Olmi, Ermanno
Tullio Kezich
Regista cinematografico e teatrale, nato a Bergamo il 24 luglio 1931. Sempre in chiave di indipendenza produttiva, dopo aver esordito raccontando l'umile Italia degli anni [...] e con La leggenda del Santo Bevitore (1988) il Leone d'oro alla Mostra del cinema di Venezia.
Figlio di un ferroviere licenziato per antifascismo, perduti il padre e la madre visse a Milano presso una zia. Ottenuto un posto da fattorino presso la ...
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Giannetti, Alfredo
Francesco Suriano
Sceneggiatore, regista cinematografico e giornalista, nato a Roma il 16 aprile 1924 e morto ivi il 30 luglio 1995. Convinto antifascista, vicino alle posizioni del [...] episodio della Resistenza. Il primo esito della felice intesa tra G. e Germi si manifestò nel 1956 con Il ferroviere: fedele ritratto di una classe sociale attraverso le amare vicissitudini, non prive di risvolti melodrammatici, di un capomacchinista ...
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Sceneggiatore cinematografico, nato a Treviso il 7 marzo 1928. Sul finire degli anni Cinquanta si rivelò tra i più acuti bozzettisti del mosaico di culture della provincia nell'Italia del dopoguerra con [...] diretta e interpretata magistralmente da Aldo Fabrizi. Due anni più tardi realizzò con Alfredo Giannetti la sceneggiatura di Il ferroviere (1956), uno dei film più partecipati di Pietro Germi, che ne fu anche l'interprete principale: l'equilibrio tra ...
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Simon, Simone
Francesco Costa
Attrice cinematografica francese, di madre italiana, nata a Marsiglia il 23 aprile 1911. Bruna, minuta, caratterizzata dallo sguardo intenso e dalle labbra carnose, conobbe [...] . Tornata in patria, fu scelta da Renoir per il personaggio di Séverine, torbida donna bambina, che finisce strangolata da un ferroviere (Jean Gabin) in La bête humaine, dal romanzo di É. Zola. Durante l'occupazione tedesca della Francia, fu di nuovo ...
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Menzel, Jiří
Silvana Silvestri
Regista cinematografico e teatrale, attore e sceneggiatore ceco, nato a Praga il 23 febbraio 1938. Esponente di punta della Nová Vlna, ha messo in scena una Boemia perduta, [...] ambientato al tempo dell'occupazione nazista, è il racconto dell'infatuazione per un'attricetta da parte di un giovane ferroviere che resta ucciso mentre cerca di far saltare un treno tedesco; introducendo il tema del sesso e passando dalla commedia ...
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De Concini, Ennio
Serafino Murri
Sceneggiatore, regista cinematografico, commediografo e giornalista, nato a Roma il 9 dicembre 1923. Autore versatile e prolifico, ha ideato storie di robusta e articolata [...] . Ma a conferma della varietà dei suoi registri narrativi è da segnalare la collaborazione con Germi ‒ con cui scrisse Il ferroviere (1956), un complesso poliziesco quale Un maledetto imbroglio (da C.E. Gadda) e un'acida satira di costume dai toni ...
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Rustichelli, Carlo
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Carpi il 24 dicembre 1916. Reminiscenze dei grandi classici, suggestioni neoromantiche e sconfinamenti nel repertorio folclorico costituiscono le [...] ; La presidentessa (1952), non riuscito tentativo di pochade. Ma bisogna anche ricordare il commento di ispirazione popolare per Il ferroviere (1956), l'abile alternanza di ritmi ternari di valzer e binari di foxtrot concepita per L'uomo di paglia, e ...
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Produttore cinematografico, nato a Magenta (Milano) l'11 dicembre 1912. Tra i maggiori produttori internazionali, nel 1950 ha dato vita insieme a Dino De Laurentiis a uno dei più stimolanti sodalizi del [...] Ponti S.p.A. produsse, tra l'altro, Un americano a Roma (1954) di Steno con Alberto Sordi, Il ferroviere (1956) di Germi, Guendalina (1957) di Lattuada, Camping (1958) di Franco Zeffirelli. Dal 1957 iniziarono le coproduzioni internazionali, prima ...
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Gabin, Jean
Tullio Kezich
Nome d'arte (ereditato dal padre attore, Ferdinand Gabin) di Jean-Alexis Moncorgé, attore teatrale e cinematografico francese, nato a Parigi il 17 maggio 1904 e morto ivi il [...] e i gangsters) da Grangier. Nei primi anni Cinquanta, in La nuit est mon royaume di Lacombe, G. impersonò un altro ferroviere, che perde la vista per un incidente, ruolo che gli valse il premio a Venezia così come quello interpretato successivamente ...
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The Quiet Man
Aldo Viganò
(USA 1952, Un uomo tranquillo, colore, 129m); regia: John Ford; produzione: John Ford, Merian C. Cooper per Republic; soggetto: dal racconto The Green Rushes di Maurice Walsh; [...] Fahy), Mae Marsh (madre di padre Paul), Harry Tenbrook (poliziotto), Sam Harris (generale), Joseph O'Dea (guardia), Eric Gorman (ferroviere).
Bibliografia
L. Anderson, The Quiet Man, in "Sight & Sound", n. 1, July-September 1952.
H. Hart, The ...
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ferroviere
ferrovière s. m. (f. -a) [der. di ferrovia]. – Addetto al servizio delle ferrovie, sia nelle stazioni (uffici compresi), sia, soprattutto, sui treni in viaggio. Genio ferrovieri: specialità dell’Arma del Genio dotata di tutti i...
ferrovia
ferrovìa s. f. [comp. di ferro e via2, calco del ted. Eisenbahn «strada di ferro»]. – In origine, strada ferrata, cioè provvista di binario. Con sign. più ampio, sistema e impresa di trasporto terrestre rapido e su lunghi percorsi...