DUDREVILLE, Leonardo
Paolo Thea
Figlio di Giuseppe e di Leonilde Madalena, nacque a Venezia il 4 apr. 1885 e in questa città trascorse l'infanzia. Nel 1902 troncò gli studi classici a cui il padre magistrato [...] del Novecento italiano. In questi anni che precedono la seconda guerra mondiale il D. autodefinì la sua pittura "fiamminga" (cfr. Thea, 1987, p. 88), volendo sancire con questa indicazione intimistica la sua distanza dal trionfalismo ed ottimismo ...
Leggi Tutto
INDUNO, Domenico
Luca Bortolotti
Nacque a Milano il 14 maggio 1815, quintogenito di Marco, cuoco e credenziere presso le cucine di corte, e Giulia Somaschi. Appena ragazzo, l'I. fu mandato a bottega [...] conto di un'ulteriore radice dell'arte dell'I.: quella connessa alla rappresentazione di genere olandese e fiamminga del Seicento, aneddotica, minuziosamente descrittiva e attenta a illustrare le connotazioni morali degli episodi raccontati. La tela ...
Leggi Tutto
BON, Ottaviano
Margherita Pasdera
Nacque a Venezia il 7 febbr. 1552, da Alessandro di Alvise e da Cecilia Mocenigo, secondogenito di quattordici figli. La sua famiglia, quella dei Bon di S. Barnaba, [...] lungimirante azione in difesa del commercio veneto contro le ingerenze degli Ebrei e soprattutto contro la concorrenza inglese e fiamminga.
Nel 1606, durante la vertenza dell'Interdetto, pur avendo a lungo collaborato in seno al gruppo sarpiano, il B ...
Leggi Tutto
MUNARI, Cristoforo Ludovico
Beatrice Cirulli
MUNARI (Monari, Munarij), Cristoforo (Christoforo, Cristofano) Ludovico. – Figlio di Bernardino e di Antonia Mazzadi, nacque e fu battezzato a Reggio nell’Emilia [...] Antonio Barbieri, nonché estimatore di Andrea Benedetti – a Roma ebbe contatti significativi e fondamentali con la cultura fiamminga della cerchia di Jan Davidsz de Heem e in particolare con Christian Berentz, conosciuto forse attraverso l’Imperiali ...
Leggi Tutto
BUONVISI, Lorenzo
Michele Luzzati
Mercante e uomo politico lucchese del sec. XV, primo artefice delle fortune dei Buonvisi. Figlio di Neri, apparteneva a una famiglia di scarso rilievo fino a tutto [...] Comunità dei mercanti lucchesi a Bruges (1377-1404). Tuttavia anche un Niccolò Buonvisi dovette soggiornare nella città fiamminga perché nel 1382 Lazzaro Guinigi dichiarava che il Buonvisi e un altro mercante lucchese erano "fattori della Compagnia ...
Leggi Tutto
OLIVIERI, Pietro Paolo
Emmanuel Lamouche
OLIVIERI, Pietro Paolo. – Nacque a Roma nel 1551 da Antonio, di origine romana (Baglione, 1642, p. 77; Borsellino, 1989, p. 3).
Nulla di certo si sa sulla sua [...] (Venturi, 1937, p. 681; Riccoboni, 1942, p. 99), è considerato oggi come un effetto deliberato, segnato dalla cultura fiamminga (Strinati, 1992, p. 414), che ritorna nel rilievo di S. Giovanni Battista nel deserto (Torino, Museo civico d’arte ...
Leggi Tutto
GARZONI, Giovanna
Gerardo Casale
, Nacque, quasi certamente, ad Ascoli Piceno nel 1600 da Giacomo e da Isabetta Gaia.
La data di nascita si ricava esclusivamente dalla Sacra Famiglia (collezione privata), [...] natura morta d'Oltralpe e di quelli della vicina Lombardia. Se da una parte l'artista, alla maniera fiamminga, presenta una certa quantità di oggetti, diverse varietà di frutta e d'insetti, tutti descritti nei minimi particolari, contemporaneamente ...
Leggi Tutto
SBARRA, Francesco
Nicola Usula
– Nacque a Lucca il 18 febbraio 1611, primogenito di Filippo e di Ortensia Ciampanti (Pellegrini, 1914, p. 71).
Membro dell’Accademia lucchese degli Oscuri (con il motto [...] ), la «tragedia politicomorale» La tirannide dell’interesse (Lucca 1653, teatro dei Borghi; traduzione latina Vienna 1671; traduzione fiamminga Amsterdam 1697-1703), il «dramma morale» La corte (Lucca 1657) e La forza dell’opinione stampato assieme ...
Leggi Tutto
PALATINO, Giovan Battista
Franco Pignatti
PALATINO, Giovan Battista. – Nacque a Rossano, in Calabria, in data ignota, ma da collocare dopo il 1510, poiché egli si riferisce al suo primo libro, edito [...] dell'alfabeto latino e non solo. La selezione comprende la lettera francese, spagnola, longobarda, longobarda "corrente", fiamminga, tedesca, francese, napoletana. Inoltre sono presenti mostre di alfabeti non latini: greco, due differenti ebraici ...
Leggi Tutto
DURANDO, Felice Niccolò, conte di Villa
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Torino il 6 dic. 1729 in una famiglia oriunda di Candelo, da Giovanni Antonio, banchiere in Torino, decurione dal 1752, investito [...] sopra il dittico Quiriniano. Sembra pure degno di nota che egli si distinguesse nel giudizio sulla pittura fiamminga, che, contrariamente ai più, considerava originale e potente. Il campanilismo culturale che già è adombrato nel Ragionamento ...
Leggi Tutto
fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....