Nipote di Artale I. All'avvento in Sicilia di Martino e Maria d'Aragona (1392) si mise a capo d'un movimento di opposizione ch'ebbe centro in Catania. Caduta questa nelle mani del duca di Montblanch nel [...] 1394, si recò a Milano per cercare di contrapporre agli Aragonesi i Visconti. Svanite queste speranze, si fermò alla corte dei Visconti e fu podestà di Pavia (1401) e di Milano (1402). ...
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Tribuno della plebe (462 a. C.), propose la creazione di una commissione di cinque plebei per la redazione di leggi miranti a disciplinare il potere dei consoli (lex Terentilia). La proposta cadde e fu [...] ripresa negli anni seguenti causando disordini, fino a che il senato non accolse la proposta della redazione delle leggi, tenendo però fermo che esse fossero scritte da patrizî; si giunse così (451) alla elezione dei decemviri. ...
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VISCONTI da Oleggio
Luigi Simeoni
È un ramo dei Visconti di Milano, stabilitosi a Oleggio (km. 17,5 da Novara) nel sec. XII come quelli di Massimo e Invorio; perciò, come questi, appartatosi da Milano [...] 'ultima appartenne l'unico personaggio noto della famiglia, Giovanni Visconti di Oleggio signore di Bologna e poi di Fermo. Una tradizione fissata da M. Villani, lo disse figlio naturale dell'arcivescovo Giovanni Visconti che lo proteggeva. Nacque ...
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Uomo politico ungherese (n. Gernyeszeg, Transilvania, 1874 - m. nell'URSS 1946); deputato dal 1901, fu l'esponente del magiarismo transilvano contro l'elemento romeno e come tale si oppose alla politica [...] ministro (1921-31), conducendo una politica interna autoritaria e favorevole agli interessi dell'aristocrazia magiara. Fermo fautore del revisionismo ungherese, soprattutto in merito alla Transilvania, risollevò il paese dalla grave crisi finanziaria ...
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Famiglia bresciana nota sin dal sec. 12º. I suoi membri dal 1426 appartennero al Consiglio generale della nobiltà e servirono o Venezia o la Santa Sede. L'aggiunta del cognome dell'estinta famiglia bresciana [...] Della Corte avvenne nel sec. 17º per via di matrimonio. I personaggi più importanti della famiglia sono Gerolamo (1502-72), protonotario apostolico e governatore di Fermo e di Spoleto, e un altro Gerolamo (1783-1872), patriota del Risorgimento. ...
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AVESANI, Giovanni Francesco
Giovanni Gambarin
Di nobile famiglia veronese, nato a Venezia il 20 ag. 1790 da Ignazio e Angela Tabacchi, divenne avvocato di grande fama nel foro veneziano. Il suo nome [...] alla rivoluzione veneziana del 1848-49. Nel giugno 1847, in una tappa del suo giro europeo, Richard Cobden si fermò a Venezia, accolto entusiasticamente da Manin, Tommaseo e dagli altri liberali della città: questi approfittarono della sua venuta per ...
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BRUNFORTE, Rainaldo da
Ingeborg Walter
Appartenne a una nobile e potente famiglia che signoreggiava una serie di castelli nel sud della Marca d'Ancona. La data della sua nascita non è nota, ma dovette [...] con bolla del 28 nov. 1252 perdonò al B., che nel documento figura in qualità di podestà di Civitanova nella diocesi di Fermo, e agli abitanti della suddetta città tutte le offese contro la Chiesa e il giorno dopo ordinò con apposita bolla al rettore ...
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Formula di dissuasione o divieto attenuato («non giova, non conviene») usata dalla Chiesa cattolica romana quando intenda soddisfare ragioni di semplice opportunità. Specificamente con essa fu concretato [...] come obbligatorio in atti successivi benché di fatto non applicato in vari casi. Pio X, con l’enciclica Il fermo proposito dell’11 giugno 1905, pur non revocando formalmente il divieto, permise l’adito dei cattolici alla vita politica qualora ...
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Nobile famiglia romana, che trae il suo nome dal luogo di origine, Capranica Prenestina. Ebbe importanza soprattutto nel 15º sec. per merito di Domenico (v.) e di Angelo, governatore di Bologna dal 1458 [...] ottenevano alte dignità ecclesiastiche, come Paolo arcivescovo di Benevento (1427), Nicolò rettore dello Studio di Roma e vescovo di Fermo (1458), Angelo vescovo di Rieti (1489). Dopo tale periodo la potenza politica dei C. declinò. All'inizio del 19 ...
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Gran khān dei Mongoli (n. 1186 - m. 1241), terzogenito di Genghiz khān. Salì al potere alla morte del padre (1227). Sotto di lui l'Impero mongolo continuò la sua espansione, annettendosi la Cina settentr. [...] l'Ungheria, la Polonia, spingendosi fino all'Adriatico; ma la sconfitta di Liegnitz (1241) e la notizia della morte di O. ne fermò l'avanzata e li indusse a far ritorno in patria. L'organizzazione e l'amministrazione dell'Impero durante il regno di O ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...