Orientalista (Arcevia 1828 - Pausula 1909), prof. (1863) di lingue dell'Estremo Oriente nell'Istituto di studî superiori di Firenze. Tra i suoi lavori: traduzioni del Taketori Monogatari ("La fiaba del [...] nonno tagliabambù", 1881) e di un romanzo di T. Ryūtei, l'Ukiyogatarokumai byōbu (alla lettera "Un paravento a sei ante posto a modello di questo mondo effimero", ma nella traduzione italiana: Uomini e ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] i centri d’irradiazione, le aree di diffusione, l’origine e la cronologia delle varie forme e dei singoli canti.
La fiaba
Il campo della novellistica non ha problemi diversi da quelli della poesia popolare. Così, mentre Croce ha messo l’accento sul ...
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GENERE DEI NOMI
L’italiano distingue due generi grammaticali: il maschile e il femminile.
Nel caso di esseri animati, il genere grammaticale corrisponde al sesso dell’uomo o dell’animale indicato
scultore [...] animati, il genere grammaticale invece è dovuto a una convenzione esclusivamente linguistica
ricordo, vertice, cappotto (maschile)
poltrona, fiaba, maglia (femminile)
In alcuni casi, il genere maschile o femminile può essere prevedibile in base all ...
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PROPP, Vladimir Jakovlevič
Cesare G. De Michelis
Filologo e studioso di folklore russo sovietico, nato a Pietroburgo il 29 aprile 1895, morto a Leningrado il 22 agosto 1970. Figlio di un ex colono tedesco, [...] . Nel 1928 aveva pubblicato il lavoro che doveva renderlo celebre, Morfologija skazki (trad. it. La morfologia della fiaba, Torino 1966), in cui a una disamina "tematica" del patrimonio fiabesco contrappose un'indagine funzionale. Interessato alla ...
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Informatica
Processo inverso
(reverse engineering) L’attività di analisi di un prodotto (hardware e/o software) e, più in generale, di un dispositivo, ottenuto mediante ingegnerizzazione, al fine di individuarne [...] ’ultima lettera verso la prima, come se si ordinassero leggendole in uno specchio. Dati, per es., i vocaboli alba, fiaba, gamba, giacca, gleba, ipoteca, roba, scriba, tonaca, turba, tutti terminanti in a, essi saranno elencati in questa successione ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] è consistito nel cercar di fare di questo materiale eterogeneo un libro; nel cercar di comprendere e salvare, di fiaba in fiaba, il «diverso» che proviene dal modo di raccontare (Calvino 1996: 46)
L’infinito sostantivato può essere considerato come ...
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Storico della lingua e saggista italiano (n. Castigliole Saluzzo, Cuneo, 1936); dal 1976 prof. di storia della lingua italiana all'univ. di Torino. Oltre a studi su diversi aspetti della lingua, letteraria [...] della lontananza. La variazione e l'identico nella letteratura colta e popolare: poesia del Novecento, fiaba, canto, romanzo (1989). Ha curato una raccolta di Fiabe piemontesi (tradotte da G. Arpino, 1982) e diretto il Dizionario di linguistica e di ...
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Semiologia
Gian Paolo Caprettini
(App. IV, iii, p. 301; v. semiotica, III, ii, p. 697)
Semiologia del testo letterario
La s. (o semiotica) negli ultimi decenni è stata spesso al centro di interrogativi [...] funzioni (per es., allontanamento o divieto); esse esprimono la parte svolta dai soggetti e dagli oggetti nell'economia della fiaba, e dunque in rapporto al significato del racconto, il quale deriva dall'attuarsi di determinate relazioni.
È in gioco ...
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Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] punti. Per il primo, si può citare lo studio pionieristico di Propp (1928), che a partire da un corpus di 100 fiabe ricava un repertorio di 31 tipi di azioni (detti funzioni) che si presentano variamente combinate nei testi. Altri modelli, con la ...
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Silverio Novelli
Neologismi arte, lingua e letteratura
abbandonologo
s. m. Chi perlustra il territorio alla ricerca di borghi abbandonati, edifici pubblici e privati in rovina, strutture e attività dismesse [...] un neologismo. Perizia di un accademico? No, trovata di un bambino (un po’ linguacciuto). La racconta spesso. Sembra una fiaba, ma – assicura – è tutto vero: «Ero in libreria, sfogliavo un libro sulle rovine. “Che leggi?” mi chiese. Gli risposi ...
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fiaba
s. f. [lat. *flaba, da fabŭla (v. favola)]. – 1. Racconto fantastico, di solito in prosa e ad ampio sviluppo narrativo, in cui si possono riconoscere tracce di antiche credenze in esseri magici e di antichissime usanze; a differenza...
favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati (sempre però come tipizzazioni di...