo. Le prime manifestazioni sicure e documentate della camorra cadono intorno al 1830. Sotto i Borboni fu rispettata fino al 1848; fu spesso incaricata della ...
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ferrandino
s. m. [dim. merid. del nome Ferdinando]. – In numismatica, il ducato d’oro fatto coniare nella zecca di Napoli nel 1465 da Ferdinando I d’Aragona; anche, il carlino d’argento dello stesso sovrano coniato nella zecca di Sulmona.
armellino1
armellino1 s. m. – Variante di ermellino, meno com. per indicare l’animale e la pelliccia in genere, più com. invece con i sign. che seguono: 1. In araldica, pelliccia composta di un campo d’argento seminato di fiocchetti di nero,...