Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Michael Praetorius è una delle figure più significative della cultura musicale tedesca, [...] protestante, gli inni vengono armonizzati secondo diverse procedure. Talora Praetorius si rivolge all’antica tradizione della scuola fiamminga, ponendo il cantus firmus al tenore, o facendolo passare via via a tutte le voci secondo procedimenti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se la ricerca di un collegamento diretto, e non soltanto ideale, con i [...] di danza, sentimentalità malinconica e toni scherzosi. Il madrigale nasce invece in Italia dal connubio tra i compositori fiamminghi e la poesia petrarchesca: la sua “prima prattica” (attuata da compositori quali Arcadelt e Verdelot) incarna gli ...
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BORRI, Cristoforo
Luciano Petech
Nacque nel 1583 a Milano. Il 16 sett. 1601 entrò nella Compagnia di Gesù. Dal 1606 al 1609 insegnò matematica nel collegio gesuita di Mondovì, passando quindi al collegio [...] PP. della Compagnia di Giesù al regno della Cocincina, Roma 1631 (rist. in Parma nel 1691; trad. francese, Lilla 1631; fiamminga, Lovanio 1632; latina, Vienna 1633; tedesca, Vienna 1633, rist. 1768, 1793; inglese, Londra 1633, rist. 1704, 1752, 1855 ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] , agli interessi scientifici che informano anche l’attività artistica di Leonardo. Consistente è l’apporto della pittura fiamminga, da Firenze all’Italia meridionale. La centralità dell’agire umano, nell’arbitrio e nell’esperienza individuale come ...
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Pittore (Siviglia 1599 - Madrid 1660). Nato da famiglia della nobiltà sivigliana, entrò presto (1609) nella bottega di F. de Herrera il Vecchio, che l'anno seguente abbandonò per entrare nello studio di [...] La Venere allo specchio (Londra, National Gallery), nella quale la decisiva lezione di Tiziano e l'apporto della pittura fiamminga e rubensiana si collegano a una vitalità e a una vibrazione della materia pittorica assolutamente nuove, o La filanda o ...
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Città della Francia nordorientale, 55 km. a S.-SE. di Lilla e a 53 m. s. m., nel dipartimento del Nord, presso la riva destra della Schelda, in parte canalizzata, dove sbocca in questa il canale di Saint-Quentin. [...] molto ingegnosa; l'ala destra fu rifatta nel 1786 su disegni di J-D. Antoine. Cambrai conserva un certo numero di case fiamminghe, poche però anteriori al sec. XVIII, notevoli per i loro frontoni a gradini o a volute. L'arcivescovado (1620) ha il ...
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Nederlandese, letteratura
Fulvio Ferrari
Gli ultimi anni del 20° sec. e i primi del 21° corrispondono a una fase di forte dinamismo nella letteratura di lingua nederlandese: non solo, infatti, si è [...] come, per es., Kreutzersonate (2002; trad. it. Sonata a Kreutzer, 2004), ma anche K. Hemmerechts (n. 1955) e la fiamminga M. van Paemel (n. 1945).
Caratteristico degli scrittori arrivati al successo nel corso degli anni Novanta è l'esplicito ricorso ...
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LILLA (fr. Lille; A. T., 32-33-34)
Maximilien SORRE
Nicola OTTOKAR
Citta della Francia, capoluogo del dipartimento del Nord. Il nome, nella forma latina Isla, si trova menzionato nella continuazione [...] case del sec. XVIII. Il monumento più interessante è la vecchia Borsa, uno dei più belli esemplari dell'architettura fiamminga del sec. XVII. Di fronte, sulla Grand'Place, sorge una colonna commemo - rativa della resistenza opposta agl'imperiali nel ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] francese, spagnolo, tedesco, fino alla fine del XVII secolo.
Sempre dall'insegnamento parigino di Lanfranco nacque la nuova chirurgia fiamminga. Jehan Yperman (1260/1265-1330 ca.) studiò a Parigi a fine secolo, poi ritornò nella sua città, Ypres, e ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] , ricalca abbastanza da vicino un motivo non ignoto alla tradizione (si veda, in questa sede, la novella di Teodorica fiamminga del Molza). Tuttavia, quando finalmente il filo del racconto ritorna nelle mani di Bartolommeo ed egli, per virtù di una ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....