PELOSINI, Narciso Feliciano
Rossana Dedola
– Ultimo di cinque fratelli e sorelle, tre dei quali morirono in giovane età, nacque a Fornacette (Pisa) il 9 giugno 1823 da Giuseppe e da Maddalena Franchi. [...] temporale della Chiesa era andato distrutto.
La lingua vivace, la verve polemica e satirica e soprattutto un passaggio della fiaba di Pelosini potrebbero aver attirato l’attenzione di Carlo Collodi, quello in cui il protagonista fa un sogno in cui ...
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Narrare con la penna
Alessandro Zattarin
Emanuela Zignol
Raccontami una storia
In tutti i tempi e in tutti i paesi del mondo gli uomini hanno sentito il bisogno di raccontare e ascoltare storie. Nei [...] appartengano le storie del nostro tempo. Qui vi potremo fare solo una rapida incursione, partendo dal genere più caro e più noto: la fiaba.
Chi è il poeta?
Se vogliamo sapere com'è fatto il mondo possiamo rivolgerci a uno scienziato, a un fisico o a ...
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WIELAND, Christoph Martin
Vittorio Santoli
Letterato, nato ad Oberholzheim nei dintorni di Biberach (Svevia) il 5 settembre 1733, morto a Weimar il 20 gennaio 1813. Natura sensibile, trascorse la sua [...] ha carattere più narrativo. A essi seguirono quindi il dialogo Stilpon (1774), Schach Lolo (1778), che prende le mosse da una fiaba delle Mille e una notte, i Gespräche unter vier Augen (1798 segg.).
Da questi scritti a tesi, di così varia forma e ...
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DAVANCINO (Davanzino) di Giovanni
Rosario Contarino
Di lui non abbiamo alcuna notizia, se non che è indicato come l'autore del cantare trecentesco toscano Il Bel Gherardino da due postille del cod. [...] ed affascinanti del Trecento", ricalca, assieme ai suoi esemplari francesi, uno schema strutturale che si riscontra nel "racconto di fiaba" e ha, fra i vari segmenti narrativi, il suo momento più drammatico nel divieto e nella sua infrazione. Molti ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti [...] di Amore e Psiche, dalla fine del quarto libro al principio del sesto, che ha la freschezza e la grazia della fiaba popolare; in essa è adombrato allegoricamente il cammino dell'anima umana che, attraverso prove faticose, aiutata dal favore divino e ...
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Scrittore e patriota (n. Padova 1831 - m. 1861 per naufragio mentre tornava dalla Sicilia nel continente). N. visse intense esperienze intellettuali e militari con una forte volontà di presenza nella vita [...] Risorgimento, fino al 1858. Quando N. vi si abbandona alla descrizione di caratteri visti attraverso «quel lume di fiaba che è il ricordo», o attinge alla sua diretta esperienza, si delineano felici consonanze dell'ambiente col protagonista, nascono ...
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GRÜNANGER, Carlo
Domenico Proietti
Nacque a Trieste il 10 (Hösle, p. 91) dic. 1891 da Amedeo, tipografo, e Maria Luigia Bretzel, in una famiglia di madre lingua tedesca. Compiuti gli studi medi nella [...] genesi delle due prime tragedie di F. Hebbel "Judith" e "Genoveva"; e gli articoli, da essa derivati, Il superamento del tragico nella fiaba di Goethe e di Novalis, in La Cultura, IV (1924), pp. 22-33, e Il momento tragico e la sua attenuazione nell ...
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ERRERA, Rosa
Paola Paesano
Nacque a Venezia il 13 luglio 1864 da Cesare, ebreo di origine spagnola, e da Luigia Fano, di Mantova. Il padre, benestante agente di cambio, a causa di un grave dissesto [...] . Craik Dinali, Vita per vita, riduzione di R. Errera, Torino 1930; La lucerna e altri racconti, Milano 1932; La storia di Peter Pan: fiaba di J. M. Barrie, Torino 1932.
Fonti e Bibl.: A.R., recens. a Voci e modi errati, in IlMarzocco, 14 ag. 1898, p ...
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Poeta inglese (Mytholmroyd, Yorkshire, 1930 - Londra 1998). Legato al gruppo dei "poeti di Cambridge" sorto intorno alla rivista Delta, è considerato uno degli autori più importanti della poesia contemporanea [...] e apertamente ironico The earth-owl and other moon people (1963), dove H. fece ricorso a un linguaggio da fiaba per descrivere un mondo lunare fantascientifico pullulante di mostri e di pericoli. Negli anni Sessanta scrisse poesie e racconti per ...
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trasmesse di bocca in bocca, di generazione in generazione, considerate una delle fonti fondamentali per gli studî etnologici, distinguendosi dalla storia orale, che è l'insieme delle informazioni, assunte [...] , W. Eberhard, F. Ranke) hanno esaminato il processo di elaborazione documentato nelle varianti: l'elaborazione è ciò che distingue la fiaba popolare vera e propria da quella colta di tono popolare non soggetta a quel processo storico. I seguaci del ...
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fiaba
s. f. [lat. *flaba, da fabŭla (v. favola)]. – 1. Racconto fantastico, di solito in prosa e ad ampio sviluppo narrativo, in cui si possono riconoscere tracce di antiche credenze in esseri magici e di antichissime usanze; a differenza...
favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati (sempre però come tipizzazioni di...