Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] mg/l;
f) «fluorurata» o «contenente fluoro», se il tenore di fluoro è superiore a 1 mg/l;
g) «ferruginosa» o «contenente ferro», se il ferro bivalente è superiore a 1 mg/l;
h) «sodica», se il tenore di sodio è superiore a 200 mg/l;
i) «indicata per ...
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Vincoli ambientali sull'origine della vita
James F. Kasting
(Department of Geosciences, Penn State University University Park, Pennsylvania, USA)
Le condizioni ambientali in cui la vita si è sviluppata [...] portato gli studiosi a formulare un modello secondo il quale la Terra si è formata in modo eterogeneo, con il ferro metallico presente per primo, seguito da uno strato sottile di materiali maggiormente ossidati (Newsom e Sims, 1991). In questo caso ...
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Acido alifatico bicarbossilico HOOCCOOH. Dà luogo a due serie di sali ed esteri (ossalati), neutri e acidi: tra i sali neutri ha importanza quello di alluminio, usato come mordente in tintoria; gli esteri [...] ; in alcune specie di Rumex), di sodio (nella Salicornia) e di magnesio (nelle foglie di alcune Graminacee). Gli ossalati di ferro e di calcio si ritrovano come minerali.
L’acido o. è il capostipite degli acidi bicarbossilici ed è noto, oltre che ...
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L'Ottocento: chimica. Analisi chimica
William A. Campbell
Peter Morris
Analisi chimica
Il laboratorio chimico, così come lo si conosce oggi, è nato nel XIX sec., quando furono costruite le strutture [...] più bassi erano destinati agli operatori di statura inferiore e, forse, alle apparecchiature di altezza maggiore. Una stufa di ferro di notevoli dimensioni riscaldava il laboratorio in inverno e un grande forno per l'essicazione "è costruito in modo ...
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magnetotermico
magnetotèrmico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di magneto- e termico] [EMG] [TRM] Detto di fenomeni magnetici dipendenti dalla temperatura, quale, per es., la magnetizzazione in generale, le cui [...] dell'andamento termico della suscettività magnetica della sostanza in esame e in partic. sulla determinazione della temperatura di Curie dei componenti ferro- e ferrimagnetici e della temperatura di Néel dei componenti antiferromagnetici. ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] la solubilità dei gas nel vetro. In questa fase si può anche decolorare il v. fuso, per es. ossidando i sali di ferro presenti a sali ferrici gialli, il cui colore è mascherato dall’aggiunta di un sale di manganese di colore azzurro complementare del ...
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SPECIAZIONE
Luigi Campanella
Chimica. - La s. in chimica può essere definita come lo studio delle differenti forme chimiche sotto le quali un elemento è distribuito in un dato sistema. A partire dalla [...] si trova.
Riguardo all'assimilabilità dei metalli si riportano alcuni esempi che interessano l'uomo: la forma più assimilabile del ferro è l'eme, mentre i sali inorganici e i complessi organici semplici sono molto meno assimilabili; la sola forma del ...
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Elemento chimico, simbolo H, peso atomico 1,008, scoperto da H. Cavendish nel 1766. Il suo nome deriva dal fr. hydrogène, termine coniato come aggettivo («che genera l’acqua») dal chimico francese G. de [...] diretta di alcuni ossidi metallici: per tale via già si estraggono il tungsteno e il molibdeno e si tenta di ottenere il ferro e il rame a un costo competitivo con quello dei processi tradizionali di estrazione; l’i. è impiegato anche per creare ...
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Elemento chimico di numero atomico 15, peso atomico 30,98, di cui sono noti un isotopo stabile (di massa atomica 31) e 6 radioattivi, dei quali il più importante è quello di massa atomica 32, con vita [...] un acido fosforico molto più diluito e per di più inquinato da ferro, calcio, alluminio e altre sostanze estranee, è più impiegato del PH3) per trattamento con acidi diluiti o con acqua. Con il ferro, rame e zinco si originano vere leghe di f., con ...
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silicio Elemento chimico scoperto da J.J. Berzelius nel 1810, appartenente al 6° gruppo del sistema periodico degli elementi; simbolo Si, numero atomico 14, peso atomico 28,06; ne sono noti gli isotopi [...] in presenza dell’ossido del metallo di lega; fra le leghe più importanti sono il ferro-s., con contenuto di s. da 6 a 95%, il rame-s., con calcio-manganese-s., con 55-60% di s., magnesio-ferro-s., con 40% circa di silicio. Tali leghe si usano ...
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ferro
fèrro s. m. [lat. fĕrrum]. – 1. a. Elemento chimico, di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, appartenente all’ottavo gruppo del sistema periodico; è un metallo bianco-argenteo, lucente, tenace, duttile e malleabile, raramente...