CODRONCHI ARGELI, Giovanni
Rita Cambria
Nacque ad Imola il 14 maggio 1841, secondogenito del conte Carlo Alessandretti e della contessa Caterina Codronchi, di famiglia romagnola di antica nobiltà. Solo [...] , uno degli oppositori più invisi e più intransigenti, a non contrastarne gli orientamenti. Il Giolitti tuttavia restò fermo nell'appoggiare in quasi tutti i collegi milanesi candidature di sinistra, contrapposte a quelle dei moderati, con sprezzante ...
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CLEMENTE X, papa
Luciano Osbat
Emilio Altieri nacque a Roma il 12 luglio 1590, nel palazzo di famiglia vicino a piazza del Gesù, e fu battezzato nella parrocchia di S. Marco il 15 luglio 1590. Figlio [...] il sultano Maometto IV attaccò questo fronte, conquistò la Podolia e si stava dirigendo su Leopoli quando fu fermato dall'intervento dell'esercito polacco guidato da Giovanni Sobieski. Re Michele, convinto che sarebbe stato impossibile resistere di ...
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BONGHI, Ruggiero
Pietro Scoppola
Nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca, e da Carolina de Curtis. Morto il padre nel 1836, il B. fu educato dal nonno materno Clemente [...] mezzo per lavorare, con strumenti legali, a favore delle terre irredente.
In effetti il B., che si era dichiarato fermamente contrario al movimento irredentista e che nel 1880, alla Camera, aveva decisamente attaccato l'associazione "Italia irredenta ...
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CRAXI, Benedetto detto Bettino
Luigi Musella
Nacque a Milano il 24 febbraio 1934 da Vittorio e Maria Ferrari.
La famiglia e la politica (1934-1952)
Vittorio, originario di Messina, dopo la laurea in [...] i capisaldi della politica estera craxiana: «lealtà atlantica, ma vissuta senza complessi di inferiorità, europeismo fermo e risoluto, politica mediterranea e, in particolare, intervento nella crisi mediorientale, cooperazione per lo sviluppo ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] costante esaltazione dei meriti del popolo, i contorni della democrazia, sia pure di una democrazia di stampo millenaristico. Perciò, fermo nel suo progetto di rilancio della funzione della Chiesa e di promozione della Santa Sede e della città che l ...
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BENEDETTO XIII, papa
Gaspare De Caro
Pierfrancesco Orsini nacque a Gravina il 2 febbr. 1650, secondo i calcoli del Vignato, mentre la maggior parte dei biografi lo dice nato nel 1649. Era figlio primogenito [...] , con brevi agli arcivescovi di Amalfi, Avignone, Treviri e Magonza; ai vescovi di Germania e a quelli di Foligno, Gravina, Fermo, lesi, Cremona; al clero di Costanza, alle congregazioni dei benedettini di Svezia e di Baviera, a Filippo V ed al clero ...
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FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] (Problematica e storia romanzata, ora in Pagine sparse, pp. 566-569), a sostituire "concetti" e "astrazioni" agli "uomini vivi", fermo restando che la sua Santa Romana Repubblica è, e voleva essere, un libro concettosissimo. E come tale è stato letto ...
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CARAFA, Antonio
Gino Benzoni
Il C., che avrà la ventura d'essere cantato in morte da Giovan Battista Vico, il quale gli dedicherà inoltre un'impegnata biografia in latino, nacque il 12 ag. 1642 a Torrepadula [...] le somme loro addebitate. La prima, comunicando a Vienna la ferma intenzione di rifiutare con le armi ulteriori aggravi, riuscì a altius eminendi opportunitatem dedere". A proposito del fermo controllo che aveva della Transilvania, il Sanvitale ...
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BORDIGA, Amadeo
Luigi Agnello
Nacque a Resina (Napoli) il 13 giugno 1889 da Oreste e da Zaira Amadei.
Il padre (1852-1931), novarese, massone, fu uno dei più apprezzati studiosi italiani dei suo tempo [...] , per lui, nemmeno una classe in senso marxiano.
Nella sua esplorazione del mondo sovietico, il B. teneva sempre ben fermo, quale termine di confronto ideale, un modello di comunismo dai classici connotati utopici, come società liberata dal lavoro e ...
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ALBERICO di Roma
Girolamo Arnaldi
Nato da Alberico di Spoleto e da Marozia, figlia di Teofilatto "senator Romanorum" e della senatrice Teodora, A. è generalmente menzionato come Alberico II, ma tale [...] ora si stabilì a Rieti, e a Dagiberto, Farfa aveva un altro abate, preposto ai beni dell'abbazia nella marca di Fermo: "en tres abbates in uno monasterio contra morem auditos, duos malos et unum bonum quamvis non legaliter" (Destructio, p. 41). Ma ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...