GALLUZZI, Giovanni Battista
Anna Coccioli Matroviti
Figlio di Pier Paolo e di Laura Tartaglia, nacque il 18 luglio 1675 nella parrocchia di S. Eufemia a Piacenza, città in cui risiedette abitando nella [...] d'onore, e allo stesso G., al quale si devono attribuire anche le quadrature a contorno dei Quattro elementi, dipinti dal fiammingo H. De Longe nel salone dell'appartamento di levante.
Nel 1704 il G. eseguì le quadrature sulle volte di alcune sale ...
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BARDI, Donato
Rossana Bossaglia
Pavese di nascita, lasciò molto probabilmente la sua città in seguito alle guerre che avevano devastato anche i suoi beni, passando a Genova e, a quanto consta, dimorandovi [...] Albaro, attribuitagli-dal Suida e poi da altri studiosi, ma negatagli dal Longhi e da tutta la critica successiva: il fare fiammingo del pittore di Albaro è del genere minuzioso e descrittivo che è il più estraneo alla maniera del B.; oggi si ritiene ...
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Nome di più sante e beate: 1. Santa martire (nelle fonti antiche Viatrix) romana, sotto Diocleziano, con Faustino o Simplicio; Passio leggendaria; la tomba si trova nel cimitero ad sextum Philippi; le [...] circa 1200 - monastero di N. S. di Nazareth, presso Lier o Lierre, Brabante, 1268): monaca cisterciense, mistica e scrittrice in fiammingo. 6. B. d'Ornacieux (m. 1305): monaca a Parménie (Grenoble) e a Eymieux (dip. Drôme). 7. B. di Rovellodo ...
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DE ANTONIO, Antonello (Antonello da Messina)
Fiorella Sricchia Santoro
Nato a Messina da Giovanni, "mazonus", e da una Garita, verso il 1425-430, ha operato gran parte della sua vita nella città natale, [...] , A. e la sua scuola, in Storia della Sicilia, V,Napoli 1979, pp. 274-333; Id., Problemi antonelliani. I rapporti con la pittura fiamminga, in Storia dell'arte, 1980, n. 1, pp. 151-166; G. Previtali, Da A. da Messina a jacopo di Antonello. I) La data ...
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DE ROSSI, Giovanni Giacomo
Massimo Ceresa
Fu l'iniziatore della fortuna artistica e commerciale della famiglia De Rossi, originaria del Milanese, che nel sec. XVII e nella prima metà del XVIII rappresentò [...] (1622, rist. nel 1637), copia della pianta di Roma di Ambrogio Brambilla, pubblicata nel 1590 da Nicola vari Aelst, libraio fiammingo che aveva anch'egli l'officina alla Pace.
Dall'Archivio di S. Maria dell'Anima risulta che nel 1633 Giuseppe pagava ...
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BRIVIO, Giovanni Francesco
Franca Petrucci
Di nobile famiglia milanese, nacque nel sesto decennio del sec. XV, primogenito di Giacomo Stefano, che ebbe altri quattro figli, Luigi, Zanetta, Susanna ed [...] agli scultori T. Cazzaniga e B. Briosco di eseguire il monumento funebre. Nello stesso giorno concluse un contratto con un arazziere fiammingo per l'esecuzione di un "capocello" di lana e seta. Due anni dopo fu concesso ai suoi molinari di Zibido ...
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Musicista e teorico (Chioggia 1517 - Venezia 1590). Cantore, organista e direttore della cappella di S. Marco a Venezia, è considerato per i suoi lavori musicologici il maggiore teorico del Cinquecento; [...] Lectiones pro Mortuis; tre mottetti a 6 voci, ecc. Lo stile di queste composizioni, che è stato chiamato fiammingo-veneziano, non si discosta fondamentalmente da quello tradizionale; Z. infatti non mostrò di accorgersi delle conquiste della scuola ...
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GATTINARA, Mercurino Arborio marchese di
Giampiero Brunelli
Nacque molto probabilmente a Gattinara, da Paolo e da Felicita Ranzo, il 10 giugno 1465. Apparteneva a una nobile famiglia di origine feudale, [...] a imporre le sue ragioni a Margherita, cui presentò un dotto memoriale: la reggente assecondò il gruppo di pressione fiammingo-borgognone.
Vanificato ogni tentativo di inserirsi nella nobiltà della Franca Contea, il G. chiese licenza per recarsi al ...
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DE SANTIS, Marc'Antonio
Anna Casella
Nacque, secondo il Toppi, a Nocera de' Pagani nel Principato Ultra (ora Nocera Inferiore, prov. di Salerno). Per quanto non del tutto attendibile - lo stesso Toppi [...] i genovesi Paolo Grillo e Giacomo Fornari, il fiorentino Benedetto Biffoli, il bergamasco Pietro Cortone e il fiammingo Antonio Antopel, come rappresentante della nazione napoletana in seno alla commissione che doveva esaminare i problemi finanziari ...
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GIOVANNI (Zuan) di Gara (di Garra)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Nacque da Giacomo, a Riva del Garda tra il secondo e il terzo decennio del secolo XVII (dalla registrazione di morte, stilata il 6 dic. [...] a Venezia con la famiglia in tenera età, se, stando alle sue parole, entrò fanciullo a servizio del tipografo di origine fiamminga Daniel Bomberg: "servus Bombergii a pueritia" dice di sé nel Seder Ma´amadot (1564). Questa notizia evidenzia la sua ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.