DAL PONTE, Leandro, detto Bassano
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Quarto figlio di Iacopo e di Elisabetta Merzari, terzo fra quelli che sopravvissero alla prima infanzia, nacque il 10 giugno 1557 a Bassano [...] 'evoluzione del dipinto biblico-pastorale: in essi l'artista dimostra una sensibilità nuova maturata sotto l'influsso di Paolo Fiammingo, operante in quel tempo a Venezia, dopo la sua formazione nel complesso mondo del manierismo fiorentino.
Anche le ...
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GIUSTI, Salvatore
Ermanno Bellucci
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore, attivo a Napoli fra il 1815 e il 1845. Tradizionalmente la data di nascita viene fissata al 1773 o al 1793; [...] all'esposizione borbonica del 1830 con un Paese con una cerva, per il quale si specificava che era tratto "da un Fiammingo", con La s. Vergine col Bambino in chiaroscuro circondato da una gran ghirlanda di fiori (acquistata dalla Casa reale per 120 ...
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AMBROGIO da Fossano (A. di Stefano), detto il Bergognone
Angela Ottino Della Chiesa
Le notizie su A. vanno dal 1481 al 1522. Figura per la prima volta nella matricola dei pittori milanesi del 1481, [...] grigi argento, marroni e morbidi ori. Corona di contriti angeli bembeschi a sorreggere un Cristo di addolcito sapore fiammingo, ostensione ingenuamente additiva degli strumenti della Passione e, sul fondo, il profilo incerto di monti, torri, tetti e ...
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FERRI, Gaetano
Amalia Pacia
Nacque a Bologna il 23 sett. 1822 da Domenico, scenografo, pittore e architetto, e da Clementina Nicoli. Adolescente, fu avviato allo studio della pittura dal padre che seguì [...] veristici, che vanno dal taglio compositivo della scena, desunto dall'iconografia seicentesca della "cena in Emmaus", al gusto fiammingo della natura morta raffigurata in primo piano, fino al sapiente uso della luce e del chiaroscuro, di esplicita ...
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FREDIANI, Vincenzo
Guido Rebecchini
Figlio di Antonio, il F. è documentato a Lucca dal 1481 al 1505. Dopo esser stato a lungo conosciuto come l'anonimo "Maestro dell'Immacolata Concezione", secondo [...] il consueto schema compositivo simmetrico con i due santi ai lati della Vergine, mentre appare accentuata la cura di gusto fiammingo nella definizione dei particolari come il tappeto su cui poggia il trono. Nel corso dello stesso anno il F. dovette ...
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BOCCARDI, Giovanni, detto il Boccardino Vecchio
Mina Bacci
Figlio di Giuliano e di Caterina di Bartolomeo Busini, nacque a Firenze nel 1460 e a vent'anni era apprendista senza salario nella bottega [...] dopo l'arrivo della Pala Portinari di Hugo van der Goes, ma senza riuscire a raggiungere l'incisività del disegno fiammingo, della linea fiorentina. Gli sfondi di paesaggio sono risolti dal B. in una generica tinta azzurra. Più validi nella sua ...
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BALASSI, Mario
Renzo Chiarelli
Nacque a Firenze nel 1604, e fu affidato in giovane età, per la sua educazione artistica, a Iacopo Ligozzi, veronese attivo in Firenze. Morto il maestro, passò alla scuola [...] romano; mentre in alcune, come nel San Nicola da Tolentino di Prato, risultano evidenti gli "echi del mondo fiammingo-caravaggesco" (Marchini). Fra le componenti stilistiche dell'eclettico pittore è tuttavia da notare la derivazione dall'arte di ...
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DOIX (Doiz), Francesco Maria
Corrado Leonardi
Figlio di Martino Giovanni da Anversa e di Felice Dadioli, fu battezzato il :16 genn. 1707 ad Urbino; compare fu mastro Antonio Ciarafoni di Urbania (Urbino, [...] au XVIII siècle, in Faenza, XXII (1934), 4-5, pp. 114-123; G. Gennari, Una maiolica inedita di F. M. D. o Doiz Fiammingo, ibid., XLIII (1957), 3-4, pp. 51 s., tav. XVI; L. L. Loreti, Ceramiche della provincia di Pesaro nelle collezioni private e nel ...
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VELÁZQUEZ, Diego Rodríguez de Silva y
Elias TORNIO y MONZO
Pittore, nato a Siviglia il 6 giugno 1599, morto a Madrid il 7 agosto 1660. Il padre lo mise agli studî letterarî, ma ben presto si accorse [...] , fu il suo unico amico tra i colleghi; e dipinse sotto gli occhi del fiammingo la sua prima grande opera di composizione, i Bevitori, totalmente estranea a ogni influenza fiamminga. Fu il Rubens che convinse il V., e senza dubbio anche il re, della ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] con l'attività nota di Giovannino de Grassi (v.), del quale sono stati individuati gli stretti legami con l'arte franco-fiamminga e boema. Se, com'è probabile, la sua formazione fu comunque lombarda, essa va cercata nell'officina che eseguì il ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.