CINTURONE
G. Fogolari
M. Floriani Squarciapino
Con questo termine si intende un tipo particolare di cintura, formato da una piastra metallica (per lo più di bronzo, raramente di ferro, di osso e d'oro) [...] forse dovute ad un reale mutamento): la forma meglio documentata per l'età imperiale ce lo mostra come una cinta di cuoio fermata da ganci o fibbie (solo raramente è annodato, e in tal caso per lo più nelle rappresentazioni di ufficiali) e decorata e ...
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GANDINO, Antonio
Enrico Maria Guzzo
Figlio diBernardino de Zambaitis, "cognomento Gandino" dal paese di provenienza, nel Bergamasco, nacque verso il 1560 (e non nel 1565, come solitamente riportato) [...] 1624 l'incarico per quelli della parrocchiale di Carpenedolo (Trebeschi, 1983).
Se nella Madonna col Bambino e i ss. Gottardo, Fermo, Lorenzo, Vigilio e Giorgio di S. Maria della Stella a Cellatica (1621-23), il G. continuò ad appoggiarsi a prototipi ...
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FRANCESCO di Benedetto Cereo da Borgo San Sepolcro (Francesco del, di Borgo; Franciscus Burgensis)
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Benedetto di Antonio di Matteo del Cera, nacque a Borgo San Sepolcro [...] pittore a Roma nel 1459; il secondo nel 1461, durante i lavori per rinnovare la scala davanti alla basilica vaticana, si fermò a interrogarlo sulla disposizione delle statue di S. Pietro e S. Paolo (Biondo Flavio, p. 202). Mancano, invece, prove di ...
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MANFREDI, Bartolomeo
Enrico Parlato
Figlio di una non meglio identificata Maddalena e di Mercurio, definito "messere" per indicare uno stato sociale non mediocre (Merlo, 1986, p. 44), nacque, e fu battezzato [...] natali ostianesi.
Il secondo riferimento documentario risale al 2 nov. 1596 e ne attesta la presenza a Mantova, dove viene fermato di notte "con spade e pugnali [(] senza lume qual dice essere servitore del Sign. Eugenio Barcha" (Tellini Perina, 1989 ...
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VENEZIA
I. Baldassarre
Città lagunare tra le foci del Piave e del Brenta, fondata dalle popolazioni del retroterra (Vèneti) fuggite in seguito alle invasioni barbariche (e in particolare quelle dei [...] alata, prima di essere trasformata nel simbolo di S. Marco. Fu creduto romanico, assiro, indiano, cinese e sassanide un punto fermo è dato dal fatto che esso è certo anteriore alla metà del XIII sec. (la più bassa data possibile); ma per ragioni ...
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GANDOLFI, Mauro
Donatella Biagi Maino
Nacque a Bologna da Gaetano e da Giovanna Spisani il 18 sett. 1764.
Bambino, fu spesso modello al padre pittore secondo quanto lui stesso ricorda in uno scritto [...] e i fratelli Bettalli. Finalmente, dopo cinque anni in Lombardia, fu chiamato a Bologna dal cardinale Giuseppe Spina e vi si fermò, dedicandosi alla resa in incisione della S. Cecilia di Raffaello, stampata presso G. Zecchi, il cui rame lasciò in ...
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BITONTO, CATTEDRALE DI
Luisa Derosa
Nell'ambito degli studi sull'arte federiciana la fortuna critica della cattedrale di Bitonto è dovuta alla presenza di un ambone, datato e firmato, che accoglie come [...] bitontino, in virtù della datazione certa, rappresenta, a prescindere dalla problematica identificazione delle figure, "un raro punto fermo per un'organica sistemazione della produzione scultorea duecentesca pugliese" (Belli D'Elia, 2003, p. 164). La ...
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PIZZOLO Nicolo di Pietro di Giovanni, detto Nicolo Pizzolo o Pizolo
Mattia Vinco
PIZZOLO Nicolò (Niccolò) di Pietro di Giovanni, detto Nicolò Pìzzolo o Pìzolo. – Nicolò nacque a Padova nel 1421 o nel [...] il Victoria & Albert Museum (F. Magani, in Mantegna e Padova, 2006, pp. 182-185, scheda 21). Si deve comunque tenere fermo che l’unico pagamento noto, datato 8 luglio 1448, della cospicua somma di 12 ducati, risulta a vantaggio di Giovanni da ...
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DOMENICO di Paris (detto Domenico del Cavallo)
Massimo Ferretti
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo scultore, originario di Monselice (prov. di Padova), attivo a Ferrara nella seconda [...] , in un contesto di lacerazioni e d'impossibili riscontri, non svanisce del tutto. Svanisce semmai-, il punto fermo della cronologia. Considerando la data del 1467, in base ai pochissimi paragoni consentiti. il soffitto ligneo sembrerebbe presentare ...
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LARI (Lares, Lar)
M. Floriani Squarciapino
Divinità venerate dai Romani. Già gli antichi dibatterono più volte sull'origine del culto di queste prische divinità latine e, sulla scorta delle varie testimonianze, [...] di altre divinità tutelari (Vesta, i Penati, il Genius ecc.): anche qui si alterna il tipo del Lare danzante a quello fermo; variano gli accoppiamenti degli attributi (rhytòn e situla; rhytòn e patera; ramo d'ulivo, cornucopia, patera). Per lo più in ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...