Valore, teoriedel
Giorgio Lunghini
Fabio Ranchetti
Introduzione
Per 'teoriadelvalore' si possono intendere due cose distinte: la determinazione quantitativa dei rapporti secondo cui le merci vengono [...] la comprensione né per la determinazione dei prezzi e del saggio del profitto" (v. Vicarelli, 1981, p. 101). L'abbandono della teoriamarxianadelvalore lavoro, la quale implica un concetto di valore assoluto, è d'altronde implicito nella posizione ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] fine, quella stessa già compiuta da Lukács. La critica marxianadel capitale e dello Stato gli si confonde, così, con la la questione nei suoi termini più generali. L'interpretazione della teoriadelvalore, di cui si è detto, scopre qui tutta la ...
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capitale, accumulazione di
Giorgio Cesarale
Processo in virtù del quale la quantità data dei fattori produttivi (mezzi di produzione e forza lavoro) non è soltanto sostituita ma anche incrementata, [...] dalla differenza fra valore sociale medio e valore individuale di quella merce marxiana si ricollega anche la teoria dell’accumulazione di c. presentata da J. Schumpeter, che sottolinea che la concorrenza elimina il profitto a vantaggio del ...
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NAPOLEONI, Claudio
Claudio Sardoni
Economista italiano, nato a L'Aquila il 5 marzo 1924, morto ad Andorno Micca (Vercelli) il 31 luglio 1988. S'iscrisse alla facoltà di Scienze naturali a Napoli, ma [...] sraffiana dell'economia marginalista, N. rimase critico nei confronti dei tentativi di risolvere le difficoltà della teoriadelvaloremarxiana partendo da Sraffa, in quanto ciò comporta un abbandono della visione dei rapporti capitalistici che fu ...
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GRAZIADEI, Antonio
Pietro Maurandi
Nacque a Imola il 5 genn. 1873, da Ercole e Giulia Trotti, in una famiglia benestante e di antica nobiltà. A venti anni entrò nel Partito socialista, partecipando [...] dal rapporto che si instaura fra le imprese sul mercato, attraverso la mediazione dei valori di scambio. Dopo aver criticato la teoriamarxianadelvalore-lavoro e la teoria dello sfruttamento che su di essa si fonda, il G. critica con pari vigore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola napoletana
Lilia Costabile
Nell’arco di tutto il Settecento, la giovane scienza dell’economia si avvale, nel suo farsi autonoma, del contributo della Scuola napoletana. Privilegiati dagli economisti [...] e la rarità (non sembra invece che il riferimento alla «fatica» prefiguri la teoriamarxianadelvalore, perché il prezzo della fatica compare tra le determinanti delvalore stesso). L’utilità non è l’attitudine a soddisfare un bisogno oggettivo, ma ...
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Marginalismo
Stefano Zamagni
Introduzione
All'inizio degli anni settanta del secolo scorso uscirono tre libri importanti: The theory of political economy (1871), di William Stanley Jevons, i Grundsätze [...] della seconda e della terza generazione. Qui ci limiteremo a citare il poderoso attacco 'jevoniano' che Wicksteed portò alla teoriamarxianadelvalore in Das Kapital: a criticism (in "To-Day", 1884) e quello, ancora più duro, tentato da Böhm-Bawerk ...
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Il Marx di Croce e quello di Gentile
Giuseppe Vacca
Nell’ottobre del 1899 Benedetto Croce, replicando a un invito del professor Vittorio Racca, che lo esortava a «lasciar da banda l’ozioso lavoro d’interpretazione [...] Croce si proponeva di fornire una dimostrazione argomentata della fallacia della teoriamarxianadelvalore affrontando il tema più dibattuto dalla letteratura marxista: la teoria delle crisi. Basandosi sul terzo volume di Das Kapital, Croce sostenne ...
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Labriola tra Croce e Gentile
Alberto Burgio
In Italia il primo dibattito su Karl Marx attraversa la crisi fin de siècle, tra Otto e Novecento. A differenza di quanto avviene in altri Paesi europei, [...] di Labriola e uscito dapprima su «Le devenir social»), Croce enuncia la propria interpretazione della teoriamarxianadelvalore (definendo il concetto di plusvalore un «paragone ellittico» risultante dall’implicita comparazione tra la società ...
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BORDIGA, Amadeo
Luigi Agnello
Nacque a Resina (Napoli) il 13 giugno 1889 da Oreste e da Zaira Amadei.
Il padre (1852-1931), novarese, massone, fu uno dei più apprezzati studiosi italiani dei suo tempo [...] la fortissima esigenza etica e utopica che sottostava alla sua opzione rivoluzionaria. Ancora nel 1924, nel difendere la teoriamarxianadelvalore contro la critica di A. Graziadei, avvertiva di non possedere conoscenze adeguate in materia (La ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...
proletariato
s. m. [der. di proletario, coniato sul fr. prolétariat]. – La condizione dei proletarî; più spesso in senso collettivo, l’insieme, la classe sociale dei proletarî. Con valore estens., il termine designa genericam. la massa delle...