GENTILI (Gentile), Matteo
Alessandro Pastore
Nacque nel 1517 da Lucentino (o Gregorio, secondo la matricola dell'Università di Pisa; Lucentino era forse un soprannome).
La famiglia - di antica origine [...] recò, passando per Heidelberg, in Inghilterra, dove giunse nel 1580. Il G. lo raggiunse poco più tardi, sempre nel 1580, e si fermò con lui a Oxford, prima di trasferirsi a Londra.
Di pochi mesi successiva è una lettera del 26 febbr. 1581 diretta a ...
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Nipote di Artale I. All'avvento in Sicilia di Martino e Maria d'Aragona (1392) si mise a capo d'un movimento di opposizione ch'ebbe centro in Catania. Caduta questa nelle mani del duca di Montblanch nel [...] 1394, si recò a Milano per cercare di contrapporre agli Aragonesi i Visconti. Svanite queste speranze, si fermò alla corte dei Visconti e fu podestà di Pavia (1401) e di Milano (1402). ...
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Tribuno della plebe (462 a. C.), propose la creazione di una commissione di cinque plebei per la redazione di leggi miranti a disciplinare il potere dei consoli (lex Terentilia). La proposta cadde e fu [...] ripresa negli anni seguenti causando disordini, fino a che il senato non accolse la proposta della redazione delle leggi, tenendo però fermo che esse fossero scritte da patrizî; si giunse così (451) alla elezione dei decemviri. ...
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Teologo protestante (Rennersdorf, Lusazia, 1857 - Marburgo 1940). Studiò a Lipsia alla scuola di A. Harnack (1875-78). Parroco a Schönbach (Sassonia) e Francoforte, continuò ad attendere agli studî (ebbe [...] Meinungen, 3 voll., 1884-87), occupandosi insieme di riforme sociali. Per contrasti con la Chiesa luterana R., fermo assertore della libertà religiosa, nel 1899 lasciò gli uffici ecclesiastici. Dal 1904 insegnò teologia a Marburgo. Difensore delle ...
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DEL BUONO, Gioanpietro (Giovanni Pietro)
Augusto Cecilia
Le notizie sulla vita di questo compositore sono scarse e lacunose, e ignoti sono tuttora la data e il luogo di nascita. Di sicuro sappiamo solamente [...] unico pezzo, tra il n° 83 e il n° 84, e il fatto che sono composte tutte sopra il medesimo canto fermo, inducono a considerarle come un organismo unitario. La loro specificità rispetto ai precedenti immediati, indicati da Apel (p. 133), consiste nel ...
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Uomo politico ungherese (n. Gernyeszeg, Transilvania, 1874 - m. nell'URSS 1946); deputato dal 1901, fu l'esponente del magiarismo transilvano contro l'elemento romeno e come tale si oppose alla politica [...] ministro (1921-31), conducendo una politica interna autoritaria e favorevole agli interessi dell'aristocrazia magiara. Fermo fautore del revisionismo ungherese, soprattutto in merito alla Transilvania, risollevò il paese dalla grave crisi finanziaria ...
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Letterato (Milano 1803 - ivi 1861); appassionato studioso e mecenate del teatro, fondò (1846) La Lombardia, grande compagnia drammatica che visse sino al 1854; giornalista, fondò La vespa (1827). Autore [...] , F. Maria Visconti), affrontò il problema del dramma storico fissandone i caratteri fondamentali. Anche suo figlio Giacomo (n. Milano 1831 - m. nella battaglia di San Fermo 1859), lasciò, tra l'altro, un dramma storico: Gerolamo Olgiato (1858). ...
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Famiglia bresciana nota sin dal sec. 12º. I suoi membri dal 1426 appartennero al Consiglio generale della nobiltà e servirono o Venezia o la Santa Sede. L'aggiunta del cognome dell'estinta famiglia bresciana [...] Della Corte avvenne nel sec. 17º per via di matrimonio. I personaggi più importanti della famiglia sono Gerolamo (1502-72), protonotario apostolico e governatore di Fermo e di Spoleto, e un altro Gerolamo (1783-1872), patriota del Risorgimento. ...
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Andrea da Bologna
D. Benati
Pittore di cui si hanno notizie dal 1369 al 1377. Mai documentato in patria e noto attraverso opere conservate nelle Marche, egli potrebbe forse identificarsi, secondo quanto [...] trono con il Bambino, santi e storie della loro vita, già nella chiesa di S. Caterina e ora nella Pinacoteca Com. di Fermo; nel 1372 firmò ("De Bononia natus Andrea anno Domini MCCCLXXII") una Madonna dell'Umiltà, già nella chiesa di S. Agostino di ...
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BELLINZANI, Paolo Benedetto
Raoul Meloncelli
Nato a Mantova intorno al 1690, come risulta dai registri capitolari di Recanati, si dedicò giovanissimo agli studi musicali e nel 1717 fu ordinato sacerdote. [...] di maestro di cappella nella cattedrale di Udine e una "mansioneria" nella chiesa, il B., dopo aver superato un esame in canto fermo e in canto figurato, ottenne ambedue le cariche. Gli fu inoltre conferito l'incarico di istruire i chierici nel canto ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...