BOLZONI (Bolsoni), Andrea
Giacomo Bargellesi
Nacque a Ferrara nel marzo 1689. Rimasto privo del padre in giovane età, si iniziò al lavoro di incisore sotto la guida dello zio Francesco. Seguì i corsi [...] G. Bargellesi, Notizie di opere d'arte ferrarese, Rovigo 1955, pp. 134 s., fig. 42 b; F. Bonasera, Una veduta di Fermo conservata nellabiblioteca "Ariostea" di Ferrara, in Studia picena, XXX (1962), p. 71; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, IV, p ...
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DOLCI (Dolce, De la Dolce), Bernardino
Corrado Leonardi
Capostipite di una famiglia di artisti la cui attività durò dalla metà del sec. XV a tutto il XVI, la sua personalità di "buon pittore ed abile [...] della Italia... [1808], a cura di M. Capucci, I, Firenze 1968, p. 341; G. Raffaelli, Mem. delle maioliche durantine, Fermo 1846, p. 31; Id., Mem. della prodigiosa imagine di Maria... de' Portici di Casteldurante oggi... nella cattedrale di Urbania ...
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Pittore, architetto e scultore (Colle di Vespignano in Mugello probabilmente 1267 - Firenze 1337). Massimo protagonista della civiltà artistica gotica italiana, rinnovò radicalmente il linguaggio figurativo. [...] storia raccontata, sensibilità per i rapporti proporzionali e per il ruolo della luce, esplorazione dello spazio prospettico. Punto fermo della biografia dell'artista è la sua attività a Padova alle soglie del nuovo secolo. A un precedente soggiorno ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] Nel frattempo, nel maggio 1540 Michelangelo Anselmi si impegnava a tradurre in pittura il cartone di Giulio Romano. Il progetto si fermò per un anno intero a seguito della morte di Federico Gonzaga. Nel nuovo contratto con Anselmi (8 maggio 1541) si ...
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Vedi LISIPPO dell'anno: 1961 - 1995
LISIPPO (Λυσιππος Lysippus)
A. Giuliano
S. Ferri
A. Giuliano
S. Ferri
Scultore, particolarmente bronzista, figlio di Lys[ippos], nato a Sicione. Della vita dell'artista [...] con lo strigile) ricordato da Plinio (Nat. hist., xxxiv, 62) a Roma, ha permesso di fissare un punto fermo nella critica dell'arte dello scultore.
Attraverso un lungo lavoro di attribuzioni si è ormai giunti alla ricostruzione sufficientemente sicura ...
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LORENZO da Bologna
Silvia Moretti
Nacque molto probabilmente a Bologna dal muratore Simone che, negli anni Cinquanta del Quattrocento, potrebbe aver lavorato al castello di Rubiera e alla costruzione [...] . Parallelamente ai lavori di apertura di una cappella di proprietà dell'ospedale dei Proti presso la chiesa di S. Fermo a Verona, nel periodo 1486-88 controllava il cantiere del palazzo di Giovanni Da Porto e probabilmente iniziava la costruzione ...
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CITTADINI, Pier Francesco, detto il Milanese o il Franceschino
Giovanna Grandi
Nacque nell'anno 1616 (secondo lo Zani nel 1613) a Milano, donde l'appellativo che gli venne nei suoi successivi soggiorni [...] sua operosità come pittore sacro, è rappresentata dal soggiorno a Roma.
Non si sa quanto vi si sia fermato: quattro-cinque anni, tenendo come punto fermo il 1650, anno in cui compare attivo di nuovo in Emilia. In questi anni romani ebbe dunque tutto ...
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PARIBENI, Enrico
Gabriella Capecchi
– Nacque a Roma il 4 settembre 1911, primogenito di Roberto, archeologo, e di Francesca Cicconetti. Dopo gli studi presso l’Istituto Massimo, si iscrisse alla facoltà [...] superiore delle Forze armate in Grecia, svolse servizio nel 1942 presso la Legazione d’Italia ad Atene, fino al suo fermo (12 settembre 1943) trasformato in internamento per il rifiuto di aderire alla Repubblica sociale italiana (RSI). Scampato alla ...
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GIUSTI, Alessandro
Cecilia Mazzetti di Pietralata
Nacque a Roma nel 1715. Secondo le fonti (de Machado) si formò alla scuola del pittore Sebastiano Conca e dello scultore Giovanni Battista Maini. Si [...] suo ruolo di condottiero e mecenate, con un'espressione lievemente accigliata che conferisce energia e vitalità all'orgoglioso e fermo ergersi del capo; il G. riprodusse fedelmente le fattezze del sovrano, ma al contempo le idealizzò e le sottopose ...
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ERRANTE, Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Trapani il 19 marzo 1760 da Maria Paola D'Alessandro e da Giuseppe, commerciante di pelli (si spiega così il soprannome di "guastacuoi" datogli da bambino [...] . A causa della salute malferma, nonostante le insistenti richieste della corte napoletana di portare a termine il viaggio, si fermò a Roma, dove si guadagnò da vivere con lezioni di scherma, proponendosi sempre di tornare a Milano per completare la ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...