GUSSONI, Andrea
Giuseppe Gullino
, Secondogenito di Marco del procuratore Andrea, e di Chiara Donà di Nicolò di Giacomo, nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Fosca, il 21 maggio 1546. Appena ebbe [...] et sicurerà non solo lo Stato suo da quella parte, ma gli aprirà anco la via ad ampliarlo".
A Brescia il G. si fermò dalla primavera del 1607 all'estate del 1608: stranamente (ma del tutto in sintonia con la tradizione veneziana) vi fu inviato come ...
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ARECHI I
Paolo Bertolini
Secondo duca longobardo di Benevento; parente e forse precettore dei figlioli di quel Gisulfo I cui Alboino, nel 569, appena entrato in Italia, aveva affidato il compito di [...] del 641), il viaggio di suo figlio Aione a Pavia, presso la corte del re. Narra Paolo Diacono che Aione si fermò, durante il tragitto, a Ravenna, e che qui gli venne propinata, "Romanoruin malitia ", una pozione che gli avrebbe sconvolto la mente ...
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LOMELLINI, Giacomo
Calogero Farinella
Nacque a Genova nel 1570 da Nicolò e da Battina Lomellini, di altro ramo della famiglia, vedova di Cattaneo Spinola e sposata in seconde nozze.
Sono molto labili [...] fare ritrarre se stesso e i familiari. Il più noto ritratto è quello commissionato a Van Dyck, in cui l'artista fiammingo fermò su tela la famiglia del L. nel periodo della guerra contro il duca di Savoia del 1625. A sottolineare la drammaticità del ...
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LOTTI (Lotto), Ottaviano (di)
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze attorno al 1575-80 dal capitano Filippo di Pier Maria.
Molto lacunose sono le notizie sulle origini e la provenienza della famiglia, che [...] storici del primo Novecento è stato definito "scapigliatura" (Gargano, pp. 90 s.). Approfittando della sua buona reputazione e fermo nella sua puntigliosa rivalità con il residente di casa Savoia, il L., poco prima di lasciare Londra, era riuscito a ...
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BROGLIO, Angelo (Angelo da Lavello, Tartaglia, Tartaglia da Lavello)
Alfred A. Strnad
Nacque, intorno alla seconda metà del sec. XIV, in Lavello (Potenza) da Andrea, figlio illegittimo di Raimondo (II) [...] degli Albizzi per il Comune di Firenze, a cura di C. Guasti, I-III, Firenze 1867-1873, ad Indicem; Cronache della città di Fermo, a cura di M. Tabarrini, ibid., IV, Firenze 1870, ad Indicem; Cronache e statuti della città di Viterbo, a cura di I ...
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CELLAMARE, Antonio del Giudice, duca di Giovinazzo, principe di
Giuseppe Scichilone
Nacque a Napoli nel 1657 da Domenico, figlio di Nicolò, primo principe di Cellamare.
La famiglia, originaria di Genova, [...] rientravano in patria insieme con un certo cavalier de Mira, furono fermati a Poitiers da un ufficiale munito di un ordine reale che la Francia.
Rientrato in Spagna, il C. si fermò probabilmente a Madrid fino a quando, nominato capitano generale ...
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GALIMBERTI, Tancredi (Duccio)
Giuseppe Sircana
Nacque a Cuneo il 30 apr. 1906 da Lorenzo Tancredi, avvocato, politico, parlamentare e ministro, e da Alice Schanzer, studiosa di letteratura inglese, poligrafa [...] G. desiderava riallacciare fraterni rapporti con la Francia per cancellare l'onta dell'aggressione fascista, ma fu molto fermo nel far presente ai suoi interlocutori che le responsabilità del regime di Mussolini non potevano essere estese all'intero ...
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CICINELLO (Ciccinello, Cincinello), Antonio
Franca Petrucci
Nato in una cospicua famiglia napoletana di tradizione filoaragonese, il C. nacque da Bufardo nel secondo o nel terzo decennio del XV secolo. [...] con A. d'Alessandro. Fatto signore di Carpinone (Campobasso), fu ancora utilizzato come inviato regio in Inghilterra, ove si fermò dal giugno al novembre del 1465. Dopo la morte di Francesco Sforza (8 marzo 1466) guidò la flotta aragonese inviata ...
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BARBIANO di Belgioioso, Ludovico
Nicola Raponi
Secondogenito del principe Antonio e di Barbara Elisabetta d'Adda, nacque a Milano il 3 genn. 1728. Compiuti gli studi legali, intraprese la carriera militare, [...] . Il 23 ag. 1787 il Kaunitz comunicava in conseguenza al B. che le sue dimissioni erano accolte; il B. si fermò a Vienna sino alla morte di Giuseppe 11 (1790).
Ritornato a Milano, visse piuttosto ritirato in compagnia del fratello Alberico, con ...
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CHIAVELLI, Alberghetto
Pier Luigi Falaschi
Figlio di Tomasso e forse la personalità di maggior rilievo della famiglia che esercitò il potere signorile a Fabriano, solo in anni recenti ha potuto deporre [...] d'Italia, Vinegia 1582, ff. 194r-196v; G. D. Scevolini, Dell'ist. di Fabriano, in G. Colucci, Delle antichità picene, XVII, Fermo 1792, pp. 74-96; O. Marcoaldi, Guida e statistica della città e comune di Fabriano, Fabriano 1874, pp. 51 s.; F. Montani ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...